
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Lev Nikolàevič Tolstòj
(Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910)
Lev Tolstòj, in russo: Лев Толстой, in italiano anche noto come Leone Tolstoi, è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo.
Aforismi e Citazioni di Lev Tolstoj
- La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza.
- Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
- Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa.
- Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
- Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.
- Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
- Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani.
- Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
- Un uomo è come una frazione il cui numeratore è quello che è, e il cui denominatore quello che pensa di sé. Più grande è il denominatore, minore la frazione.
- Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente. Credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
- L'arte è la suprema manifestazione della potenza dell'uomo; è concessa a rari eletti, e innalza l'eletto a un'altezza dove l'uomo è preso da vertigine ed è difficile conservare la sanità della mente. Nell'arte, come in ogni lotta, ci sono eroi che si dedicano interamente alla loro missione, e che periscono senza raggiungere la meta.
Giovanni Salvatore Augusto Falcone
(Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992)
Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano. Fu assassinato con la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della sua scorta nella strage di Capaci per opera di Cosa Nostra. Il suo sacrificio viene commemorato il giorno della sua morte sia in italia che in un'apposita seduta all'ONU.
Aforismi e Citazioni di Giovanni Falcone
- Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
- Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
- Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare. Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.
- L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
- Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere.
- La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.
- La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
- Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili.
- In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.
- Per vent'anni l'Italia è stata governata da un regime fascista in cui ogni dialettica democratica era stata abolita. E successivamente un unico partito, la Democrazia cristiana, ha monopolizzato, soprattutto in Sicilia, il potere, sia pure affiancato da alleati occasionali, fin dal giorno della Liberazione. Dal canto suo, l'opposizione, anche nella lotta alla mafia, non si è sempre dimostrata all'altezza del suo compito, confondendo la lotta politica contro la Democrazia cristiana con le vicende giudiziarie nei confronti degli affiliati a Cosa Nostra, o nutrendosi di pregiudizi: "Contro la mafia non si può far niente fino a quando al potere ci sarà questo governo con questi uomini".
- Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.
Luciano Lama
(Gambettola, 14 ottobre 1921 – Roma, 31 maggio 1996)
Luciano Lama è stato un sindacalista, politico e partigiano italiano, noto per essere stato il segretario della CGIL dal 1970 al 1986.
Aforismi e Citazioni di Luciano Lama
- Bisogna lasciare il passo alle nuove generazioni: anche perché se non glielo lasci se lo prendono comunque.
- [sugli anni di piombo] L'Italia in quegli anni ha rischiato grosso... la battaglia ci ha assorbito completamente. Cosí, non abbiamo visto con la chiarezza necessaria il resto.
- [parlando di se stesso] C’è gente come la pesca, tenera di fuori e dura di dentro. C’è gente come la noce, dura di fuori e tenera di dentro. Io cerco di essere come la pesca…
- L’accordo con Gianni Agnelli sul punto unico di contingenza del 1975, in quel momento inevitabile, fu una scelta sbagliata, portò all'appiattimento dei salari peggio che in Unione Sovietica.
- Noi non possiamo più obbligare le aziende a trattenere alle loro dipendenze un numero di lavoratori che esorbita le loro possibilità produttive, né possiamo continuare a pretendere che la Cassa integrazione assista in via permanente i lavoratori eccedenti.
- Il sindacato è un soggetto politico, unitario ed autonomo.
- La nostra politica rivendicativa è passata spesso al di sopra di una realtà che stava modificandosi senza riuscire a recepirne gli aspetti più originali e nascosti.
- Abbiamo ancora una volta la dimostrazione che non basta cambiare il rapporto di forza in fabbrica, né basta estendere questo rapporto dalla fabbrica alla società, se non investiamo contemporaneamente le strutture statali, le regioni, gli enti locali e quindi le forze politiche.
- Il contesto politico decide, anche di noi e delle nostre lotte, così come le nostre lotte influiscono sul contesto politico.
