Publio Virgilio Marone
Publio Virgilio Marone conosciuto comunemente come “Virgilio”
Poeta (Andes, 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.)
(Bucoliche, 65)
Versione latino
Ut eamus cantantes, ego levabo te hoc fasce
Analsi del testo
Per camminare cantando, io ti alleggerirò di questo fardello
Questo detto latino ci fa capire che l'amore ha la forza di chi ama che se può alleggerisce (nasconde un problema) la vita (il cammino) dell'amato che puoò proseguire spensierato (cantando).
Abbracciare gli alberi, un'idea della "hippy generation" molto criticata. Ora qualcuno ha provato a spiegare pseudo-scientificamente che: contrariamente alle credenze popolari, toccare un albero rende più sani. Per stare meglio non importa neppure toccarlo, l'albero: il solo essere nelle sue vicinanze ha lo stesso effetto. Parola di Matthew Silverstone, autore del saggio "Blinded by Science", [Bendati dalla scienza ufficiale]. Tesi: tutto vibra, dal nucleo di un atomo alle molecole del nostro sangue e del nostro cervello. Suoni, piante, animali. Fino allo spazio esterno.
Software
Inglese, pronuncia: softwe.
Etimologia
Il termine software è composto da soft = "morbido" + ware = "elementi", nasce dalla contrapposizione con hardware (hard = "duro") con la quale vengono indicate le componenti meccaniche.
Significato
- Il software genericamente è l'insieme delle istruzioni in un sistema di elaborazione dati in contrapposizione all'hardware.
- Un software specificatamente è un programma contenente le istruzioni per svolgere uno specifico compito.
- Anche come aggettivo: modulo software, ne indica una porzione dell'insieme più grande.
- Il software applicativo, nell'ambito della classificazione informatica, rappresenta i moduli utilizzati dall'utente finale: applicativo per la videoscrittura o per la gestione del magazzino.
Dal 1° novembre, per tutti i veicoli a motore, è entrato in vigore l'obbligo di catene a bordo o l'utilizzo di pneumatici invernali (da neve) su alcuni tratti della rete stradale della Lombardia, maggiormente esposti al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio durante la stagione invernale (su alcuni tratti delle strade statali alpine) mentre da oggi entrerà in vigore l'ordinanza della Provincia sulle strade di competenza.
Acredine
Sostantivo femminile
Etimologia
Il termine Acredine deriva dal latino tardo acredinis composto da acredo ="aspro" + -ĭnis = suffisso che trasforma in sostamtivo.
Significato
- In origine, il termine Acredine, in medicina indicava alterazione degli umori.
- L'Acredine è l'Asprezza e acidità: l'acredine del sale.
- In senso figurato l'Acredine è sinonimo di velenosa ostilità: una risposta piena di acredine.
Con la stessa radice
L'Acrimonia è l'agire con avredine: questa acrimonia deve smettere.
Aggettivo
Acrimonióso: pieno di acrimonia, aspro, acido: un critico acrimonioso.
Avverbio
Acrimoniosaménte: rispondere con acrimonia: reagire acrimoniosamente.
Sinonimi
Asprezza, astio, malevolenza, cattiveria, malignità, livore, rancore.
Contrari
Dolcezza, gentilezza, amabilità
Nonostante la diffusione di questi dispositivi, il meccanismo in virtù del quale intensi fasci di radiazione coerente riescano a incidere i tessuti biologici non è noto in tutti i suoi dettagli.
Làser
Inglese, pronuncia: lèisa.
Etimologia
LÀSER è la sigla di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation = "amplificazione della luce per mezzo dell’emissione stimolata di radiazioni".
Significato
Il LÀSER è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica e, con alcune eccezioni, concentrata in un raggio rettilineo estremamente collimato attraverso il processo di emissione stimolata. Inoltre la luminosità (brillanza) delle sorgenti laser è elevatissima a paragone di quella delle sorgenti luminose tradizionali.
Aggettivo
Ad indicare l'uso del làser in un sistema: stampante laser.
