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Affronta la tua giornata con una sana risata

Ovidio Ars amat, 11, 603

Ovidio sulle confidenze e il pettegolezzo.

Exigua est virtus praestare silentia rebus at contra gravis est culpa tacenda loqui

È una piccola virtù il saper mantenere il silenzio sulle cose, ma è invece una grave colpa il parlare di quelle che dovevano essere taciute.

un quadro: uomini visti da dietro ognuno con una mano sulla spalla dell'altro e l'altra mano nella tasca dell'altro

Onestà

L'onestà (dal latino "honestas") è la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l'astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all'ambiente in cui si vive.

Aforismi sull'Onestà

  • Ricordati figlio mio che nella vita è molto più saggio frequentare i galantuomini perché li puoi incastrare più facilmente, mentre gli altri incastrerebbero te. (Anonimo)
  • Chi perde l'onestà non ha nient'altro da perdere. (John Lyly)
  • L'onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo. (Decimo Giunio Giovenale)
  • Un governo d'onesti è come un bordello di vergini. (Roberto Gervaso)
  • Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti. (Dario Fo)
  • Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (Charles Péguy)
  • Oggigiorno abbiamo più dottori di onestà che uomini onesti. (Georg Christoph Lichtenberg)
  • A mio figlio dirò che non è vero che l'onestà paga sempre. Falso. Ma vuoi mettere la serenità con la quale si va a dormire? (nickbiussy, Twitter)
  • Io spero di possedere sempre abbastanza fermezza e virtù per mantenere quello che considero il più invidiabile di tutti i titoli, il carattere di un onest'uomo. (George Washington)
  • Vorrei che le poche persone oneste fossero tutte riunite in una città. Allora sarei ben felice di lasciare il mio eremo per andare a vivere con loro, se mi volessero accogliere in loro compagnia. Sebbene, infatti, rifugga la moltitudine per la quantità di insolenti e importuni che vi si incontra, non smetto di pensare che il più gran bene della vita è gioire della conversazione delle persone che si stimano (Cartesio)
  • Se vuoi essere creduto sii onesto. Se vuoi essere onesto sii sincero. Se vuoi essere sincero sii te stesso. (Anonimo)
  • L'onestà che cos'è? Niente. Un'astrazione, una pura forma. Se io devo essere onesto, bisognerò che io dia corpo a questa pura forma. (Luigi Pirandello)
  • Basta un istante per fare un eroe, ma è necessaria una vita intera per fare un uomo onesto. (Paul Brulat)
  • Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti. (Martin Luther King)
  • Credere in qualcosa, e non a viverlo, è disonesto. (Mahatma Gandhi)
  • Voi mi chiedete cosa mi costringe a parlare? Una cosa strana; la mia coscienza. (Victor Hugo)
  • L'onestà personale non conosce stagioni e non si basa sul tempo, sulle quotazioni di borsa, o sugli indicatori economici principali. O ce l'hai o non ce l'hai. (Denis Waitley)
  • La prova dell'onestà è ciò che fai quando nessuno ti sta guardando. 

    (Denis Waitley)
  • Il peccato più grave è convincervi dell'inutilità dell'onestà. 

    (Beppe Severgnini)
  • L'onestà è il primo capitolo del libro della saggezza. 

    (Thomas Jefferson)
  • Invece delle "Quote Rosa" io vorrei le "Quote Onestà": un numero minimo di politici onesti in Parlamento 

    (Nicolabrunialti, Twitter)
  • Continueremo ad aumentare gli stipendi ai parlamentari fino a quando non diventeranno onesti. 

    (Vitomir Teofilovic)
  • È scoraggiante pensare quante persone sono scioccate dall'onestà e quanto poche dall'inganno. 

    (Noël Coward)
  • Io sono un disonesto e da un disonesto puoi sempre aspettarti che sia disonesto. Onestamente è dagli onesti che devi guardarti. 

    (Jack Sparrow, Dal film La maledizione della prima luna)
  • Si consiglia di evitare l'ostentazione dell'onestà: è un comportamento altamente offensivo nei riguardi della maggioranza. 

    (Francesco Burdin)
  • Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso: ogniqualvolta si presenti l'occasione. 

    (Gabriel Laub)
  • Ci sono persone oneste nel mondo, ma solo perché il diavolo ritiene che il prezzo che chiedono è incredibilmente alto. 

    (Peter S. Beagle)
  • Quando l'uomo onesto agisce, gli è impossibile evitare la menzogna e il tradimento. L'uomo onesto è un contemplativo. 