- Se vogliamo essere coerenti con l'obiettivo di far diminuire la disoccupazione è chiaro che il miglioramento delle condizioni degli operai occupati deve passare in seconda linea.
- Capita spesso che i lavoratori in cassa integrazione trovino un altro lavoro, un lavoro nero, e contemporaneamente beneficino del salario corrisposto dalla Cassa. Questi fenomeni, specie al nord, sono abbastanza diffusi. E debbono assolutamente cessare.
- Siamo il paese dove l’orario di lavoro effettivo è uno dei più bassi tra i paesi industriali evoluti. Lavoriamo mediamente 40 ore settimanali e abbiamo un numero di festività più alto che altrove. Il problema si risolve soltanto con una ripresa dello sviluppo.
Madame de Sévigné ritratta da Claude Lefèbvre
Madame de Sévigné
Marie de Rabutin-Chantal, marchesa de Sévigné (Parigi, 5 febbraio 1626 – Grignan, 17 aprile 1696), è stata una scrittrice francese nota per le sue Le battute di spirito sulla religione.
Frasi celebri di Madame de Sévigné
- Non c'è nessuno che non sia pericoloso per qualcuno.
- I bei giorni di cristallo dell'autunno che non sono più caldi e non sono freddi.
- Il cuore non ha rughe.
- A certe persone non mancano che un paio di vizi per essere perfette.
- Quanto più conosco gli uomini, tanto più ammiro i cani.
- Potrei aiutarvi a esporlo nel Rodano dentro un piccolo paniere di giunco, così poi prenderà riva in qualche regno dove la sua bellezza diventerà il soggetto di un romanzo. (stuzzicando madame de Grignan nella prospettiva che il bambino che sta per partorire possa essere una femmina)
- Il mio regno comincia a non essere più di questo mondo.
- Quando non si ha ciò che si ama, bisogna amare quel che si ha.
- Ho comprato, per farmi una veste da camera, una stoffa come quella che avete voi per la vostra ultima sottana.
- È ammirevole. C'è un po' di verde, ma domina il viola, insomma, ho dovuto soccombere.
- Si voleva farmela foderare di color fuoco, ma ho trovato che sarebbe apparsa, da parte mia, un'impenitenza finale.
- Il di sopra è fragilità pura, ma il disotto sarebbe stata una volontà determinata che mi è sembrata contro tutti i buoni costumi, e allora mi son gettata nel taffettà bianco.
Frasi umoristiche
- Ma anche il presupposto si prende per via rettale? (Luca Fortini)
- L'attaccamento dei politici alla poltrona dimostra quanto sia difficile togliere il lavoro a chi non lavora. (Alexandre Cuissardes)
- Un toro che attraversa sulle strisce pedonali è un torpedone? (Walter Di Gemma)
- Tra il San Valentino, per gli innamorarti, e San Remo dei cantanti, o San Vittore dei detenuti, io questa sera ho optato San Giovese rosso rubino. (Claudio Visconti De Padua)
- "Scusi. È il 7843562? " - "Aò, n'avessi indovinato uno!" ( Anonimo)
- Ma è vero che Rocco Siffredi, sull'Isola dei Famosi, si è portato la pippa elettronica perché sta cercando di smettere? (Luca Fortini)
- Voglio dire a chi sta cercando l'altra metà della mela che me la sono mangiata io. (Sergio Rimondot)
- Chi non sa parlare nel dettaglio, parla all'ingrosso. (Luciano Meran Donatoni)
- C'e la pillola per dormire, una per dimagrire, una per fare l'amore, ma la pillola per non dire cazzate quando la inventano? (Megan Gandy)
- Il meglio della politica italiana: Vendola, l'alfiere del matrimonio gay; Salvini, il guardiano della Padania; Grillo, il portavoce del vaffanculo. (Francesco Andrea Maiello)
Joan Rivers
(Joan Alexandra Molinsky)
(Brooklyn, 8 giugno 1933)
Comica, attrice e regista statunitense.
