Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Christian De Sica
(Roma, 5 gennaio 1951)
Attore, regista e cantante italiano.
Raggiunge la popolarità grazie alla partecipazione a numerose commedie di successo, in particolare i cosiddetti cinepanettoni, nei quali forma un'affiatata coppia comica con Massimo Boldi.
Dialoghi dai film di Christian De Sica
- [Sandro (Christian De Sica) e Lorenzo (Massimo Boldi) hanno appena salutato le mogli partite per le vacanze]
Ma che fai, te sei commosso?
No, è che le partenze mi comunicano sempre un certo pathos malinconico.
Ma tu devi esultare caro mio, perché stanno per scattare festeggiamenti a raffica! Si inizia già stasera eh!
Già, già…stasera mia moglie mi ha organizzato un minestrone da scaldare, figurati!
Invece io ti ho organizzato due zoccolone da trombare, non lo so, scegli tu eh!! - (Riccardo Garrone e Rossella Como trovano il figlio Christian De Sica a letto con un uomo. Una battuta a testa)
Comunque è tutta colpa tua!
Ah sì eh? È colpa mia se c’abbiamo er fjo frocio!
Eeeeehhhh frocio!…Bisex…moderno, mamma ecco…moderno! - [Antica Roma. Il Senatore Atticus (Christian De Sica) all’amante (Gabriella Labate)]
Ma che fai? Sei gelosa della mia signora, la panzona? Lo sai quant’è che non me la calzo? Dalle Guerre Puniche! - (Antica Roma. Christian De Sica e la prostituta Anna Falchi)
Come ti chiami?
Sono Poppea.
Nome d’arte!
Sì, di mio faccio Pomponia. - [Cesare (Christian De Sica), commesso in un negozio di calzature, infila una scarpa all'amico Fabrizio Bracconeri]
Ma che te lavi i piedi con la saponetta al pecorino?! - (Il burino Christian De Sica e Nathalie Caldonazzo)
Lo sapevate che gli scampi sono afrodisiaci?
Sì, ma sono anche tanto pesanti.
Ti si rinfacciano?
Mica ho capito.
Te se ripropongono…li rivedi?! - (Un gruppo di ragazze e Christian De Sica)
Dai, andiamo a ballare.
D’accordo, però peggio per voi: c’ho un gioco anca-bacino che praticamente una rischia di rimanere incinta! - [Opinabile “perla di saggezza” di Don “Buro” (Christian De Sica)]
Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza! - (Da:”Com’era sta margherita”)
Siani: "Eccola (gli porge la foto)!"
De Sica: "Ma è ‘n cesso! E te volevi ammazzà pe questa?"
Siani: "Sò 'nnammurato!"
De Sica strappa la foto e la butta nel water: "Aaaaaaaaaaaah! Ecco fatto! Il cesso nel cesso!" - "Ce tenevo tanto a datte un fijo..."
"All'età nostra? Io c'ho 'l seme pigro, tu c'hai l'utero che sbadija. Non famo un fijo, famo un ghiro!"(Sabrina Ferilli e Christian De Sica)
Aforismi, pensieri, frasi e citazioni sul denaro
- La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta. (Lucio Anneo Seneca)
- Il denaro è come il letame che non serve se non è sparso. (Francesco Bacone)
- Il denaro è una maledizione quando non se ne ha abbastanza. (Roberto Gervaso)
- Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò. (Marilyn Monroe)
- La frase più bella di tutte le lingue è: “Si allega assegno”. (Dorothy Parker)
- Per denaro sarei disposto a fare qualunque cosa, persino una buona azione. (Antoine Rivaroli)
- Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità. (Tom Hanks)
- Per disprezzare il denaro bisogna averne, e molto. (Cesare Pavese)
- La mia teoria sulla creatività è che più denaro si ha, più si è creativi. (Robert Mapplethorpe)
- Il denaro è un afrodisiaco potente. Ma i fiori funzionano quasi altrettanto bene. (Robert A. Heinlein)
- Se il denaro non dà la felicità, neppure la toglie. (Roberto Gervaso)
- Il denaro è come il sesso: se non ce l’hai non pensi ad altro. Se ce l’hai pensi ad altro. (James Baldwin)
- Mancanza di denari, malattia senza pari. (Francois Rabelais)
- Il denaro è la schiavitù moderna. (Lev Tolstoj)
- Ciò che distingue l’uomo dagli altri animali sono preoccupazioni finanziarie. (Jules Renard)
- Il mondo gira su una monetina, oggi come è sempre stato in passato. (Joe Murray)
- Dio: dammi un assegno della tua presenza. (Marcello Marchesi)
- Forse il tempo è denaro, ma io preferisco perdere il mio tempo piuttosto che una banconota da 500 euro. (Landeyves, Twitter)
