Seneca
Cui prodest?
A chi giova?
Frase latina tratta dal passo della Medea di Seneca: cui prodest scelus, is fecit, il delitto l'ha commesso colui al quale esso giova. Nel linguaggio giuridico e politico il cui prodest viene spesso usato quando si cerca di scoprire chi sia l'autore o il promotore di un fatto (non necessariamente delittuoso), nel presupposto che può esserlo soltanto chi se ne ripromette un vantaggio per sé.
Life-boat
Inglese - pronuncia: laif bòut; composto da "life" = vita, "boat" = barca
Significato
Come traduzione alla lettera vuol dire imbarcazione di salvataggio, ma nel linguaggio marino internazionale sono grosse imbarcazioni dislocate lungo le coste impiegate in zone strategiche per il salvataggio.
Paleṡare
Etimologia
Dall'italiano: palese, a sua volta dal latino "palam" palesemente. Verbo transitivo ed intransitivo.
Significato
Come transitivo: manifestare, rendere noto, palesare un segreto; (Boccaccio) pensò di non palesare ad alcuna persona chi fossero; (Giusti) un sospiro palesa quello che celar vorrei.
Come riflessivo e intransitivo: manifestarsi, rivelarsi: al primo palesarsi della malattia, all’insorgere dei primi sintomi; (Boccaccio) le difficoltà si palesarono più gravi del previsto; disse il conte a Perotto che era in pensiero di palesarsi.
Aggettivi
Palese: manifesto, noto; palese incoerenza, sbaglio palese; (Metastasio) palese almen non sia.
Palesato: nel significato del verbo; anche participio passato.
Palesativo: atto a palesare.
Avverbio
Palesemente: in modo palese.
Sostantivo
Palesatore: che, chi palesa.
Sinonimi
Render pubblico, render noto, far conoscere, far sapere, scoprire, rivelare, svelare, mostrare, dimostrare, chiarire, evidenziare, dire, esprimere, riferire, esternare.
Contrari
Nascondere, celare, occultare, coprire.
Màdido
Aggettivo.
Etimologia
Dal latino: madère = essere molle, bagnato.
Significato
- Umido, bagnato alla superficie, si dice in particolare di parti del corpo in cui dalla pelle compaiono goccioline: avere la fronte madida di sudore, mani madide di sudore; cavalli madidi dopo una galoppata; le erbe dei campi madide di rugiada di primo mattino.
- (estensione letteraria) Illuminato, rischiarato: Nei crepuscoli madidi di luna.
Sinonimi
Bagnato, rorido, umido, fradicio, grondante, intriso di sudore.
Contrari
Asciutto, secco.
Catullo
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.
Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.
Evergreen
Inglese - pronuncia: èvëġrin = sempreverde.
Significato
Fa riferimento a chi gode di grande notorietà ed anche a distanza di tempo rimane intramontabile come certe canzoni, attori, artisti; in particolare si dice "sempre di moda".
Ad esempio nel campo della pubblcità possiamo citare il sempreverde: “Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello!”, "L'uomo del Monte ha detto sì", "No Martini, no party" ecc.
Nel campo finanziario si fa riferimento al credito rotativo senza data di scadenza.
Saccènte
Oggi usato come dispregiativo una volta era una qualità. Rappresenta il secondo livello tra Presuntuoso, Saccente, Arrogante, Superbo e dio. Ovviamente il dio dice superbo agli altri, il superbo dice arrogante agli altri eccetera. Il presuntuoso invece dice agli altri: "stai zitto cretino".
Etimologia
Dal latino: sapiens + entis, participio presente di [sapere] cioè "essere saggio".
Significato
- Di persona che tende presuntuosamente a far mostra di ciò che sa o crede di sapere, che non perde occasione per intervenire su ogni argomento, ostentando in modo sussiegoso e irritante un sapere, spesso superficiale e, talvolta, anche presuntuoso: è un uomo saccente e noioso; è così saccente che nessuno la può soffrire.
- Per estensione: parlare con tono saccente; la sua aria saccente indispone tutti. Spesso sostantivato: detesto i saccenti; non fare il (o la) saccente!
- (Anticamente) Sapiente, istruito, e anche esperto, scaltro: con un saccente barattier si convenne del prezzo (Boccaccio).
Dispregiativi Diminutivi
Saccentèllo, saccentino, saccentuzzo: una studentessa un po’ saccentuzza.
Dispregiativi Accrescitivi
Saccentóne: quel saccentone deve sempre intromettersi e dire la sua.
Publio Ovidio Nasone
(20 marzo 43 avanti Cristo, Sulmona - 17 dopo Cristo, Costanza, Romania)
Publio Ovidio Nasone, più semplicemente Ovidio, è stato un poeta romano tra i maggiori elegiaci. Approfondimento su Wikipedia...
