Charles Robert Darwin
(Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un naturalista e geologo britannico, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri ereditari e della loro diversificazione e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune.
Aforismi di Charles Darwin
- Fin dalla prima giovinezza ho concepito un vivo desiderio di capire o di spiegare tutto ciò che osservavo.
- L'incredulità si insinuò nel mio spirito e finì per diventare totale.
- La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
- La ragione mi parla dell'impossibilità quasi di concepire l'universo e l'uomo come il risultato di un mero caso o di una cieca necessità. Questo pensiero mi costringe a ricorrere a una Causa Prima dotata di un'intelligenza.
- Nelle mie fluttuazioni più estreme, non sono mai stato un ateo nel senso di negare l'esistenza di un Dio.
- Quanto è importante il clima per godere la vita!
- Per accertare se l'uomo sia il discendente modificato di qualche forma preesistente, occorrerebbe innanzitutto ricercare se egli stesso si modifichi, sia pure leggermente, quanto alla sua struttura corporea e alle sue capacità mentali.
- Gli animali inferiori sentono evidentemente come l'uomo il piacere e il dolore, la felicità e l'infelicità. La felicità è molto chiaramente espressa dai giovani animali, come i cagnolini, i gattini, gli agnelli, quando si trastullano fra loro come i nostri bambini.
- È noto l'amore del cane per il suo padrone; e tutti sanno che nell'agonia della morte egli accarezza il padrone; e ognuno può aver sentito dire che il cane che soffre mentre viene sottoposto a qualche vivisezione, lecca la mano dell'operatore; quest'uomo, a meno di avere un cuore di sasso, deve provare rimorso fino all'ultima ora della sua vita.
- Tutti gli animali sentono la meraviglia e molti mostrano curiosità. Talvolta quest'ultima facoltà reca loro danno, come quando il cacciatore si atteggia buffamente e li attira in tal modo.
- Siccome i cani, i gatti, i cavalli e probabilmente tutti gli animali superiori ed anche gli uccelli, come è confermato da buone testimonianze, hanno sogni vivaci, che dimostrano coi movimenti e con la voce, dobbiamo ammettere che posseggano un certo potere d'immaginazione.
- Sono pochi quelli che vorranno negare che gli animali non siano forniti di un certo potere di ragionare. Si possono vedere costantemente animali che si fermano, deliberano e risolvono. È un fatto significativo che, quanto più un naturalista studia le abitudini di un dato animale, tanto più dà spazio alla ragione e meno al semplice istinto.
- Il più umile organismo è qualche cosa di molto più elevato che non la polvere inorganica che ci sta sotto i piedi; e nessuno fornito di mente imparziale può studiare una qualche creatura vivente per quanto umile essa sia, senza rimanere preso da entusiasmo per la sua meravigliosa struttura e le sue proprietà.
- L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.