Pancake
Sostantivo, Inglese, Pronuncia: panchèich
Etimologia
Il termine Pancake è composto da pan cioè "padella" e cake cioè "torta".
Significato
Il Pancake è una specialità anglosassone composta da frittelle salate o dolci servite con salse o limone, zucchero, cioccolata e marmellata. È in pratica una "piadina morbida", lievitata, di pochi centimetri di diametro e uno, due di altezza. Viene confusa con una frittella perché la preparazione e la lievitazione è veloce ed effettuata direttamente in padella o sulle piastre.
Valori nutrizionali Pancake
(per 100 grammi)
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Calorie 227
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Grassi 10 g
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Acidi Grassi saturi 2,1 g
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Acidi Grassi polinsaturi 4,4 g
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Acidi Grassi monoinsaturi 2,5 g
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Colesterolo 59 mg
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Sodio 439 mg
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Potassio 132 mg
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Carboidrati 28 g
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Proteina 6 g
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Vitamina A 196 IU
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Vitamina C 0,3 mg
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Calcio 219 mg
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Ferro 1,8 mg
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Vitamina D 0%
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Vitamina B6 0 mg
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Vitamina B12 0,2 µg
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Magnesio 16 mg
Definizioni di pancake nella lingua inglese
Sostantivo
A thin, flat cake of batter, usually fried and turned in a pan. Pancakes are usually eaten with syrup or rolled up with a filling.
I cook risotto and cakes, puddings and pancakes.
Sinonimi: hotcake, flapjack, griddle cake, crepe, blintz, latke, potato pancake.
Verbo (slang)
- (Con riferimento ad un aeromobile) Effettuare o far effettuare un atterraggio spiaccicandosi.
He pancaked it in about twenty meters. - Appiattire o diventare piatto.
The hotel had pancaked into a heap of concrete. - Per avere vomitato improvvisamente e senza ragione.
- I got pancaked last night.
Esempi con la parola pancake nella lingua inglese
- The pancake batter is the nice homely type we all know and love.
La pastella del pancake è la cosa familiare che tutti noi conosciamo e amiamo. - Somehow the sight of five very masculine black men in heavy pancake did not diminish the fact that this was still a guys' movie.
Nonostante la scena di cinque uomini neri molto maschi intenti nel duro lavoro di preparare i pancake è rimasto un film per ragazzi. - The simplest way to make pancakes is still a favourite - a basic pancake batter made with three ingredients: flour, eggs and milk.
Il modo migliore per fare pancake è ancora - una pastella con solo tre ingredienti : farina, uova e latte. - The savoury pancake option, rolled with ham, gherkin, and mayonnaise, was also sampled without complaint.
L'opzione salata del pancake, arrotolato con prosciutto, cetrioli e maionese, è stata gustata senza lamentarsi. - Make-up is not about applying of pancake, dabbing rouge and lipstick.
Il make-up non è come fare i pancake, spalmando rossetto e lucida labbra.
Catwalking
Sostantivo, inglese, pronuncia: catwoki.
Etimologia
Il termine catwalking è composto da cat = "gatto" e walking = "andatura".
Significato
Il catwalk (in italiano Gatteggiamento) è, assieme al fisico, l’essenza stessa dell’essere una modella: il suo tratto distintivo. Il fisico solitamente è alto e slanciato, preferibilmente asciutto. Il portamento, non curante, deciso e sicuro di sé. Con la capacità di tenere sempre la testa alta, quasi non dovesse mai guardare dove mette i piedi. E poi, senza ombra di dubbio, dalla camminata con i passi uno avanti all'altro (detta catwalking) con il piede libero che compie il classico arco attorno al piede di sostegno, andatura, che di fatto impone l'ancheggiamento.
Peacekeeping
Inglese pronuncia: Pis Kipin.
Etimologia
Il termine peacekeeping è composto da peace che deriva dal latino Pax = "Pace" + Keeping che deriva dal vecchio inglese cēpan = "cogliere", "curare", "frequentare".
Significato
Il termine peacekeeping si rivolge a tutte quelle operazioni volte al mantenimento della pace, promosse e svolte, prevalentemente, sotto il controllo dell’ONU. Per le Nazioni Unite, infatti, il peacekeeping è “un modo per aiutare paesi tormentati da conflitti a creare condizioni di pace sostenibile”. La costituzione e la gestione di queste missioni con competenza dell’Unione Europea è stata esoressa chiaramente dal trattato di Amsterdam del 1997.
Il peacekeeper è un operatore delle forze di pace.
Ognissanti o Tutti i Santi
Il giorno di Tutti i Santi, noto popolarmente anche come Ognissanti è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i santi, ivi comprendendo anche quelli non canonizzati.
Dal latino “Festabant Omnium Sanctorum”, i primi resoconti risalgono a Tertulliano e a Gregorio di Nizza ma è grazie a Sant’Efrem Siro, morto nel 373 dopo Cristo, che abbiamo una testimonianza della festa, celebrata il 13 maggio. Una conferma di questa data potrebbe essere la festa romana della Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres, ovvero l’anniversario della trasformazione del Pantheon in Chiesa dedicata alla Beata Vergine e a tutti i Martiri avvenuta il 13 maggio del 609 da parte di papa Bonifacio IV.