Proverbio latino
Laudamus veteres, sed nostri utemur annis
Lodiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri
Confucio
(28 settembre 551 avanti Cristo, Lu - 479 avanti Cristo, Lu)
Confucio (cinese 孔夫子 Kǒng Fūzǐ, pronuncia [K'ung-fu-tzu]) è stato un filosofo cinese, il primo ideatore e promotore di un pensiero originale, inedito nel panorama culturale cinese del VI-V secolo avanti Cristo. Approfondimento su Wikipedia.
Aforismi di Confucio
- Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio.
- Non importa, se stai procedendo, molto lentamente. Ciò che importa è che tu non ti sia fermato.
- Meglio accendere una candela che lamentarsi dell'oscurità.
- L'uomo superiore è modesto nelle parole ma eccelle nell'azione.
- Il saggio è calmo e non orgoglioso, mentre l'uomo di poco conto è orgoglioso e non calmo.
- Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio.
- Fate il bene in ogni tempo, in ogni luogo, in tutte le circostanze in cui potrete farlo; e sarete, a non dubitarne, virtuosi e saggi.
- Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della riputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.
- Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza.
- Guardatevi dal far cosa, di cui dobbiate o presto o tardi pentirvi.
- Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.
- L'uomo superbo si pone sopra gli altri, e crede che gli si debba ogni cosa; gli altri, per lo contrario, lo mettono nell'ultimo grado, né gli concedono nulla.
- L'uomo troppo compiacente che accorda tutto per tutto avere, è rovinato dalla propria facilità.
- La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebb'essere lo scopo de' nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vìzi la maltrattano, e tutti gli aditi le sono chiusi.
- Lo scorrer delle acque nel letto che la natura o la mano degli uomini v'hanno scavato, è cosa semplicissima, e tutti possono conoscerne la ragione; ma ciò che non tutti conoscono, si è la somiglianza tra le acque e la dottrina: a questo paragone unicamente io applicava l'animo. Le acque, diceva tra me e me, scorrono del continuo, scorrono il giorno, scorrono la notte, sino a tanto che siensi riunite a tutte le altre, in seno al vasto mare.
- Non assumete troppe faccende; molti affari trascinano seco molti dispiaceri, o almen almeno pensieri. Non vi mischiate che in quelli che sono d'indispensabile vostro dovere.
- Non cercate la troppa allegrezza né la troppa tranquillità; la ricerca che ne farete è pur essa una pena ed un ostacolo alla quiete.
- Non imitiamo quegli uomini isolati, savii soltanto per loro medesimi.
- Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
- Non trascurate di rimediare al male, per piccolo che vi appaia: un picciol male trascurato, appoco appoco cresce e diventa grandissimo.
- Non usare arco e freccia per uccidere una zanzara.
- Non v'ha dubbio che i discendenti non facciano, all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che gli avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
- Nulla è più visibile di ciò che è nascosto.
- Parlando ed operando, non crediate, quantunque siate solo, di non esser veduto né udito: gli spiriti sono testimoni di tutto.
- Poiché vogliamo insegnare agli altri la via della virtù, incominciamo dall'entrarvi noi medesimi, e ci seguiranno.
- Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
- Se non contentate tutti, almeno niuno vi odierà.
- Se non procurate di evitare che vi si facciano piccole ingiustizie, vi troverete in breve nel caso d'osar di tutto il vostro sapere per assicurarvi da offese maggiori.
- Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.
- Sinché un uomo gode della vita, nulla è deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
- Spezzasi l'acciaio, per duro che sia; ciò che pare il più solidamente stabilito, sovente torna più facile a distruggere.
- Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
- Tra gli uomini non v'è chi non mangi e non beva, ma pochi sanno distinguere i sapori.
- Un albero giovane che non abbia ancora profonde radici, può con facilità sterparsi; bisogna usar la scure chi lo lasci ingrossare.
- Un fuoco a lungo celato diventa un incendio difficile ad estinguere: un fuoco di cui appare la vampa, agevolmente si spegne. Più ruscelli uniti formano un fiume; più fili insiemi congiunti formano una corda essa non si può romper che a stento.
- Mettetemi insieme a due persone a caso, avranno qualcosa da insegnarmi. Le loro qualità mi faranno da modello e i loro difetti mi saranno di ammonimento.
- Mettete la lealtà e la fiducia sopra ogni cosa; non accettate l'amicizia di chi vi è moralmente inferiore; non abbiate paura di correggere i vostri errori.
Cartesio
Detto latino
Dubitando ad veritatem pervenimus
Attraverso il dubbio siamo giunti alla verità