Aforismi di Joan Rivers
- La gente dice che il denaro non è la chiave della felicità, ma ho sempre immaginato che se hai abbastanza denaro, puoi farti fare una chiave.
- È passato tanto tempo da quando ho fatto l'amore che non riesco nemmeno a ricordare con chi
- Le mie abitudini nascono dall'infelicità totale. Il mio pubblico è la mia terapia di gruppo.
- Io do la colpa a mia madre per la mia scarsa vita sessuale. Tutto quello che mi ha detto è stato: l'uomo va sopra, la donna va sotto. Per tre anni io e mio marito abbiamo dormito in letti a castello.
- Il miglior metodo di contraccezione per me adesso è solo lasciare le luci accese.
- Odio i lavori di casa! Fai i letti, lavi i piatti e dopo solo sei mesi devi ricominciare da capo!
- Mick Jagger ha due labbra enormi. Una volta l'ho visto bere un uovo direttamente dalla gallina.
- Elizabeth Taylor è così grassa. Mi sa che mette la maionese anche sull'aspirina.
- Parlando di Madonna; E così pelosa che quando ha alzato il braccio ho creduto che sotto l'ascella ci fosse Tina Turner.
- Io ho cosce flaccide, ma fortunatamente il mio stomaco le copre.
- È forse grassa Elizabeth Taylor? Il suo cibo favorito sono i secondi.
La vita e i sogni
sono fogli di uno stesso libro.
Leggerli in ordine è vivere,
sfogliarli a caso è sognare.
Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)
Massimo Troisi è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano, ricordato soprattutto per essere stato l'esponente della nuova comicità napoletana (portata alla ribalta dal gruppo teatrale La Smorfia nella seconda metà degli anni settanta), assiemea Lello Arena ed Enzo Decaro.
Nel 1996 fu candidato ai premi Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura non originale per il film Il postino. Scomparve prematuramente, a quarantuno anni, per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche di cui soffriva sin dall'età di dodici anni.
Aforismi e Citazioni di Massimo Troisi
- Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine.
- Quando c'è l'amore c'è tutto.
No ti sbagli, chell' è 'a salute. - Io non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi.
- Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.
- A Napoli c'è gente che con l'acquedotto invece di bere ci mangia.
- Le cose si fanno il giorno dopo o non si fanno affatto.
- Papà ma perchè muoiono sempre le persone migliori?
Se tu vai in un giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti? - Ricordati che devi morire!
Come?
Ricordati che devi morire!
Va bene.
Ricordati che devi morire!
Sì, sì... mò me lo segno. - È meglio un giorno da leone o cento da pecora?
Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più. - Mammina dice che c'ho i complessi!
Complessi? Tu hai un'orchestra intera in testa !!! - Tommaso ad Amedeo: Com'è che vi sposate... avete problemi?
- L'hai sempre amata, o non l'hai mai amata?.
Non mi ricordo. - Ma pecché siete tutti così sinceri con me, che cosa vi ho fatto di male, io? Chi vi ha chiesto niente? Queste non sono cose che si dicono in faccia. Queste sono cose che si vanno dette alle spalle dell'interessato. Sono sempre state dette alle spalle.
- Lasciatemi soffrire tranquillo. Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No. Voglio solo soffrire bene. Mi distraete. Non mi riesco a concentra'. Con voi qua non riesco... soffro male, soffro poco, non mi diverto. Non c'è quella bella sofferenza...
- Altro che Colombo! Eh, gli indiani stavano già lì: se non ci trovava nessuno, l'aveva scoperta lui.[...] Come se io ora vado in Puglia e dico: Ueh, la Puglia!
- Per vostra norma e regola io non sono mai stato innamorato di niente e di nessuno se si esclude la pizza di pane coi fichi dentro.