Almanacco del giorno
Sabato, 17 Maggio 2025
Siamo al 137° giorno dell'anno (feriale), alla 20ª settimana.
Alla fine di Maggio mancano (oggi escluso) 14 giorni.
Alla fine del 2025 (non bisestile) mancano (oggi escluso) 228 giorni.
Sole
Oggi il giorno dura 15h e 04m.
A longitudine 18°10'E (Lecce) il Sole sorge alle 04:26 e tramonta alle 19:01.
A Longitudine 07°40'E (Torino), invece, il sole sorge alle 04:53 e tramonta alle 19:57.
Luna
Comincia la giornata con una sana risata...
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#Barzellette: una tranquilla colazione a Parigi, ma arriva un cagacazzo di francese
Un italiano sta consumando il suo petit déjeuner (caffè, croissant, pane, burro e marmellata)
Quando un francese, masticando la sua immancabile gomma, si siede accanto a lui.
L’italiano lo ignora vistosamente, ma nonostante tutto, il francese l'apostrofa:- Voi il pane lo mangiate tutto?
- L'italiano risponde sorpreso:
Certamente! - Il francese fa un bel palloncino con la gomma:
Noi francesi No!
In Francia noi mangiamo solo la mollica.
La crosta la raccogliamo in un contenitore, la ricicliamo, la trasformiamo in croissant e la vendiamo in Italia...
poi fa una smorfietta insolente. - L'italiano resta in silenzio.
Allora il francese insiste:
Ci mette la marmellata, sul pane? - L’italiano, con un sospiro paziente:
Certamente! - Il francese, rigirando la gomma tra i denti e ridacchiando, fa:
Noi No!
In Francia a colazione noi mangiamo la frutta fresca, mettiamo tutte le bucce e gli scarti in un contenitore, li ricicliamo, ne facciamo marmellata e la vendiamo in Italia... - L'italiano allora, guardandolo bene in faccia, chiede:
Voi francesi fate sesso? - Risposta:
Ma certamente...
anche più di voi...
aggiungendo un gran sorriso. - E cosa fate coi preservativi usati?
...prosegue l'italiano. - Li gettiamo via, naturalmente!
- Noi italiani no!
In Italia, li mettiamo in un contenitore, li ricicliamo, li trasformiamo in gomma da masticare e la vendiamo in Francia !!!
... e arricchiscila con un po' di cultura
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#ParoleStraniere: conosci etimologia e significato di [Carré]?
Carré
Francese, pronuncia: caré.
Etimologia
Il termine carré deriva dal latino quadratus = "quadrato" divenuto quarré in francese poi carrez in seguito e infine carré in epoca moderna.
Significato
Voce corrispondente all’italiano quadrato.
- In Italia carré è adoperato per indicare la lombata di bestia macellata (dalla tipica forma quasi squadrata).
- Carré come termine tecnico della moda è lo sprone (nella camicia da uomo e negli abiti femminili il rettangolo di tessuto che copre la parte superiore del busto, fino all'attaccatura delle spalle).
- Carré in gioielleria come aggettivo, è il taglio quadrato di una pietra preziosa: anello con tre diamanti carré.
- Carré come termine tecnico dei parrucchieri è l'acconciatura femminile con taglio dei capelli squadrato simmetrico.
- È usata inoltre nell’espressione pseudo-francese pan carré o pancarrè, come sinonimo del pane in cassetta, per la sua tipica forma squadrata.
... con un'occhiatina alle ricorrenze e alle curiosità di oggi
Mancano (oggi escluso) 13 giorni alla Festa dei Fratelli.
Mancano (oggi escluso) 11 giorni all'Ascensione di Gesù.
Oggi è la Giornata internazionale della Cottura al forno (World Baking Day).
Oggi è la Giornata internazionale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione.
Oggi è la
Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
Informati con un'occhiatina alle News...
Sinner, niente allarme per la finale di Roma: "Sarò al 100
Totti a Ballando con le Stelle? "Mai dire ma
Ucraina, summit volenterosi senza Meloni. La premier: "Noi coerenti, no invio trupp
Caso Garlasco, inchiesta riparte da dieci Dna: così pm provano a riscrivere stor
Israele, prime fasi nuova offensiva nella Striscia di Ga
Trump contro la Corte Suprema: "Blocca espulsione dei migrant
Caso Garlasco, Sempio: "Ho temuto di essere arrestato". Sarà interrogato il 20 magg
Sinner, da "Habemus Jannik" a un "Paul, te c'ha fatto crede": cori e cartelloni al Fo
... e a qualche proposta per il tempo libero
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#Dolci - Piccoli #consigli: La #cottura
La cottura è la parte più delicata della preparazione dei dolci, se si sbaglia questa, ahimè il dolce è solo da buttare. Un forno troppo caldo o troppo dolce può portare ad un risultato deludente ed allora è fondamentale saperlo utilizzare senza paura.