    (Edmond Jaloux)
  • Non di rado l'onestà è fatta d'occasioni mancate di disonestà. 

    (Roberto Gervaso)
  • L'umanità non è perfetta in nessun genere, nel male non più che nel bene. Lo scellerato ha le sue virtù, come l'uomo onesto le sue debolezze. 

    (Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos)
  • A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? Ecco, occupatele. 

    (Lorenzo Milani)
  • Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto. 

    (Marco Tullio Cicerone)
  • L'onestà è un lusso che i ricchi non possono permettersi. 

    (Pierre De Coubertin)
  • La società più felice è quella in cui il maggior numero di cittadini è onesto. 

    (Paolo Mantegazza)
  • Da noi in Italia il furbo è ritenuto un piccolo eroe da imitare. Chi "frega" gli altri solleva ammirazione. 

    (Anonimo)

Un fotogramma di Amici miei (1975) di Mario Monicelli. In questa sequenza il conte Mascetti (Ugo Tognazzi) usa la supercàzzola con il vigile (Mario Scarpetta)

Supercàzzola

Il termine supercàzzola, storpiatura dell'originale dialettale supercàzzora, è un neologismo entrato nell'uso comune dal cinema. Nel 2015 la definizione di supercàzzola è stata inserita nel vocabolario Zingarelli.

Etimologia

L'invenzione della supercàzzola viene attribuita a Corrado Lojacono e ripresa poi nel film Amici miei di Mario Monicelli (1975). Il termine supercàzzola viene eletto a definizione in seguito a una burla "rovinata" dall'intromissione del personaggio di Guido Necchi (Duilio Del Prete), che il conte Lello Mascetti apostrofa dicendo: "Senti, Necchi, tu non ti devi permettere di intervenire quando io faccio la supercazzola!".

Il termine è composto da "super" (massimo livello) + "cazzola" storpiatura di "cazzata" (Sciocchezza, stupidaggine) cioè "stupidaggine al massimo livello".

Significato
  1. Il termine supercàzzola indica un nonsense, una frase priva di senso logico composta da un insieme casuale di parole reali e inesistenti, esposta in modo ingannevolmente forbito e sicuro a interlocutori che pur non capendo alla fine la accettano come corretta.
  2. Il termine supercàzzola è utilizzato anche per indicare chi parla senza dire nulla tramite giri forbiti di parole.

Approfondimento raccolta di supercàzzole di Amici Miei...

Approfondimento su wikipedia...

una foto di una veggente con la sfera di cristallo

Predittivo

Aggettivo relativo alla predizione; che costituisce una predizione, o consente di prevedere il possibile avverarsi di eventi o di situazioni future.

Etimologia

Dal latino: praedicere = predire.

Significato
  1. Che è in grado di prevedere, in base a metodi scientifici.
  2. Si dice di grammatica in grado di descrivere, attraverso un sistema di regole, non soltanto tutte le frasi realizzate di una lingua, ma anche quelle potenzialmente realizzabili. 
  3. In epistemologia, contenuto predittivo di una teoria, di una legge, di un enunciato, l’insieme delle previsioni, controllabili sperimentalmente, che se ne possono dedurre; in tal senso si dice anche che gli enunciati scientifici hanno valore predittivo, a differenza, per esempio, degli enunciati metafisici.

Detto medievale

Sul fatto che le donne sono le stesse dalla notte dei tempi.

Quod non potest diabolus mulier evincit

Ciò che non può il diavolo, l'ottiene la donna

Come dire che la donna ne sa una più del diavolo.

Sallustio

Mària montesque pollicèri

Promettere mari e monti

Come certi politici in occasione delle votazioni.

 uomo calvo con occhialini rotondi volto allungato in una fotografia in bianco e nero, sta fumando una sigaretta è vestito in giacca e cravatta

André Gilde

(22 Novembre 1869 - 19 Febbraio 1951 Francia)

André Paul Guillaume Gide è stato uno scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Affermare la libertà, allontanarsi dai vincoli morali e puritani, ricercare l'onestà intellettuale che permette di essere pienamente se stessi, accettando la propria omosessualità senza venir meno ai propri valori. Questi sono i temi centrali dell'opera e della vita di André Gide.

Aforismi di André Gilde

  • Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non aver altro.
  • Meno che a chiunque altro, ciascuno vuole somigliare a se stesso.
  • Sapersi liberare non è niente: il difficile è saper essere liberi.
  • Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.
  • La responsabilità dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.
  • L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente.
  • Ciò che sfugge alla logica è quanto v'è di più prezioso in noi stessi.
  • Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.

