Fantozziano
Etimologia
Uso antonomastico del cognome del ragionier Ugo Fantozzi, personaggio comico cinematografico creato e impersonato dall’attore Paolo Villaggio. Aggettivo.
Significato
Figura di impiegato di modesta qualificazione professionale, perennemente frustrato e inadeguato alle situazioni della vita familiare e d'ufficio, ignobilmente servile con i superiori e perciò destinato a umiliazioni e fallimenti d'ogni genere: questo è proprio un fantozzi; quel collaboratore è proprio una figura fantozziana. Anche di accadimento penoso e ridicolo: una situazione fantozziana.
Sinonimi
Uomo incapace, goffo, servile, pavido, alienato, vile, adulatore, viscido, ossequiente, ruffiano, lecchino.
Contrari
Uomo superbo, orgoglioso, arrogante, prepotente.
Anonimo
Verba docent, exempla trahunt
Le parole insegnano, gli esempi trascinano.
(I fatti che danno più credibilità alle parole)
Laura Pausini
(1974) Cantante e cantautrice italiana.
- Chissà se tu mi penserai se con gli amici parlerai... per non soffrire più per me ma non è facile lo sai"
- Hai visto il giorno della mia partenza, nel mio ritorno c'è la tua poesia. Stare lontani è stata una esperienza, comunque sia non ho mai smesso di amare te,non ho mai tolto un pensiero a te
- Sto cercando la felicità, e la incontro nella tua vita.
- Torno da me, perché ho imparato a farmi compagnia dentro di me, rinasco e frego la malinconia bella come non mi sono vista mai.
- Scopro in uno specchio il cielo e la geografia del mio cammino.
- Un soldato raccontò, di quando il cielo si oscurò, la terra pianse lacrime di aceto e grandine. Che cos'è la libertà, che significato ha?
- Perché si spezzano tra i denti quelle parole che non osiamo mai pronunciare... e se manchi tu io non so ripeterle, io non riesco a dirle più.
- Apre le sue immense ali svegli la città, come l'alba al buio della notte.
- Un gioco che non vinco mai il mio sbaglio più grande che rabbia che mi fai, la trappola dei giorni miei, il mio sbaglio più grande ma che rifarei.
- È durato un flash, io m'ero illusa di noi, ma con l'istinto di una donna, oggi so chi sei!
- Quando l'amicizia ti attraversa il cuore lascia un'emozione che non se ne va.
- Tu sei l'esatto opposto di me, per questo è splendido. L'abbraccio corrisposto che c'è, è un mondo Inedito.
- Ho capito che la mia cultura è europea. Non mi sento a mio agio in posti dove la priorità di uomini e donne è il successo, il denaro e il modo migliore per esibirlo, altrimenti sei una nullità.
- E una vita sola non può bastare per dimenticare quanto si può amare.
- Io sono orgogliosa di rappresentare le mie colleghe italiane che verranno su questo palcoscenico, perché questa sera io sono la prima ma non sarò l'ultima. Questo concerto è dedicato a mia nonna, alla mia amica Antonella e alle donne che hanno due palle così. (Esibizione allo Stadio San Siro - Milano)
- Sono molto legata ai miei fan. Loro sono proprio pazzeschi. Mi seguono con costanza e affetto.
- Oggi mi sento più femminile perché ho imparato a essere spiritosa, a non fare drammi per delle scemenze, a stare bene con me stessa. Le donne lo dicono spesso, ma nessuno le ascolta mai.
Esilarare
Letteralmente: rallegrare.
Etimologia
Dal latino: exhilaro = io rallegro; composto da "ex" - esterno e "hilaris" ilare; (Marziale) exilarant ipsos gaudia nostra deos (le nostre gioie rallegrano anche gli dèi)
Significato
- Rallegrare, dare un aspetto esteriore gaio, vivace e allegro: ci esilarava con barzellette divertenti; (B.Castiglione) tutto quello adunque che muove il riso, esilara l’animo o dà piacere.
- Usato come intransitivo: esilararsi, divenire ilare, provare un divertito piacere che eccita il riso.
Sostantivi
- Esilaraménto: l’esilarare, l’esilararsi, e l’effetto.
- Esilarante: in chimica (dal francese: gaz exhilarant) il protossido d’azoto, gas incolore e inodore, dotato di azione anestetica, che, se respirato per breve tempo, provoca notevoli effetti di eccitazione
Aggettivo
Esilarante: participio presente di esilarare, che esilara, che provoca ilarità, di cosa o persona ridicola, che desti il riso.
