Medicina & Salute
La comunicazione della salute promuove la salute stessa. La prevenzione è l'insieme di interventi finalizzati ad impedire o ridurre il rischio (ossia la probabilità) che si verifichino eventi non desiderati ovvero ad abbatterne o attutirne gli effetti in termini di morbosità, disabilità e mortalità.
Guardare alla persona come centro dell'intervento di prevenzione, significa saperla leggere nel contesto in cui si trova, collocandola in una situazione dinamica di relazioni con le altre persone, ma anche con agenti biologici, chimici e fisici presenti nell'ambiente, e con le strutture abitative, ricreative, lavorative frequentate.Secondo una tale visione, la prevenzione non può dunque pensare a singoli interventi che riguardano la singola persona, ma deve mirare, nella strategia complessiva, a far sì che tutto quanto circonda e, in certa misura, compenetra la persona, possa concorrere al suo benessere.
Questo significa saper collocare ogni singola azione in un contesto complessivo, del quale si ha piena padronanza (attraverso gli indicatori epidemiologici), rispetto al quale si definiscono gli obiettivi (scegliendo le priorità verso cui indirizzare le risorse in base a criteri dichiarati) e nel quale si mettono in atto le azioni adeguate (sulla base delle evidenze di efficacia). La prevenzione collettiva prevede, dunque, interventi finalizzati ad affrontare problematiche sanitarie di rilievo quali-quantitativo, con interventi rivolti sia alla persona (come screening, vaccinazioni, educazione sanitaria), sia agli ambienti di vita e di lavoro (come controlli nel settore alimentare, delle acque potabili, prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali).
Questa rubrica è dedicata alla Medicina, Salute e Benessere. Vengono affrontati temi di medicina per fornire informazioni sui vari aspetti della salute, alla prevenzione, dai sintomi delle malattie più diffuse alle possibili cure, dagli interventi di chirurgia estetica ai problemi psicologici.
Le informazioni contenute in questo rubrica non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
È vero che fa bene bere tanta acqua?
Puntualmente quando si parla di abitudini sane qualcuno ci ricorda che bere tanta acqua fa bene alla salute, e complici le riviste e il passaparola, siamo tutti convinti che non solo bisogna bere tanto anche quando non avvertiamo la sete o non ne abbiamo voglia, ma che bere tanta acqua ci aiuta a dimagrire e a combattere la ritenzione idrica, e di conseguenza anche la cellulite. Ma le cose stanno veramente in questo modo?
Entrambi i genitori sperimentano alti e bassi nella sessualità dopo il parto. Non solo le donne, quindi, ma anche i papà. I compagni delle neo-mamme sperimentano spesso un calo del desiderio sessuale non correlato a fattori biologici o medici relativi alla nascita.
Il giorno dell’anniversario, il compleanno, persino San Valentino -se non ci bombardassero con la pubblicità- forse dimenticherebbero anche quello. Gli uomini hanno la memoria corta. Un dato di fatto che adesso diventa una conferma scientifica. Lo dimostra una ricerca dell'Università Norvegese di Scienza e Tecnologia i cui ricercatori pubblicano su Bmc Phsychology i dati di uno studio condotto su 37mila persone. Ai partecipanti sono stati somministrati questionari per valutare la capacità di ricordare. Il risultato divide la popolazione in due: da una parte gli uomini, con grandi difficoltà a tenere a mente le informazioni, in particolare i nomi e le date, dall'altra le donne, che vincono di gran lunga quando c'è di mezzo la memoria.
Avete già assaggiato una fragrante pizza nerissima? No, non nera ma "nerissima"!
Come non lo sapete? È la grande novità del 2015: prodotti con il carbone vegetale attivo.
Certo, come al solito è anche un po' moda, ma siccome "fa sicuramente bene", giù tutti a ingurgitare la scura novità. Nelle pizzerie addirittura, qualche esercizio ha sostituito il vecchio impasto integrale "nero", perché non va più.
Una vera e propria battaglia contro il meteorismo.
Certo, fin dalla comparsa di questi nuovi prodotti, c'era già qualcuno che si chiedeva se, il carbone attivo, rimanesse tale anche dopo la lavorazione e soprattutto la cottura. Nessuno si immaginava però, che come al solito, la realtà supera sempre la fantasia.
