Confucio
(28 settembre 551 avanti Cristo, Lu - 479 avanti Cristo, Lu)
Confucio (cinese 孔夫子 Kǒng Fūzǐ, pronuncia [K'ung-fu-tzu]) è stato un filosofo cinese, il primo ideatore e promotore di un pensiero originale, inedito nel panorama culturale cinese del VI-V secolo avanti Cristo. Approfondimento su Wikipedia.
Aforismi di Confucio
- Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio.
- Non importa, se stai procedendo, molto lentamente. Ciò che importa è che tu non ti sia fermato.
- Meglio accendere una candela che lamentarsi dell'oscurità.
- L'uomo superiore è modesto nelle parole ma eccelle nell'azione.
- Il saggio è calmo e non orgoglioso, mentre l'uomo di poco conto è orgoglioso e non calmo.
- Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio.
- Fate il bene in ogni tempo, in ogni luogo, in tutte le circostanze in cui potrete farlo; e sarete, a non dubitarne, virtuosi e saggi.
- Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della riputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.
- Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza.
- Guardatevi dal far cosa, di cui dobbiate o presto o tardi pentirvi.
- Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.
- L'uomo superbo si pone sopra gli altri, e crede che gli si debba ogni cosa; gli altri, per lo contrario, lo mettono nell'ultimo grado, né gli concedono nulla.
- L'uomo troppo compiacente che accorda tutto per tutto avere, è rovinato dalla propria facilità.
- La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebb'essere lo scopo de' nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vìzi la maltrattano, e tutti gli aditi le sono chiusi.
- Lo scorrer delle acque nel letto che la natura o la mano degli uomini v'hanno scavato, è cosa semplicissima, e tutti possono conoscerne la ragione; ma ciò che non tutti conoscono, si è la somiglianza tra le acque e la dottrina: a questo paragone unicamente io applicava l'animo. Le acque, diceva tra me e me, scorrono del continuo, scorrono il giorno, scorrono la notte, sino a tanto che siensi riunite a tutte le altre, in seno al vasto mare.
- Non assumete troppe faccende; molti affari trascinano seco molti dispiaceri, o almen almeno pensieri. Non vi mischiate che in quelli che sono d'indispensabile vostro dovere.
- Non cercate la troppa allegrezza né la troppa tranquillità; la ricerca che ne farete è pur essa una pena ed un ostacolo alla quiete.
- Non imitiamo quegli uomini isolati, savii soltanto per loro medesimi.
- Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
- Non trascurate di rimediare al male, per piccolo che vi appaia: un picciol male trascurato, appoco appoco cresce e diventa grandissimo.
- Non usare arco e freccia per uccidere una zanzara.
- Non v'ha dubbio che i discendenti non facciano, all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che gli avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
- Nulla è più visibile di ciò che è nascosto.
- Parlando ed operando, non crediate, quantunque siate solo, di non esser veduto né udito: gli spiriti sono testimoni di tutto.
- Poiché vogliamo insegnare agli altri la via della virtù, incominciamo dall'entrarvi noi medesimi, e ci seguiranno.
- Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
- Se non contentate tutti, almeno niuno vi odierà.
- Se non procurate di evitare che vi si facciano piccole ingiustizie, vi troverete in breve nel caso d'osar di tutto il vostro sapere per assicurarvi da offese maggiori.
- Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.
- Sinché un uomo gode della vita, nulla è deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
- Spezzasi l'acciaio, per duro che sia; ciò che pare il più solidamente stabilito, sovente torna più facile a distruggere.
- Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
- Tra gli uomini non v'è chi non mangi e non beva, ma pochi sanno distinguere i sapori.
- Un albero giovane che non abbia ancora profonde radici, può con facilità sterparsi; bisogna usar la scure chi lo lasci ingrossare.
- Un fuoco a lungo celato diventa un incendio difficile ad estinguere: un fuoco di cui appare la vampa, agevolmente si spegne. Più ruscelli uniti formano un fiume; più fili insiemi congiunti formano una corda essa non si può romper che a stento.
- Mettetemi insieme a due persone a caso, avranno qualcosa da insegnarmi. Le loro qualità mi faranno da modello e i loro difetti mi saranno di ammonimento.
- Mettete la lealtà e la fiducia sopra ogni cosa; non accettate l'amicizia di chi vi è moralmente inferiore; non abbiate paura di correggere i vostri errori.