Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Cicerone
(In Verrem, 1, 1)
Pecuniosus homo etiam nocens damnari non potest
Non si riesce a condannare chi ha molto denaro anche se è colpevole
(Questa massima è sempre attuale)
Seneca
(Controversiae, 1, 1, 14)
Iniquum est conlapsis manum non porrigere
E' cosa iniqua non porgere la mano a chi è caduto
(E' questo un invito a soccorrere i deboli e coloro che si trovano in difficoltà)
Publilio Siro
(Sententiae, S, 42)
Sero in periclis est consilium quaerere
E' tardi chiedere consiglio quando ci si trova in pericolo
(L'espressione si riferisce a persone che si accorgono all'ultimo momento di aver bisogno di aiuto quando ormai è troppo tardi)
Proverbio medievale
Pinguis est lardum vicini semper in olla
Nella pentola del vicino il lardo è sempre più grasso
(La nostra espressione attuale è: l'erba del vicino è sempre più verde)
Macrobio
(Saturnalia, 2, 3)
Duabus sedere sellis
Sedere su due sedie
Viene citato a proposito di coloro che mettono il piede su due scarpe.