Il sito ufficiale del Movember spiega praticamente tutto quello che c’è da sapere. Si può leggere in cinque lingue diverse /inglese, spagnolo, portoghese, francese e italiano/ e raccoglie in maniera ordinata tutte le donazioni raccolte per nazione (ma anche quelle individuali) e ha una pagina per i diversi paesi. In quella svizzera per esempio, in cui è disponibile anche una versione in italiano, è spiegato passo dopo passo tutto il procedimento per partecipare al Movember: radersi barba o baffi, per prima cosa; poi registrarsi e personalizzare la pagina di «Mo space» postare una foto al giorno sulla propria pagina (per vedere l’evolversi della crescita dei baffi) e poi, a seguire, parlare della salute maschile, trovare altri sostenitori, sventolare la bandiera del Movember e diventare una specie di pubblicità ambulante per l’iniziativa. Sempre sul sito è possibile andare a vedere quali programmi saranno finanziati dai soldi raccolti.
Possono partecipare anche le donne al Movember: le «Mo sista» per cui non è prevista la crescita dei baffi, si attivano soprattutto pubblicizzando l’iniziativa e impegnandosi a sostenere gli uomini e a raccogliere fondi. Anche per loro c’è la possibilità di iscriversi al sito ufficiale. La «Mo sista» più famosa che ha aderito all’edizione di quest’anno è la modella Kate Upton.