Dopo aver prosperato qualche mese, infatti ecco che: il Corpo Forestale dello Stato sequestra in Puglia, pane, pizza, focaccia e bruschette al carbone vegetale, con la denuncia in totale di dodici panificatori. Non manca nemmeno il servizio "terroristico" di striscia la notizia.
Ma non è finita qui. La questione doveva rimbalzare ancora su internet.
Dopo aver sicuramente contribuito al successo dei prodotti nerissimi, non c'è niente di meglio del passaparola sui social per distruggere un mito. Prima si è diffusa la voce blanda che è solo una questione di normative europee, poi che è vietato l'uso di additivi nella panificazione, da qui al dubbio che il carbone potrebbe essere cancerogeno il passo è stato breve.
Quindi basta al nerissimo? Qualcuno nel dubbio, ha continuato a panificare. D'altronde le capsule di carbone vegetale le vendono in farmacia. Però i panificatori denunciati sono stati incriminati per truffa. Quale truffa? Pane, Pizza e Focacce al Carbone Vegetale fanno bene, sono illegali, oppure cancerogene? Facciamo chiarezza!
Sacerdoti, stregoni e medici dell'antichità avevano già intuito le proprietà terapeutiche dell'olio di oliva e ne facevano uso per curare non solo le malattie della pelle, le ustioni, la febbre, ma anche le malattie dell'apparato gastrointestinale. Già nel 200 dopo Cristo Galeno attribuiva all'olio d'oliva la capacità di combattere i "mali del ventre". I Greci consideravano l'olio di oliva come un bene tanto prezioso che per primi si dedicarono alla coltivazione dell'ulivo in grande scala.
Secondo la prima e più vasta analisi dei dati relativi a 21 anni di coltivazioni nel mondo "non c'è alcuna evidenza di rischio per la salute umana, animale o ambientale dal mais transgenico". Pubblicato su Scientific Reports e condotto da Scuola Superiore Sant'Anna e Università di Pisa, lo studio ha analizzato i dati sulle colture dal loro inizio nel 1996 fino al 2016, in Usa, Europa, Sud America, Asia, Africa e, Australia.
Sono oltre 112 mila i bambini vittime in Italia della povertà sanitaria, che vivono in famiglie che non riescono ad acquistare beni di prima necessità come pannolini, omogeneizzati e medicinali. È l’allarme lanciato dall’Osservatorio donazione farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico in prossimità della Giornata mondiale dell’Infanzia che si svolgerà il prossimo 20 novembre.
Sarà la crisi, lo stress o gli stili di vita sempre meno salutari. Sta di fatto che sempre più italiani si scoprono sonnambuli, affetti cioè da un disturbo del sonno che colpisce il 6% dei bambini e poco meno dell'1% degli adulti. Ma il trend sembra in crescita. Il motivo? Sedentarietà, obesità e soprattutto stress.
I risultati definitivi delle indagini sui campionamenti effettuati dall'Ats di Brescia relative alle torri di raffreddamento di alcune aziende del bresciano hanno dato esito positivo alla legionella
Lo comunica l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, precisando che sono risultati positivi 8 campioni relativi alle aziende dei Comuni di Carpenedolo e Calvisano.
Negativo, invece, il campione definitivo relativo all'azienda di Montichiari. Esclusa la possibilità che il batterio fosse nella rete idrica, proseguono le indagini per stabilire tutte le possibili cause degli oltre 500 casi di polmonite registrati.
L'Ats di Brescia ha ritenuto opportuno, nei giorni scorsi, estendere l'indagine anche ad ulteriori due aziende del territorio e si pensa ad un censimento per le torri di raffreddamento, i cui referti saranno disponibili nei prossimi giorni. In corso anche gli esami del DNA per identificare i ceppi.
La mammografia -ovvero l’esame che dovrebbe permettere di scoprire con largo anticipo la formazione di un tumore al seno- può essere in certi casi dannoso per la salute
Lo afferma uno studio riportato dal British Medical Journal.
Ma la cosa più sconcertante è che -fino ad ora- si pensava che potesse ridurre del 35% la probabilità di morire per questa patologia -invece dopo anni di statistiche- a consuntivo non avrebbe la capacità di diagnosticare precocemente un tumore al seno più di quanto farebbe una palpazione correttamente eseguita. Lo sostiene un gruppo di ricercatori canadesi della University of Toronto, coordinati da Anthony Miller, con un articolo dell’11 febbraio pubblicato sempre sul British Medical Journal.