  •  

    Non si avverte la propria catena quando si segue spontaneamente colui che trascina; ma quando si comincia a resistere e a camminare allontanandosi, si soffre molto.
  • Peccato è tutto ciò che oscura l'anima.

  •  

    Benché sposi un punto di vista imparziale, il punto di vista del vero naturalista, M. Proust fa del vizio un ritratto più biasimevole di ogni invettiva. Bolla a fuoco ciò di cui egli parla e rende servizio ai buoni costumi più efficacemente di quanto possano fare i più stringenti trattati di morale. Egli ammette che certi casi di omosessualità siano guaribili. Se qualcosa può guarire un invertito è proprio la lettura di queste pagine dove attingerà il sentimento della sua propria riprovazione infinitamente più importante della riprovazione dell'autore.
  • Il numero di stupidaggini che una persona intelligente può dire in un giorno è incredibile. E senza dubbio io ne direi quanto gli altri, se non tacessi più spesso.

  •  

    L'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alta quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattiene l'aquilone dal salire sia la corda.
  • L'opera d'arte è l'esagerazione di un'idea.

  •  

    Se si potesse recuperare l'intransigenza della gioventù, la cosa che ci indignerebbe maggiormente sarebbe il vedere quello che siamo diventati.
  • La fede solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.

una vecchia foto in bianco e nero il Metre guarda il chef trancheur sta tagliando un arrosto e i due commensali attendono

Chef trancheur

È una figura ormai quasi scomparsa del personale di sala di lusso.

Etimologia

Dal latino [Trinicare] (dividere in tre parti) - Francese - Pronuncia: [scef trancér].

Significato

Lo Chef Trancheur è una figura del personale di sala i cui compiti sono di trinciare grossi pezzi di carne, filettare pesci, tagliare prosciutto crudo, salmone affumicato, dolci, formaggi, ecc.

Curiosità

Oggi queste mansioni sono svolte dai maître oppure da un cuoco (in particolare in occasione di banchetti) o da un abile chef de rang.

un uomo e una donna si baciano in un vicolo, in primo piano una donna li osserva in preda alla passione violenta

Virgilio

Il Poeta allude alla passione di Didone per Enea, passione che la porterà in seguito alla disperazione.

Vivit sub pectore vulnus

La ferita sanguina nell'intimo del cuore

Si cita a proposito di passioni forti, violente, che lasciano una impronta indelebile.

Una foto in bianco e nero dell'autrice: una donna giovane con gli occhiali e capelli lunghi

Edvania Paes

(4 agosto 1982, Brasile) scrittrice.

Edvania Paes dichiara di non saper più leggere, di non saper scrivere lunghi poemi. Scrive allora semplicemente i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti. Dichiara inoltre di essere di poche parole e tendere a sintetizzare le sue note, ecco perché di solito scrive aforismi.

Aforismi di Edvania Paes

  • I fiori sono poesie che parlano al cuore delle anime sensibili.
  • L'incoerenza è la mia specialità.
  • La notte dovrebbe essere sempre buia. Le notti in bianco sono sempre tenebrose.
  • Se vuoi sapere come parla la gente di te quando non ci sei, ascolta come parla degli altri in tua presenza.
  • C'è chi dice che chi mantiene un dialogo con le piante e gli animali sia pazzo. Io dico che chi non lo fa è da manicomio.
  • Non riesco ad avere un rapporto ravvicinato neanche con me stessa. Figuriamoci, con gli altri, a distanza.
  • Le tragedie, a volte, non sono altro che le spinta che ci manca.
  • E se il vento non le spazza via, queste dannate nuvole, coloriamo anche loro.
  • Dopo una certa ora, torno bambina. Guardo solo le figurine. Non so più leggere.
  • Non voglio essere né diversa né uguale agli altri. Voglio solo poter essere me stessa.
  • Non ami chi merita di essere amato. Ami chi meriti di amare.
  • L'unica maniera di riconoscere la verità, la tua e quella dell'interlocutore, è dialogare guardandosi negli occhi.
  • Lo so che è demodè dimostrare i propri sentimenti. Ma chi se ne frega? Non ho mai seguito la moda.
  • Siamo tutte uniche, come miliardi di altre persone.
  • La vera ignoranza non c'entra col non sapere le cose. Ma col saperle e ignorarle.
  • Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?

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