
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Marco Tullio Cicerone (in latino: Marcus Tullius Cicero)
(Arpino, 3 gennaio 106 avanti Cristo - Formia, 7 dicembre 43 avanti Cristo)
Marco Tullio Cicerone è stato un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano. Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, Cicerone fu una delle figure più rilevanti di tutta l'antichità romana.
Aforismi e Citazioni di Cicerone
- A me interessa più la mia coscienza che l'opinione degli altri.
- L'amicizia racchiude in se moltissimi e grandissimi vantaggi; ma ce n'è uno che senza dubbio li supera tutti: essa irradia nell'avvenire la luce di liete speranze e non permette che l'animo si fiacchi e cada a terra.
- È necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto.
- La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
[Vita mortuorum in memoria est posita vivorum] - Se presso alla biblioteca ci sarà un giardino, nulla ci mancherà.
[Si hortum in bibliotheca habes, deerit nihil] - Nulla è difficile per chi ama.
[Nihil difficile amanti puto] - Non siamo nati soltanto per noi stessi.
[Non nobis solum nati sumus]
- Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi.
[Legum servi sumus ut liberi esse possimus] - Ozio con dignità.
[Otium cum dignitate] - Il loro silenzio è un'eloquente affermazione.
[Cum tacent, clamant] - Le vere amicizie sono eterne.
[Verae amicitiae sempiternae sunt]
Leopold Fechtner
Comico, battutista americano.
Battute comiche n.2
- Papà, questa è la mia pagella, e questa è una tua pagella che ho trovato in soffitta...
- Io posso sollevare un elefante con una mano sola.Ma dove lo trovo un elefante con una mano sola?
- Non dico che l'autobus fosse affollato, ma anche l'autista stava in piedi...
- La felpa è quel capo d'abbigliamento che un bambino indossa quando sua madre ha freddo.
- In questo mondo devi essere matto. Se no impazzisci.
- I miei compagni di classe sono così duri che sono gli insegnanti a marinare la scuola.
- Riesco a trovare ogni parola sul dizionario molto più velocemente da quando ho scoperto che sono in ordine alfabetico.
- Devo comprare una nuova macchina da scrivere. Questa che ho fa troppi errori!
- Mio zio ha vissuto fino a 100 anni e lo deve tutto ai funghi. Non ne ha mai mangiati.
- I liquori ti uccidono lentamente. Ma chi ha fretta?
- Il pollo è l'unico animale che si può mangiare prima che nasca e dopo che è morto.
- Non bevo mai a meno che io non sia da solo o in compagnia.

Disegno in acrilico di Paul Meijering
Marlon Brando
(Omaha, 3 aprile 1924 – Los Angeles, 1º luglio 2004)
Attore e regista statunitense. È unanimemente considerato una delle maggiori stelle di Hollywood e uno degli attori più carismatici e di maggior talento della storia del cinema.
Aforismi di Marlon Brando
- L'unica ragione per cui rimango ad Hollywood è che non ho il coraggio morale di rifiutare i soldi.
- L'attore è un tizio che se non stai parlando di lui non ti ascolta.
- Quanto prende Clift per un suo film? Io voglio un dollaro in più.
- Paul: Perché hai frugato nella mia giacca?
Jeanne: Per sapere qualcosa di te!
Paul: Se vuoi sapere qualcosa di più fruga dentro il mio slip.
Marlon Brando - Paul/Maria Scheneider - Jeanne - Noi addestriamo dei giovani a scaricare napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere "cazzo" sui loro aerei perché è osceno.
Geppi Cucciari
all'anagrafe Maria Giuseppina Cucciari (1973 – vivente), attrice e comica italiana.
Aforismi di Geppi Cucciari
- Amiche, avete un problema fisico? E risolvetevelo! Non ce l'avete? Createvelo, che tanto, anche se siete magre, i vostri fidanzati i culi delle altre in spiaggia li guardano lo stesso.
- Sono convinta che per andare d'accordo con gli uomini basta essere chiare. Infatti all'ultimo che ho trovato ho detto: «Guarda io sono così, prendere o lasciare». E infatti mi ha lasciata.
- Perché è cosi difficile trovare un uomo da sposare che sia fedele sensibile e intelligente. Il punto è che se è davvero fedele sensibile e intelligente se l'è già sposato un'altra!
- Loro hanno inventato il regime di terrore delle taglie, S, M, L. Lo sapete che cosa vogliono dire? S vuol dire «sì sì lo so che sono magra»; M vuol dire «mi sta bene tutto» – maledetta, aggiungo io –;L vuol dire «lo so che sono grassa, mi piacciono i ravioli: fatti i cazzi tuoi!»
- Ogni età ha le sue mete prestabilite: a 30 anni vai in discoteca, a 60 Lourdes, in entrambi i casi ti aspetti il miracolo.
- Amiche, se avete un amico vicino, che vi dice che vi vuole bene, che non prova per voi il minimo afflato sessuale, vuole dire soltanto due cose: o siete veramente delle cesse o vuole farsi vostro fratello.
- La nutella è l'oppio delle culone.
Indro Montanelli
(1909 - 2001)
Giornalista, Saggista e Commediografo Italiano
- Il bordello è l'unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto.
- Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai.
- Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
- Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.
- Nulla finisce mai in tempi certi in Italia, tranne le partite di calcio.
