Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Massimiano
(De poenis, 1, 12, 1)
Vanae voces populi non sunt audiendae
Non si deve dare ascolto alle dicerie del popolo
(E' un invito a non dare credito alle dicerie della gente.)
Quintiliano
(Institutiones oratoriae, 8, 20)
Cultus muliebris non exornat corpus
Le ricercatezze femminili non ornano il corpo
(Sentenza che stigmatizza i trucchi femminili per apparire più giovani e attraenti)
Orazio
(Odi, 3, 16, 28)
Magnas inter opes inops
Povero fra grandi ricchezze
(L'espressione riguarda l'avaro che pur vivendo fra le ricchezze, cerca di mantenerle tanto da non riuscire nemmeno a godersele.)
Virgilio
(Eneide, 3, 56)
Quid non mortalia pectora cogis auri sacra fames!
A cosa non spingi i petti mortali, o esecranda fame dell'oro!
(La sete di ricchezza e l'avidità spinge gli umani alle azioni più efferate.)
Publio Virgilio Marone
Publio Virgilio Marone conosciuto comunemente come “Virgilio”
Poeta (Andes, 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.)
(Bucoliche, 65)
Versione latino
Ut eamus cantantes, ego levabo te hoc fasce
Analsi del testo
Per camminare cantando, io ti alleggerirò di questo fardello
Questo detto latino ci fa capire che l'amore ha la forza di chi ama che se può alleggerisce (nasconde un problema) la vita (il cammino) dell'amato che puoò proseguire spensierato (cantando).