Pale eoliche da Chanel e scale mobili da Louis Vuitton. Tutto questo è Paris Fashion Week [VIDEO]
Scale mobili e gigantesche pale eoliche: questi sono stati gli effetti speciali delle incredibili sfilate di prêt-à-porter delle maison Louis Vuitton e Chanel che si svolte in questi giorni in occasione della Paris Fashion Week. Due show incredibili ai quali hanno assistito numerosi volti noti del mondo dello spettacolo mondiale. Si è trattato di veri spettacoli dove le maestose coreografie hanno accompagnato la presentazione delle collezioni primavera/estate 2013.
Lezioni di aerobica con Giovanna Lecis [LIBRO+DVD]
#CheVuolDire: conosci #etimologia e #significato di [Vessare]?
Vessàre
Verbo transitivo
Etimologia
Il termine Vessàre deriva dal latino vexare = "smuovere con violenza", "scuotere".
Significato
- In senso generale con il termine Vessàre si indica l'azione di sottoporre qualcuno a continui abusi, arbìtrii, maltrattamenti: vessare un popolo, i sudditi, i dipendenti; tormentare, opprimere, facendo soffrire moralmente e materialmente o recando grave molestia: vessare gli uomini pacifici e senza difesa (Manzoni) .
- Per analogia si indica con Vessàre il sottoporre a un eccessivo carico di tasse e imposte: quello italiano è un sistema fiscale iniquo che serve solo a vessare i cittadini.
Sostantivi
- Vessatore è colui che vessa, che maltratta o opprime.
- Vessazione è il maltrattamento, oppressione esercitata su inferiori o su persone più deboli.
Aggettivo
Vessatorio è ciò che impone o realizza continue vessazioni; che ha il fine e l’effetto di vessare, che costituisce una vessazione: un governo poliziesco e vessatorio; sistema fiscale vessatorio.
Sinonimi
Maltrattare, opprimere, tormentare, torturare, perseguitare, tartassare, affliggere, angustiare, martoriare, malmenare, molestare, straziare.
Contrari
Consolare, confortare.
#Vignette, #Barzellette: film horror per polli
#Vignette #barzellette: non c'è limite alla fantasia
#ParoleStraniere: conosci il #significato di [Cul-de-sac]?
Cul-de-sac
Anche nella traduzione italiana "cul di sacco" o anche "culdisacco".
Etimologia
Modo di dire Francese - Pronuncia: cù-d-sach = fondo del sacco.
Significato
- Vicolo cieco, strada senza uscita.
- In senso figurato [essere, trovarsi in un culdesac] in una situazione molto difficile, di cui non si riesce a trovare la soluzione
- In anatomia, cavità a fondo cieco; in particicolare, cul-de-sac (o cul di sacco) di Douglas, lo stesso che sfondato di Douglas.
Sinonimi
Impasse, difficoltà, problema, ostacolo, intoppo, incaglio, arresto, blocco, stallo, panne, vicolo cieco, strada senza uscita.
Contrari
Facilitazione, agevolazione, aiuto.
#Aforismi: alcune frasi di Edvania Paes

Edvania Paes
(4 agosto 1982, Brasile) scrittrice.
Edvania Paes dichiara di non saper più leggere, di non saper scrivere lunghi poemi. Scrive allora semplicemente i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti. Dichiara inoltre di essere di poche parole e tendere a sintetizzare le sue note, ecco perché di solito scrive aforismi.
Aforismi di Edvania Paes
- I fiori sono poesie che parlano al cuore delle anime sensibili.
- L'incoerenza è la mia specialità.
- La notte dovrebbe essere sempre buia. Le notti in bianco sono sempre tenebrose.
- Se vuoi sapere come parla la gente di te quando non ci sei, ascolta come parla degli altri in tua presenza.
- C'è chi dice che chi mantiene un dialogo con le piante e gli animali sia pazzo. Io dico che chi non lo fa è da manicomio.
- Non riesco ad avere un rapporto ravvicinato neanche con me stessa. Figuriamoci, con gli altri, a distanza.
- Le tragedie, a volte, non sono altro che le spinta che ci manca.
- E se il vento non le spazza via, queste dannate nuvole, coloriamo anche loro.
- Dopo una certa ora, torno bambina. Guardo solo le figurine. Non so più leggere.
- Non voglio essere né diversa né uguale agli altri. Voglio solo poter essere me stessa.
- Non ami chi merita di essere amato. Ami chi meriti di amare.
- L'unica maniera di riconoscere la verità, la tua e quella dell'interlocutore, è dialogare guardandosi negli occhi.
- Lo so che è demodè dimostrare i propri sentimenti. Ma chi se ne frega? Non ho mai seguito la moda.
- Siamo tutte uniche, come miliardi di altre persone.
- La vera ignoranza non c'entra col non sapere le cose. Ma col saperle e ignorarle.
- Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?
