Edvania Paes
(4 agosto 1982, Brasile) scrittrice.
Edvania Paes dichiara di non saper più leggere, di non saper scrivere lunghi poemi. Scrive allora semplicemente i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti. Dichiara inoltre di essere di poche parole e tendere a sintetizzare le sue note, ecco perché di solito scrive aforismi.
Aforismi di Edvania Paes
- I fiori sono poesie che parlano al cuore delle anime sensibili.
- L'incoerenza è la mia specialità.
- La notte dovrebbe essere sempre buia. Le notti in bianco sono sempre tenebrose.
- Se vuoi sapere come parla la gente di te quando non ci sei, ascolta come parla degli altri in tua presenza.
- C'è chi dice che chi mantiene un dialogo con le piante e gli animali sia pazzo. Io dico che chi non lo fa è da manicomio.
- Non riesco ad avere un rapporto ravvicinato neanche con me stessa. Figuriamoci, con gli altri, a distanza.
- Le tragedie, a volte, non sono altro che le spinta che ci manca.
- E se il vento non le spazza via, queste dannate nuvole, coloriamo anche loro.
- Dopo una certa ora, torno bambina. Guardo solo le figurine. Non so più leggere.
- Non voglio essere né diversa né uguale agli altri. Voglio solo poter essere me stessa.
- Non ami chi merita di essere amato. Ami chi meriti di amare.
- L'unica maniera di riconoscere la verità, la tua e quella dell'interlocutore, è dialogare guardandosi negli occhi.
- Lo so che è demodè dimostrare i propri sentimenti. Ma chi se ne frega? Non ho mai seguito la moda.
- Siamo tutte uniche, come miliardi di altre persone.
- La vera ignoranza non c'entra col non sapere le cose. Ma col saperle e ignorarle.
- Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?