Sinonimi
- (Transitivo) divertire, rallegrare, spassare, allietare, dilettare.
- (Intransitivo) divenire ilare, gioire, esultare.
Contrari
Affliggere, immalinconire, rattristare, intristire.
Galvanizzare
Etimologia
Dall'italiano: nome del celebre fisico bolognese Luigi Galvani che nel 1870 scoprì la cosiddetta elettricità animale.
Significato
Rivestire di un sottile strato di metallo mediante elettrolisi.
In medicina, sottoporre un corpo animale all’azione della corrente di una pila voltaica o della corrente elettrica.
In senso figurato: eccitare comunicando un'energia transitoria; le sue parole lo galvanizzarono; elettrizzare.
Aggettivi
Galvanico: relativo a Galvani e al galvanismo. Bagno galvanico: in cui si immergono i metalli per galvanizzarli.
Galvanizzato: metallo galvanizzato sottoposto a processo di galvanizzazione e nel significato figurato, eccitato, pieno di un improvviso dinamismo: sentirsi galvanizzato, essere come galvanizzato. Anche participio passato.
Galvanizzante: soprattutto nel significato figurato, un discorso galvanizzate. Anche participio presente.
Sostantivi
Galvanizzamento: galvanizzazione.
Galvanizzazione: atto, effetto del galvanizzare, anche in senso figurato.
Galvanista: galvanotipista.
Galvano:primo elemento che, in parole composte scientifiche e tecniche, indica relazione con la corrente elettrica ( in origine con la corrente prodotta da pila voltaica), galvanocromia, galvanometro,galvanoplastica, galvanotipia.
Sinonimi
(un metallo) cromare, nichelare.
(figurato) Eccitare, elettrizzare, entusiasmare, rianimare, stimolare, infervorare, spingere, scuotere, rianimare.
Contrari
Frenare, trattenere, moderare.
Beauty farm
Inglese - Pronuncia: biùti fàm; beauty = bellezza e farm = fattoria.
Significato
Albergo o stabilimento che offre ai propri clienti terapie fisiche e trattamenti estetici.
Orazio
Naturam expelles furca, tamen usque recurret
Anche se caccerai la natura con la forca, essa tuttavia ritornerà sempre.
Non vi è cosa più difficile che spogliarsi delle proprie abitudini naturali.
Corrisponde al nostro proverbio Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Squatters
Squatter
Inglese - pronuncia: skuòta; derivato da (to) "squat" = accovacciarsi.
Significato
- Con questo nome venivano chiamati nel 19° secolo i coloni inglesi che occupavano i territorî liberi dell’Australia, senza averne titolo legale.
- Per estensione, oggi con questo termine vengono indicati coloro che occupano abusivamente edifici abbandonati situati specialmente nelle periferie dei grandi centri urbani per istituirvi centri sociali e comunità alternative. Negli anni, in Italia e fuori vi sono stati numerosi casi di occupazione di immobili effettuati da più persone per motivi vari. Fra le ragioni dell'occupazione spesso vi sono state delle necessità, come la carenza di immobili liberi per la locazione o la povertà e l'impossibilità di pagare l'affitto d'un immobile.
Locuzioni comuni
Ex aequo
Alla pari
Con ugual merito, in parti uguali: il premio è stato diviso ex aequo fra le due opere migliori; anche nello sport, di concorrenti classificatisi a pari merito: primi, secondi ex aequo.
Lucio Dalla
(Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012)
E' stato un musicista, cantautore e attore italiano.
- È eterno ogni minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato.
- La vita è una goccia che scava la pietra del viso.
- Avevo undici anni quando mia madre, donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna per un test sulle mie attitudini. Risultò che ero un mezzo deficiente.
- Penso a delusioni, a grandi imprese, a una thailandese. Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.
- Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche: il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
- Vorrei essere l'acqua della doccia che fai, le lenzuola del letto dove dormirai.
- L'avevo chiamato Stronzetto dell'Etna, era un bianco con molta gradazione prodotto nella mia vigna in Sicilia. Carmelo Bene s'era preso una ciucca terribile bevendolo, da non stare più in piedi. E la sera dopo consegnandomi un premio aveva detto "Ecco quello stronzetto di Lucio Dalla". Lo chiamai così per questo, il mio vino.
- I cambiamenti vanno sempre guardati non con sospetto ma con fiducia.