- A parte San Francesco d’Assisi, non conosco nessuno che sia capace a resistere alla forza del denaro. (Jorge Amado)
- Il denaro è come il letame, se ammucchiato, puzza. (Anonimo)
- Mi piacerebbe vivere come un povero con un sacco di soldi. (Pablo Picasso)
- Si può essere giovani senza soldi, ma non si può essere vecchi senza. (Tennessee Williams)
- È stato detto che l’amore per il denaro è la radice di tutti i mali. Lo stesso si può dire della mancanza di denaro. (Samuel Butler)
- Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci…il resto l’ho sperperato. (George Best)
- Le banconote asciugano le lacrime meglio del fazzoletto. (Antonio Fogazzaro)
- Il denaro è il migliore deodorante. (Elizabeth Taylor)
- Le banconote sono la carta assorbente del sudore del mondo. (Ramón Gómez de la Serna)
- Se non esistessero le donne, tutto il denaro del mondo non avrebbe alcun significato. (Aristotele Onassis)
- Il denaro non ha odore, ma a partire da un milione comincia a farsi sentire. (Tristan Bernard)
- Il denaro somiglia alla carta igienica: quando serve, serve con una certa urgenza. (Upton Sinclair)
- Se i soldi non fanno la felicità… restituiteli. (Jules Renard)
- Il denaro non può comprare la felicità, ma può comprare uno yacht. E non so voi, ma una yacht mi rende maledettamente felice. (Fragmentarius)
Madame de Sévigné ritratta da Claude Lefèbvre
Madame de Sévigné
Marie de Rabutin-Chantal, marchesa de Sévigné (Parigi, 5 febbraio 1626 – Grignan, 17 aprile 1696), è stata una scrittrice francese nota per le sue Le battute di spirito sulla religione.
Frasi celebri di Madame de Sévigné
- Non c'è nessuno che non sia pericoloso per qualcuno.
- I bei giorni di cristallo dell'autunno che non sono più caldi e non sono freddi.
- Il cuore non ha rughe.
- A certe persone non mancano che un paio di vizi per essere perfette.
- Quanto più conosco gli uomini, tanto più ammiro i cani.
- Potrei aiutarvi a esporlo nel Rodano dentro un piccolo paniere di giunco, così poi prenderà riva in qualche regno dove la sua bellezza diventerà il soggetto di un romanzo. (stuzzicando madame de Grignan nella prospettiva che il bambino che sta per partorire possa essere una femmina)
- Il mio regno comincia a non essere più di questo mondo.
- Quando non si ha ciò che si ama, bisogna amare quel che si ha.
- Ho comprato, per farmi una veste da camera, una stoffa come quella che avete voi per la vostra ultima sottana.
- È ammirevole. C'è un po' di verde, ma domina il viola, insomma, ho dovuto soccombere.
- Si voleva farmela foderare di color fuoco, ma ho trovato che sarebbe apparsa, da parte mia, un'impenitenza finale.
- Il di sopra è fragilità pura, ma il disotto sarebbe stata una volontà determinata che mi è sembrata contro tutti i buoni costumi, e allora mi son gettata nel taffettà bianco.
Teo Mammucari
Pseudonimo di Teodoro Roberto Luis Mammucari (1964 – vivente), conduttore televisivo italiano.
Aforismi di Teo Mammucari
- Sono entrato nel mondo dello spettacolo seguendo i consigli del mio psicanalista: "Devi far parte di quell'ambiente, là forse troverai qualcuno che non ti sia superiore intellettualmente e culturalmente".
- Io dico che la volgarità è quella della loro tv, quella dei conduttori che dicono: "Buonasera, facciamo un bell'applauso". È quella delle trasmissioni alle quali il pubblico va perché lo pagano 80 euro a sera. Alle mie trasmissioni non viene pagato nessuno. Vengono perché si divertono. Oggi la tv è ipocrita, è finzione.“
- Quando faccio uno scherzo in studio e mi accorgo che qualcuno è in difficoltà, io mi interrompo, spiego alla persona che si trattava di un gioco, saluto e non mando in onda nulla. Io vengo dal collegio, dalla strada di via della Magliana. Vivevo con la povera gente. Non passavo il tempo coi fighetti.
- Ho avuto la fortuna di andare a lavorare nei villaggi turistici, dove tutti i giorni avevo un microfono in mano, imparavo tantissime cose. Quando la gente va in vacanza, incredibilmente con l’animatore si confessa.