IGT, DOC e DOCG - Rosso Piemonte delle Langhe
Il territorio delle Langhe può essere suddiviso in tre zone: Alta, Media e Bassa Langa. Quest'ultima è la terra del Barolo, con rilievi calcarei e argillosi che raggiungono altezze variabili tra i 200 e i 500 metri. Le colline delle Langhe sono generate dal sollevamento dei fondali del primordiale mare Padano, formate da depositi sedimentari che le rendono particolarmente vocate per la viticoltura. Un pellegrinaggio nelle terre del Barolo prevede una guida senza fretta, imboccando magari le stradine di campagna che scorrono tra le vigne e i poderi e fermandosi nei suggestivi paesi considerati ormai luoghi "sacri" dell'enologia mondiale.
BAROLO DOCG
Il vino più famoso in Italia e ne mondo (il re dei vini e il vino dei re, lo definivano), è regolato da un disciplinare che ammette solo uve Nebbiolo, cresciute sulle viti di 11 comuni a sud di Alba, tutti quindi in provincia di Cuneo. Il periodo di invecchiamento deve durare almeno 38 mesi, di cui 18 spesi in legno di rovere. È riserva se l'intervallo si prolunga oltre i 5 anni. Ma i grandi Barolo hanno una longevità che si prolunga oltre i 20 anni. Se alla vista è un vino di color granato pieno e intenso, al naso offre una splendida concentrazione di aromi fruttati e speziati. All'assaggio è infine un'esplosione di frutti rossi, viole appassite, cannella, pepe, vaniglia e talvolta anche liquirizia, cacao, tabacco e cuoio.
BARBARESCO DOCG
Il disciplinare che regola il secondo grande vino di Langa ne impone la produzione nei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e la frazione di San Rocco di Alba. Anche qui, il solo vitigno ammesso è il Nebbiolo, nelle varietà Michet, Lampia e Rosè. Per essere tale, il Barbaresco deve invecchiare almeno 26 mesi, di cui almeno 9 in botti di rovere o castagno. Altro vino granata dai riflessi aranciati, nei suoi migliori esemplari esprime al naso un magnifico sentore di violetta. Al palato è decisamente pieno e robusto ma di una potenza che sa essere al tempo stesso fine e vellutata.
NEBBIOLO LANGHE DOC
Fratello minore dei nebbioli in purezza (Barolo e Barbaresco), ricavato da uve che crescono nel Cuneese, incarna una piacevole interpretazione del Nebbiolo, anche qui naturalmente in purezza. Rosso rubino dai riflessi aranciati, al naso è piuttosto delicato e al palato si esprime con un corpo interessante e articolato.
BARBERA D'ASTI DOCG
La DOCG Barbera D'Asti impone l'utilizzo di uve Barbera (minimo 90%), completate da uve non aromatiche come Freisa, Grignolino o Dolcetto (massimo 10%), coltivate in 3 sottozone disegnate tra le provincie di Asti e Alessandria: Nizza, Tinella e Colli Astiani. Di un rosso rubino che tende al granato negli esemplari di invecchiamento superiore (il minimo ammesso è 4 mesi), ha un naso speziato e di prugna, frutti rossi più o meno maturi e un gusto variabile a seconda del produttore ma quasi sempre connotato da note balsamiche e floreali. Due le tipologie ammesse dal disciplinare: Barbera d'Asti e Barbera d'Asti superiore.
BARBERA D'ALBA DOC
A differenza dalla "cugina" di Asti, la produzione della Barbera d'Alba è consentita nella sola area di Cuneo. Vino tradizionalmente popolare e da pasto, negli ultimi anni è molto migliorato in conseguenza dell'accuratezza sempre maggiore nei processi di vinificazione e della selezione delle uve. Anche questo vino tendente al rubino e al purpureo ha un naso in cui vincono i frutti di bosco e le spezie e un palato che si esprime con una piacevole acidità. La versione base non prevede invecchiamento minimo, la superiore almeno un anno in botti di rovere o castagno.
BARBERA DEL MONFERRATO DOC
Altra popolare versione della Barbera, si produce tra le province di Asti e Alessandria in versione ferma e frizzante. Vino schietto, da bere giovane, ammette le stesse uve e le stesse percentuali di quella d'Asti: Barbera per la gran parte e Freisa, Grignolino o Dolcetto a correggere. Simili di conseguenza le note: è un rosso rubino, di frutti rossi al naso e gusto pieno. La versione superiore DOCG deve sostare almeno sei mesi nel legno delle botti.
BARBERA PIEMONTE DOC
Ultima DOC da uve Barbera, ha un disciplinare di maglie più larghe: la coltivazione è consentita nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo e la percentuale deve essere dell'85%. Rosso rubino dai toni variabili, nelle produzioni migliori ha un bel corpo fresco. Anche in versione Vivace.
#Salute #Psicologia #DoloriVeri #Psicosomatici: Diteci quale parte del corpo vi fa male, e vi diremo perché - Sarete sorpresi della risposta!
L'essere umano è un organismo molto complesso ed ogni elemento è collegato all'altro. La mente e il cervello sono entità funzionali che rispondono agli stimoli e il più delle volte, quando non sappiamo cosa fare per noi stessi, una parte del corpo, "casualmente" ci risveglia.
Ridere come una scimmia

Un orango indonesiano (Pongo pygmaeus)
Chi ha riso per primo l'uomo o la scimmia? Forse la scimmia.