
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
É difficile far ridere al giorno d’oggi.
É molto più facile far piangere: basta una cipolla.
Muro di Berlino
Il 9 novembre 1989 (36 anni fa) fu abbattuto il Muro di Berlino, la catena di fortificazioni che separava Berlino Ovest, liberale e democratica, da Berlino Est, socialista e filosovietica. È considerato il simbolo della cortina di ferro, la divisione ideologica, politica ed economica che ha diviso l’Europa per decenni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Muro fu costruito il 13 agosto 1961, e per 28 anni impedì agli abitanti di Berlino Est di fuggire dal dominio sovietico passando dall’altro lato della città. Si calcola che nel corso dei 28 anni circa 130 persone sono state fucilate dalla polizia mentre tentavano di scavalcare il muro. Il Muro fu abbattuto, e fu permessa ai cittadini la libera circolazione in territorio germanico. Per ricordare quel giorno, vi proponiamo alcuni aforismi secondoil nostro stile:
Aforismi e citazioni sul Muro di Berlino
- Il Muro esisterà ancora fra cinquanta e anche fra cento anni, fino a quando le ragioni della sua esistenza non saranno venute meno.
(Erich Honecker) - Lo spirito della rivoluzione pacifica che nel 1989 ha portato alla caduta del Muro di Berlino e l’anno successivo alla Riunificazione della Germania, deve essere preso da esempio per i giorni nostri, anche per superare la crisi.
(Angela Merkel) - L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunkers, torri di guardia, tetraedri anticarro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine. Ma più lavoro, ingenuità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva, ma repelleva.
(Viktor Suvorov) - I muratori della nostra capitale sono essenzialmente occupati alla costruzione di alloggi. Nessuno ha l’intenzione di costruire un Muro.
(Walter Ulbricht) - Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. Se sono stato informato correttamente quest’ordine diventa efficace immediatamente.
(Gunther Schabowsky) - Tutti gli uomini liberi, ovunque si trovino, sono cittadini di Berlino. Come uomo libero, quindi, mi vanto di dire: Io sono un Berlinese.
(J.F.Kennedy) - Signor Gorbaciov, se lei cerca la pace, se cerca prosperità per l’Unione Sovietica e per l’Europa dell’Est, venga a questa porta, apra questa porta, abbatta questo muro.
(Ronald Reagan parlando davanti alla Porta di Brandeburgo nel 1987)
Pierre de Coubertin
(Parigi, 1º gennaio 1863 – Ginevra, 2 settembre 1937)
Pierre de Coubertin, pedagogista e storico francese, che ha reso possibile la rinascita dei Giochi Olimpici Moderni.
Curiosità di Pierre de Coubertin
Il motto "L’importante non è vincere ma partecipare" è comunemente attribuito a Pierre de Coubertin, tuttavia egli stesso, quando lo pronunciò, ne citò la fonte: la frase fu pronunciata per la prima volta dall’arcivescovo della Pennsylvania, Ethelbert Talbot, nella cattedrale di San Paolo di Londra, in occasione della cerimonia in onore degli atleti partecipanti alle Olimpiadi del 1908.
Però Pierre de Coubertin è l'autore del giuramnto olimpico:
A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre.
Aforismi di Pierre de Coubertin
- Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore.
- Nel Giuramento olimpico, chiedo solo una cosa: la lealtà sportiva.
- Lo Spirito Olimpico cerca di creare uno stile di vita basato sulla gioia dello sforzo, sul valore educativo del buon esempio e il rispetto universale dei principi etici fondamentali.
- Lo sport deve essere patrimonio di tutti gli uomini e di tutte le classi sociali.
- Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna, e la sua assenza non potrà mai essere compensata.
- Possano la gioia e i buoni intenti amichevoli regnare, così che la Torcia Olimpica possa perseguire la sua via attraverso le ere, aumentando le comprensioni amichevoli tra le nazioni, per il bene di una umanità sempre più entusiasta, più coraggiosa e più pura.
- Il giorno in cui uno sportivo smetterà di pensare prima di tutto alla felicità che il suo sforzo gli procura e all'ebbrezza dell'equlibrio tra potenza e fisico che ne deriva, il giorno in cui lascerà che le considerazioni sulla vanità o sull'interesse prendano il sopravvento, in quel giorno i suoi ideali moriranno.
- Lo spirito olimpico non è né la proprietà di una razza, né di una era.
- I Giochi Olimpici sono stati creati per l'esaltazione e la glorificazione del singolo atleta.
- L'onestà è un lusso che i ricchi non possono permettersi.
Pur diventando ricco,
l'uomo non risolve il problema della sua libertà
né della sua dignità.
Luca Zingaretti
(Roma, 11 novembre 1961) è un attore italiano.
Ha raggiunto la notorietà nel 1999 grazie alla serie televisiva Il commissario Montalbano, in cui interpreta il personaggio di Salvo Montalbano.
Aforismi di Luca Zingaretti
- La Sicilia è una terra con una cultura molto forte, molto potente, quindi è materia che per un attore diventa quasi una manna dal cielo.
