
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Gabriel José de la Concordia García Márquez
(Aracataca, 6 marzo 1927 - Città del Messico, 17 aprile 2014), è stato uno scrittore e giornalista colombiano, insignito, nel 1982, del Premio Nobel per la letteratura.
Citazioni di Gabriel García Márquez
- Il tempo passa senza far rumore.
- Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. "È vero" le rispose lui "ma farai bene a non crederci".
- La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
- Preferiamo una tomba in Colombia che una cella negli Stati Uniti.
- Scostatevi, vacche, che la vita è breve.
- Non può piovere per tutta la vita.
- Niente assomiglia tanto all'inferno quanto un matrimonio felice.
- Mi venne da pensare che una delle piacevolezze della vecchiaia sono le provocazioni che si permettono le amiche giovani che ci credono fuori servizio.
- Cominciai a leggerle Il piccolo principe di Saint Exupéry, un autore francese che il mondo intero ammira più dei francesi.
- Il migliore amico, è quello che è appena morto.
- Non si muore quando si deve, ma quando si può.
Giorgio Forattini
(Roma, 1931) è un vignettista disegnatore, tra i più conosciuti in Italia.
- La satira è una grande dimostrazione, la più alta espressione, di libertà e di democrazia.
- Parlare senza dir niente mantiene giovani.
- La tragedia italiana è rappresentata dal comunismo, dal '68 e dalla magistratura che si è impossessata del potere. Il paese è diviso in due dai comunisti, se non sei con loro sei di destra. Sono i maggiori conservatori e sono letteralmente i fascisti di ora. Anche la satira è tutta di sinistra. Se non sei di sinistra non lavori in tv. Non credo a chi dice che c'è la censura: basta guardare uno come Vauro, bravissimo, lo considero un mio figlioccio. Lavora in tv e non mi sembra sia di destra.
- In realtà la satira ha poca cittadinanza in Italia, fa paura a questo paese e i politici sono tutti permalosi. Anche qui in Francia sono stupiti del fatto che querelino i vignettisti e i giudici diano retta, invece di prendere "il corpo del reato" e mettersi a ridere. Io sono sempre stato uno scomodo e ho procurato delle cause e allora gli editori si chiedono: "Perché devo spendere soldi per quest'uomo?".
- Vedere D'Alema manifestare in piazza per la libertà di stampa mi fa ridere, amaramente. La loro filosofia è sempre quella: "scherzate su tutti, tranne che su di noi".
- Io adoro essere italiano, sentirmi erede del Rinascimento. E del Risorgimento. E non capisco la testardaggine per lo scontro, per la lotta politica cattiva, tra fazioni miserabili. Anche Bersani è della stessa pasta. A Milano sono incappato in un tizio dei centri sociali: ha fatto il gesto di tagliarmi la gola col coltello. Vede, se c'è qualcosa da cambiare è la Costituzione. È troppo intrisa di Resistenza. I fascisti non ci sono più. Però rimangono i comunisti. Succede solo qui.
- [«Di querele ne ha ricevute venti.»] Tutte da esponenti di sinistra. Eppure io prendo di petto tutti, bipartisan. Perché il progetto della sinistra è la distruzione dell'avversario attraverso l'odio, l'invidia, la menzogna. E la svalorizzazione dell'individuo. A casa propria non si deve aver paura di essere spiati. A casa propria si può andare con le mignotte. Io non lo farei, ma ognuno nel privato sceglie quello che vuole. Il politico si giudica per quello che fa in politica. Berlusconi pensa un po' troppo agli affari suoi, ma il legittimo impedimento è una legge sacrosanta. E poi le tangenti le hanno prese anche a sinistra.
A volte il vincitore
é semplicemente un sognatore
che non ha mai mollato.
Non è difficile muovere obiezioni
al discorso pronunciato da altri,
anzi è quanto mai facile;
ben più faticoso, invece,
è contrapporne uno migliore.
Dustin Lee Hoffman
(1937 – vivente), attore cinematografico e teatrale statunitense.
Aforismi di Dustin Hoffman
- Le teenager sono ragazze che sanno più cose sulla pillola di quanto le loro madri sappiano sulla nascita.
- C’è una nuova emergenza sanitaria. I medici dicono che ci sono molti uomini che hanno reazioni allergiche ai profilattici in lattice. Dicono che causino grossi rigonfiamenti. Mi chiedo quale sia il problema.
- Mentire, io, mai. La verità è troppo divertente.
- Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza... Se avessi questo ogni giorno per il resto della mia vita sarei felice.
- Sono un uomo molto importante, più importante di te: possiedo una moglie e quattro cavalli - Ah! io invece ho un cavallo e quattro mogli (Il guerriero indiano Orso Giovane (Cal Bellini) e il suo nemico Jack (Dustin Hoffman)
- Se tanti cani sono sulla spiaggia, la prima cosa che fanno è annusarsi il culo a vicenda. E così capiscono in qualche modo che hanno intenzioni pacifiche, gli uni nei confronti degli altri. E ho pensato... 'Se solo ci annusassimo il culo, non si farebbero le guerre"
- L'eutanasia ad Hollywood è legale. Se un film non ha successo immediato, lo uccidono subito.
Quando si scrive delle donne,
bisogna intingere la penna nell'arcobaleno.
Diego Parassole
(Alessandria, 7 ottobre 1963) è un comico, cabarettista, umorista, oltre che scrittore italiano. Si diploma in drammaturgia presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano e dal 1990.
Non mi vergogno a dirlo: sono stato parecchi anni in analisi. Solo che è troppo cara: cento euro per un'ora di lettino.
Quest'estate a Forte dei Marmi per la stessa cifra mi davano anche l'ombrellone.
Un uomo non è del tutto se stesso
quando parla in prima persona.
Dategli una maschera, e vi dirà la verità.
Leone di Lernia
(Trani, 18 aprile 1938 – Milano, 28 febbraio 2017)
Leone Di Lernia è stato un conduttore radiofonico, cantautore del genere trash-demenziale italiano. Ha raggiunto la popolarità ad inizio anni novanta grazie alle sue cover parodistiche, goliardiche e spesso scurrili.
Aforismi e Citazioni di Leone di Lernia
- Ho lanciato un genere che poi tutti hanno copiato. L’ultimo è Checco Zalone che mi sta imitando alla perfezione.
- Non esiste una cultura critica, sono tutte chiacchiere, la vita è fatta di chiacchiere, la gente studia, si laurea così pensa che un domani potrà fare delle cose belle, ma non è vero.
- Io uso sempre il registro dell’ironia, del doppio senso e dell’esagerazione. In fondo ho portato anche una ventata di novità nelle canzoni che trattano sempre temi sdolcinati. Sono per il divertimento puro, senza complicazioni e senza pericoli.
- L’unica cosa che odio sulla terra è la gelosia.
- Dopo il militare, nel 58, sono venuto a Milano e ho cominciato a lavorare a Radio One o One e con Renzo Arbore, era una grandissima persona, lui ha inventato la radio trash, tutto quello che facciamo noi è una copia di Renzo Arbore e Boncompagni. Poi ho cominciato a parlare sbagliando tutti i verbi e così ho inventato un genere e a fare un po’ di soldi.
- La vena varicosa l’ho scoperta perché guardando gli americani ho imparato a ballare il tip tap, la gente mi buttava mezza lira, poi una lira e in un giorno riuscivo a fare 5 lire e con quelle potevo mangiare tranquillamente.