- Quando tornavo dai villaggi turistici dove guadagnavo pochissimo aiutavo le signore a scaricare la macchina e poi mettevo la spesa nell'ascensore e mio cugino lo chiamava dall'alto. Quando l'ascensore tornava giù la spesa era scomparsa. Mangiavamo per giorni. Gli inquilini del condominio erano tanti.
- Io sono un clown, un giullare, sono nato per divertire..
- Ho faticato tanto ma ho sempre avuto un angelo custode dietro le spalle.
- I miei si separarono e siccome eravamo quattro fratelli, io sono finito in collegio. È servito anche quello.
- Per me è un complimento quando la gente mi dice che sono cattivo. A mettersi la cravatta per dire buonasera e fare sorrisoni siamo capaci tutti.
- Io preferisco personalizzare i programmi che conduco, metterci qualcosa di mio.
Lorenzo Beccati
(Genova, 24 febbraio 1955)
Autore televisivo e scrittore italiano. Collaboratore stretto di Antonio Ricci è celebre per i suoi doppiaggi e per ricoprire la funzione di voce del Gabibbo nel programma televisivo Striscia la notizia, è anche la voce dei doppiaggi di Paperissima con il celebre dobbiamo stare vicini vicini.
- Da piccoli giocavamo al dottore e all'infermiera. Poi siamo cresciuti e siamo diventati più maturi e consapevoli. Adesso giochiamo al primario e alla caposala.
- Alla Cyclette facciamo fare più strada portandola in spalla che pedalando. Dalla camera da letto alla cantina ed infine nel solaio.
- Io in quanto uomo e soprattutto cattolico aborro l'uso dei preservativi, poiché possono creare profondi problemi di coscienza. Per esempio a me fanno bruciare il culo.
Luciano De Crescenzo
(1928 – 2019), è stato uno professore, filosofo, scrittore, regista e attore italiano.
Aforismi di Luciano De Crescenzo
- Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
- Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola.
- La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
- I vecchi che posseggono il senso dell'umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull'età.
- Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
- Ne sei sicuro?
- Non ho alcun dubbio! - Chissà se nei no global è più forte la pietà per i poveri o l'invidia per i ricchi. Un dubbio viene vedendo le merci che scelgono durante gli "espropri" nei supermarket: champagne e televisori al plasma.
- In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.
- Due rette parallele s'incontrano solo all'infinito quando ormai non gliene frega più niente.
- Cominciamo dai più piccoli, dai ragazzini delle elementari, e spieghiamo loro che cos'è il rispetto verso i deboli. Chissà che col tempo non diminuiscano anche gli stupri.
- La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
Canta, ridi, balla, ama.
Vivi intensamente ogni momento della tua vita,
prima che cali il sipario
e l' opera finisca senza applausi
Dacia Maraini
(Fiesole, 13 novembre 1936)
Èuna scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della "generazione degli anni trenta", insieme con alcuni dei più conosciuti autori della letteratura italiana.
Aforismi e Citazioni di Dacia Maraini
- L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.
- A volte ci si sfama anche con gli occhi.
- Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un’arte.
- C’è un -perché- nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro -perché-, il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto -perché-, da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato -perché-.
- Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
- Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
- Gli innamorati si credono una folla anche quando sono uno più uno.
- I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
- I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.
- Il futuro è dei coraggiosi.
- Il silenzio, quando non è scelto, è pieno di echi sinistri, tracce di richiami falliti, di grida soffocate, di segnali di fumo che il vento ha disperso.
- Il tempo è il segreto che Dio cela agli uomini. E di questo segreto si campa ogni giorno miseramente.
- Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
- In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.
- In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore.
- L’amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
- L’approssimazione è una delle cose più irritanti: sentire che una bella storia viene raccontata in maniera sciatta, casuale, senza nessuna ricerca sulle parole e sulle immagini, in modo generico e frettoloso è, per chi ama leggere, una vera offesa all’orecchio.
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L’ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.
- La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l’attenzione è la chiave della scoperta.
- La fretta è dei giovani che non conoscono le delizie dell’attesa, la volontà di un prolungamento che avvolge la resa di odori profondi e prelibati.
- La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
- La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
- La poesia è l’operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
- La ricerca non è soltanto funzionale a ciò che si sta cercando; la ricerca contiene in se stessa la ricompensa della sua fatica.
- Le fotografie ci ricordano che il tempo è multiforme e che noi siamo parte di una catastrofe metamorfica.
- Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?