- Non posso negare che sia forte il richiamo dei paesaggi siciliani. È una regione che ho imparato a conoscere e che amo, ma è stata una coincidenza esplorarla di recente a teatro con la novella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Lighea, perchè mi ha appassionato questo autentico gioiello. È un racconto magico. E la Sicilia, terra così potente, carnale e spirituale, è capace di evocare sensazioni molto forti. Per un attore è una bella sfida ricreare l'atmosfera del luogo.
- Siamo abituati a pensare al mare d’estate ma la stagione più bella per venire in Sicilia è proprio questa, la primavera, oppure l’autunno, che per me, individuo malinconico, è una stagione di grande fascino. La Sicilia è la culla della nostra cultura, qui viene conservato come in un laboratorio il dna del nostro essere un popolo mediterraneo. Una grande terra che racchiude però tantissime anime: non riesco a immaginare niente di più diverso tra loro fra Palermo, Ragusa, Catania, Taormina, Trapani.
- «Con i capelli ho passato il calvario di tanti: lozioni, massaggi… Ho smesso quando un amico mi ha detto che la cosa peggiore non è la caduta di capelli ma non saperci convivere. Ho cominciato a rasarmi per “Il branco”, poi per “Vite strozzate” e “La Piovra”. Oggi la questione è risolta. E poi la parrucca al cinema si usa tantissimo, e il pubblico in genere non ci fa caso».
- Sono stati tutti molto felici che crollassero le ideologie, ma il problema è che non credere in tanti in una stessa cosa ti slega, ti disunisce.
- La rete ha restituito un po’ di potere alle masse... Mi arriva ogni giorno un’email di change.org; ma insomma così non ha senso, non potete rompermi i coglioni di continuo; per carità, solo battaglie valide, ma sceglierle tutte è come sceglierne nessuna.
- C’è un’élite in questo paese? È capace di argomentare a un cittadino come me perché dovrebbe accogliere i migranti? Il razzismo ha qualcosa di adattivo, la paura dell’altro è innata. Ma nessuno spiega perché non bisogna avere paura, cosa significa accogliere queste persone, e perché è necessario inventarsi un nuovo modo di stare insieme.
- I terroristi hanno capito che questo sistema in cui viviamo noi, ti facilita la vita ma è estremamente vulnerabile. Basta un granello di sabbia in questo ingranaggio... Poi se chi ti dice di non aver paura di prendere il treno gira in elicottero...
John Adam Belushi
(1949 – 1982), attore statunitense
- La scena è il solo posto dove sono consapevole di quanto sto facendo.
- Quando pensi che a nessuno importa se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina.
- Vivi veloce, muori giovane e lascia dietro di te un cadavere gradevole.
- Ah! Un pensiero molto carino! Il giorno che io esco di prigione il mio unico fratello mi viene a prendere con una macchina della polizia.
- Sette anni al college buttati al vento. Tanto valeva arruolarsi nell'esercito della salvezza.
- La gente vuole sempre essere perfetta e intelligentissima. Ma divertirsi e basta, no?
- Tutta la mia vita è preordinata da altri, io devo solo esserci.
- Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.
- [Jacke (John Belushi) e le sue balle per convincere l'ex fidanzata Carrie Fisher a perdonarlo... e a non ammazzarlo col fratello Elwood (Dan Aykroyd)] Ti prego, ti prego, non ci uccidere. Ti prego baby, lo sai che ti amo. Non avrei mai voluto lasciarti, non è stata colpa mia. Davvero, sono sincero. Quel giorno finì la benzina. Si bucò un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi rubò la macchina! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un'invasione di cavallette!
Dacia Maraini
(Fiesole, 13 novembre 1936)
Èuna scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della "generazione degli anni trenta", insieme con alcuni dei più conosciuti autori della letteratura italiana.
Aforismi e Citazioni di Dacia Maraini
- L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.
- A volte ci si sfama anche con gli occhi.
- Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un’arte.
- C’è un -perché- nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro -perché-, il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto -perché-, da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato -perché-.
- Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
- Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
- Gli innamorati si credono una folla anche quando sono uno più uno.
- I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
- I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.
- Il futuro è dei coraggiosi.
- Il silenzio, quando non è scelto, è pieno di echi sinistri, tracce di richiami falliti, di grida soffocate, di segnali di fumo che il vento ha disperso.
- Il tempo è il segreto che Dio cela agli uomini. E di questo segreto si campa ogni giorno miseramente.
- Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
- In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.
- In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore.
- L’amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
- L’approssimazione è una delle cose più irritanti: sentire che una bella storia viene raccontata in maniera sciatta, casuale, senza nessuna ricerca sulle parole e sulle immagini, in modo generico e frettoloso è, per chi ama leggere, una vera offesa all’orecchio.
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L’ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.
- La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l’attenzione è la chiave della scoperta.
- La fretta è dei giovani che non conoscono le delizie dell’attesa, la volontà di un prolungamento che avvolge la resa di odori profondi e prelibati.
- La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
- La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
- La poesia è l’operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
- La ricerca non è soltanto funzionale a ciò che si sta cercando; la ricerca contiene in se stessa la ricompensa della sua fatica.
- Le fotografie ci ricordano che il tempo è multiforme e che noi siamo parte di una catastrofe metamorfica.
- Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?