Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Orazio
(Epistole, 2, 1, 56)
Graecia capta ferum victorem cepit
La Grecia conquistata, conquistò il feroce vincitore
(L'espressione indica che la Grecia conquistata da Roma, ha poi conquistato con la propria cultura e la propria arte, il vincitore)
Virgilio
(Bucoliche, 8, 108)
Qui amant ipsi sibi somnia fingunt
Gli innamorati si creano i sogni da sé
(Gli innamorati sognano ad occhi aperti)
Ovidio
(Fasti, 6, 463)
Miscentur tristitia laetis
Le cose tristi si mescolano a quelle liete
(Espressione dal motivo molto diffuso che riguarda l'intreccio nella vita di gioie e dolori)
Cicerone
(De finibus, 2, 32, 105)
Etiam iucunda memoria est praeteritorum malorum
E' anche piacevole il ricordo dei mali passati
Espressione citata per indicare che è bello ricordare gli ostacoli duri del passato dopo che sono stati superati.
Tibullo
(Elegie, 3, 6, 34)
Difficile est tristi fingere mente iocum
Chi è triste difficilmente lo può nascondere
(Frase che indica la difficoltà di nascondere i propri sentimenti)