Plinio il giovane
Gaio Plinio Cecilio Secondo, nato Gaio Cecilio (in latino Gaius Plinius Caecilius Secundus), è stato un avvocato, scrittore e magistrato romano, conosciuto come Plinio il Giovane per distinguerlo dallo zio materno Plinio il Vecchio: lo zio lo adottò dopo la morte del padre, gli diede il proprio nome e si occupò della sua educazione.
(61 o 62 – 114 circa)
Versione latino
Cònsul voci laterique
Analsi del testo
Risparmia la voce ed i polmoni
Questo detto latino, come spesso accade, si usa ancora oggi, quando è inutile parlare.
Gli scioglilingua
Gli scioglilingua, detti anche scioglilingue, sono delle frasi che intenzionalmente mettono in difficoltà la nostra capacità di pronunciarle.
Il bello degli scioglilingua infatti è sfidare sè stessi a pronunciarli il più velocemente possibile senza fare errori… ma il divertimento sta proprio quando si inciampa e ci si aggroviglia tra le parole.
Prova anche tu da solo o insieme ai tuoi amici!
Gli scioglilingua più famosi
- Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando.
- Li vuoi quei kiwi? E se non vuoi quei kiwi che kiwi vuoi?
- A quest’ora il questore in questura non c’è.
- Treno troppo stretto e troppo stracco stracca troppi storpi e stroppia troppo
- Una platessa lessa lesse la esse di Lassie su un calesse fesso.
- Ma fossi tu quel barbaro barbiere che barbassi quella barba così barbaramente a piazza Barberini.
- Se oggi seren non è, doman seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.
- Tito, tu m’hai ritinto il tetto, ma non t’intendi tanto di tetti ritinti.
- Una rana nera e rara sulla rena errò una sera.
- Assolto in assise l’assassino dell’assessore di Frasassi in missione segreta a Sassari.
- Eva dava l’uva ad Ava, Ava dava le uova ad Eva, ora Eva è priva d’uva mentre Ava è priva d’uova .
- Sul tagliere gli agli taglia non tagliare la tovaglia la tovaglia non è aglio se la tagli fai uno sbaglio.
- Forse Pietro potrà proteggerla.
- Caro conte chi ti canta tanto canta che t’incanta.
- Chi ama chiama chi ama, chiamami, tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.
- In un pozzo poco cupo si specchiò una volta un lupo, che nel cupo pozzo andò a sbattere di cozzo con un cupo tonfo fioco da smaltire a poco a poco e credette di azzanare un feroce suo compare, ma rimase brutto e cupo il feroce lupo
- Filastrocca sciogligrovigli con la lingua ti ci impigli ma poi te la sgrovigli basta che non te la pigli
- Filo fine dentro il foro, se l’arruffi non lavoro, non lavoro e il filo fine fora il foro come un crine.
- Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli scagliandola oltre gli scogli tra mille gorgogli.
- Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è l’acqua troppo fresca. Convien che la finisca, non prenderò una lisca! Mi metto in tasca l’esca e torno dalla pesca.
- Sa chi sa se sa chi sa che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa ne sa più di chi ne sa.
- Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
- Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo té caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.
- Stiamo bocconi cogliendo cotoni, stiamo sedendo cotoni cogliendo.
- Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?
- Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica che le piace cuocere in cucina col cuoco.
Gli esseri umani sono organismi che contengono una serie di caratteri ereditari. Ciascuno di essi trasporta in sé delle cellule diploidi, le quali possiedono due geni. Il gene paterno e quello materno si uniscono, dando origine ad una coppia genica. In essa possiamo trovare due varianti molecolari di uno stesso gene, che vengono chiamate alleli. Secondo la "Legge di Mendel" , gli alleli possono essere uguali oppure diversi tra loro in base al prodotto risultante dal processo di meiosi cellulare. La loro natura dipende altresì dall'assestamento genetico portato dalla fecondazione. Quando una coppia genica di alleli presenta due elementi uguali, si parla di condizione omozigote. Quando invece gli alleli sono diversi, parleremo di condizione eterozigote.