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Orazio

(Epistulae, 2, 1, 199-200)

Narrare ...fabellam surdo

Raccontare una storia a un sordo

(Significa parlare senza essere ascoltati, come dire parlare al vento)

Un uomo d'affari conduce la sua segretaria a pranzo in un ristorante che propone piatti originali

Tra le altre portate, ordina "gioielli del toro" per entrambi.
Lei ne assaggia un boccone:
"Buonissimi... ma cosa sono?"
L'uomo un po' imbarazzato, dopo una pausa di riflessione, risponde:
"Saprai, vero, cos'è un toro?"
"Certo" - risponde la ragazza
"Bene! E sai cos'è un bue?"
Altra risposta affermativa. Lui guarda il piatto e a voce bassa:
"Beh, qui c'è la differenza !!!"

Publilio Siro

Omne dixeris maledictum, cum ingratum hominem dixeris

Quando hai detto uomo ingrato, hai detto la parola più infame che esista

Interrogazione a scuola

"Luigino, mi sai fare un esempio di due mammiferi volanti?"
"Certamente, signora maestra: uno è il pipistrello e l'altra è la hostess!"

Conducente: Ma guarda tu questi pedoni, sempre in mezzo alla strada !!!

Passeggero: Ti prego, scendi dal marciapiede !!!

Massime

æs debitorem leve, gravius inimicum facit 

Un leggero debito produce un debitore, uno grande produce un nemico

Cicerone

Sæpe ne utile quidem est scire quid futurum sit

Spesso non porta nessun vantaggio conoscere il futuro

Due aquile vedono passare un aereo a reazione.
"Hai visto quella come corre?"
Dice una all'altra.
"Grazie... vorrei vedere te col culo in fiamme...."

 Cento volte al giorno ricordo a me stesso
che la mia vita interiore e esteriore
sono basate sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti,
e che io devo fare il massimo sforzo
per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.

I due amici Sergio e Antonio

si incontrano e parlottando del più e del meno il primo si lamenta: "Soffro di un malessere emozionale. Mi puoi aiutare?"
Antonio:
"Tu soffri? E io, allora, cosa dovrei dire? E la mia sofferenza? E il mio malessere che mi tormenta ogni giorno? E la mia tristezza infinita? Il mio spirito schiantato? E la depressione che tormenta ogni mio pensiero? E i miei incubi ricorrenti? E la mia miserabile routine in cui sono invischiato? E i miei sentimenti di assoluta indegnità? E il mio senso del vuoto?E la mia paura di non essere amato? E il mio senso di vergogna, umiliazione e fallimento? Che mi dici di tutto questo?"
E l'amico: "Oh, grazie, ti ringrazio, ora mi sento molto meglio!"