In seguito Papa Gregorio III (731-741) scelse il primo novembre come data dell’anniversario della Consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei Santi Apostoli e di tutti i Santi, Martiri e Confessori”. Il primo novembre fu decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell’835 ed il decreto venne emesso su richiesta di papa Gregorio IV. Passarono diversi secoli e nel 1474 papa Sisto rese obbligatoria la solennità in tutta la Chiesa d’Occidente per celebrare la comunione tra la Chiesa gloriosa e la Chiesa ancora pellegrinante e sofferente. Il 1 giugno 1949 la Costituzione italiana inserì il giorno di Ognissanti tra quelli considerati festivi, agli effetti dell’osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici.
Come l’Italia, anche Austria, Belgio, Spagna, Francia, Grecia e Lussemburgo hanno istituito ufficialmente questa celebrazione. La stretta associazione con la Commemorazione dei defunti, celebrati il 2 novembre, giorno successivo, venne istituita solo nel 998 dopo Cristo. Fu l’abate Odilone di Cluny a dare disposizioni per celebrare il rito dei defunti a partire dal Vespro del 1 novembre. Il giorno seguente era commemorato con un’eucarestia “Pro requie omnium defunctorum”; usanza diffusasi, poi, in tutta Europa, istituzionalizzata ufficialmente da papa Gregorio IV.
2 novembre - Commemorazione dei defunti
La commemorazione di tutti i fedeli defunti (in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum) comunemente detta [giorno dei morti], è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.
La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dal periodo delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel VII secolo in ambiente monastico. L'idea di commemorare ufficialmente in un'unica ricorrenza tutti i morti risale al IX secolo da parte dell’abate benedettino sant’Odilone di Cluny ma in precedenza già si pregava un giorno all'anno per tutte le anime del purgatorio. Il significato è quello di allargare la preghiera a tutte le anime di coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro dei quali solo Dio ha conosciuto la fede.
Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti in Italia è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. È consuetudine in questa giornata visitare e pregare sulle tombe dei defunti, soprattutto i più vicini e cari. Nei paesi dell'America Centrale è consuetudine, oltre a visitare i cimiteri, addobbare le tombe con fiori, depositare giocattoli sulle tombe di bambini. In Messico, in alcune abitazioni, è ancora consuetudine preparare l'altare dei morti: tale manufatto viene arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso.
Ma non è un giorno triste, è tradizione in Europa e soprattutto in Italia allestire dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome questa ricorrenza o nella forma e consistenza quella di un osso. Altro riferimento ricorrente è alle dita delle mani, mentre il dolce a forma di cavallo è probabilmente legato alla leggenda di Proserpina. Ancora oggi in alcuni paesi d'Italia, la notte tra l'1 ed il 2 novembre, si pongono questi dolci su tavole imbandite, sicuri che verranno frequentate dai propri defunti. I dolci dei morti contengono ingredienti semplici come farina, uova, zucchero ed aromatizzanti; spesso sono presenti mandorle finemente triturate o talvolta anche cioccolato, marmellata e frutta candita. Tali dolci sono presenti, con poche varianti, come preparazioni casalinghe, artigianali o di pasticceria quasi ovunque nella penisola italiana ed i nomi attribuiti sono similari da Nord a Sud, tralasciando le forme dialettali.
Per strada, a casa, in ufficio, nelle auto, sulle biciclette. Prima tra le mani degli uomini, finiscono poi in quelle delle donne. Il fiore dell’8 marzo, la mimosa, è legato a questo giorno tra leggenda e necessità.
Publio Ovidio Nasone
(43 avanti Cristo- 18 dopo Cristo)
Publio Ovidio Nasone, noto semplicemente come Ovidio, è stato un poeta romano, tra i principali esponenti della letteratura latina e della poesia elegiaca. Fu autore di molte opere.
Versione Latino
Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homines
Analisi del testo
La crudeltà nei confronti degli animali induce alla crudeltà anche verso gli uomini
Se da una parte la violenza e la mancanza di rispetto nei riguardi degli animali deriva da un contesto famigliare in cui il bambino è cresciuto imparando solo il linguaggio della violenza, dall’altra, è stata inserita nella lista dei segni premonitori della persona disturbata.
Publio Ovidio Nasone
(43 avanti Cristo- 18 dopo Cristo)
Publio Ovidio Nasone, noto semplicemente come Ovidio, è stato un poeta romano, tra i principali esponenti della letteratura latina e della poesia elegiaca. Fu autore di molte opere.
Versione Latino
Gratius ex ipso fonte bibuntur aquae
Analisi del testo
L'acqua è migliore bevuta alla fonte
La vera conoscenza, suppone il poeta, deriva da fonti chiare e sicure e non da informazioni di seconda mano equiparate all'acqua putrida degli stagni.
Plutarco
(45 dopo Cristo - 127 avanti Cristo)
Plutarco è stato un biografo, scrittore, filosofo e sacerdote greco antico, vissuto sotto l'Impero Romano: ebbe anche la cittadinanza romana, e ricoprì incarichi amministrativi. Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone.
Versione Latino
Audacter calumniare, semper aliquid haeret
Analisi del testo
Calunnia senza timore: qualcosa rimane sempre attaccato
Questa sentenza è citata da Francesco Bacone (da De dignitate et augmentis scientiarum, 8,2,34) ed è un'applicazione della persistenza e immortalità della vox populi, ancorché costituita di mera calunnia, e dell'impossibilità che essa perisca completamente.
Marco Terenzio Varrone
(116 avanti Cristo - 27 avanti Cristo)
Marco Terenzio Varrone, in latino Marcus Terentius Varro, è stato un letterato, grammatico, militare e agronomo romano.
Versione Latino
Unum quodque verbum statera auraria pendere
Analisi del testo
Soppesa ogni parola con il bilancino dell'orafo
Quello che dici è l'immagine che dai di te, quindi presta attenzione.