- Agnelli ha detto che non siamo nella repubblica delle banane, però qualche banana in Italia c'è, perché avvengono cose veramente singolari.
- Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
- I mariti italiani, per comprar la pelliccia alle mogli, spendono più di tutti i loro colleghi europei. Poveri, ma pelli.
- I nostri uomini politici non fanno che chiederci, a ogni scadenza di legislatura, «un atto di fiducia». Ma qui la fiducia non basta; ci vuole l'atto di fede.
- Il bello dei politologi è che, quando rispondono, uno non capisce più cosa gli aveva domandato.
Derek Walcott
(Castries, 23 gennaio 1930 – Cap Estate, 17 marzo 2017)
Derek Walcott è stato un poeta e scrittore santaluciano, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1992, noto soprattutto per le sue opere poetiche e teatrali in lingua inglese.
Tempo verrà (di Derek Walcott)
Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ciascuno sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai trascurato
per un altro, e che ti conosce a memoria.
Dallo scaffale prendi le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
strappa dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E festa. Banchetta con la tua vita.
Aforismi e citazioni di Derek Walcott
- Torno sempre con grande gioia in Italia ed amo in particolare il meridione: sono rimasto molto colpito dalla bellezza di Siracusa, dal panorama, e dal suo mare epico.
- Ah, gennaio bifronte, che guardi i due tempi: un passato, ci assicurano, nato nel degrado, e un presente che ci ha sollevato col rumore del vento nelle foglie dell'albero del pane, con un'euforia che contraddice il passato.
- La Storia si guadagna la propria tenerezza col tempo; non per una vittoria navale, ma per la V di una schiena di velluto in un vestito giallo.
- Ho cantato il quieto Achille, figlio di Afolabe, che non è mai salito in un ascensore, che non aveva passaporto, perché l'orizzonte non lo richiede.
- Molestate dal fumo che recava affronto alla loro foresta zanzare dardeggiavano punzecchiando il busto di Achille, che si frizionò gli avambracci col rum bianco: così, almeno, quelle che appiattiva in asterischi morivano ubriache.
- Amava gli odori che il mare gli lasciava addosso. Soffiando sul tizzone di una stella la notte accende il suo carbone.
- Perché la memoria è meno del posto che vagheggia, da nessun luogo deriva la sua forma se non per dire che perfino con la merda e l’affanno di quel che ci facciamo a vicenda, la beatitudine della corrente contraddice la prosopopea della disperazione con alcune scintillanti semplici cose, acqua, foglie, e aria, che eccitano la dissoluzione che va oltre la felicità.
- Non sappiamo mai cosa farà la memoria. Credo infatti che non siamo in grado di controllarla, né di capirla, e ciò offre un materiale fertile per la poesia.
- L'ideale perpetuo è lo stupore. È una cosa in cui credo profondamente. La vita è piena di mistero ed è da vivere con incanto, apprezzando sempre quello che ci sorprende.
La legge nella sua maestosa equità
proibisce ai ricchi così come ai poveri
di dormire sotto i ponti,
mendicare per le strade
e rubare il pane.
Greta Garbo
(Stoccolma, 18 settembre 1905 – New York, 15 aprile 1990)
Nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson, è stata un'attrice svedese, fra le più celebri di tutti i tempi. Sedusse generazioni di appassionati di cinema con il suo carisma e il suo fascino misterioso. Per la sua bellezza e per la indiscussa bravura, venne soprannominata la Divina.
Citazioni
- Amare le persone significa imparare le canzoni che sono nel loro cuore, e cantargliele quando le hanno dimenticate.
- Sono sempre stata incline alla malinconia, anche quando andavo a scuola preferivo sempre starmene da sola.
- C'è qualcosa di meglio del desiderare qualcosa, quando sai che è alla tua portata?
- Nessuno la vedrà mai; è terribilmente costosa e nessuno saprà mai che è di seta. Lo saprò io, e camminerò in modo diverso (parlando della sua biancheria intima).
- Veramente ricco è soltanto colui che possiede il cuore di una persona amata.
- Sono una donna che è stata infedele a milioni di uomini.
- Vorrei essere da sola... vorrei solo essere sola.
Le astuzie delle donne in genere
si moltiplicano e si perfezionano coi loro anni.
Paolo Villaggio
(Genova, 30 dicembre 1932 – Roma, 3 luglio 2017)
Paolo Villaggio è stato un attore, comico, scrittore e sceneggiatore italiano.
Ha interpretato personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto al grande pubblico per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi.
Aforismi e Citazioni di Paolo Villaggio
- Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.
- Con Fantozzi ho cercato di raccontare l'avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono fuori con onore, molti ci sono passati a vent'anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la maggior parte. Fantozzi è uno di questi.
- C'è sempre in ogni agglomerato umano l'organizzatore di sfide calcistiche. Mentre godono fama di organizzatori, questi elementi sono in realtà solo dei criminali pericolosi e la loro monomania porta periodicamente dei padri di famiglia sull'orlo della tomba.
- [Alla domanda: Ma davvero La corazzata Potëmkin è un film tanto brutto?]
Non è il film in sé, quanto il fatto che non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. Quando dissi quella frase, attaccai proprio quel mondo. Per la prima volta da sinistra si levava una voce contro la santificazione di certi miti. - Quando andai a presentare Fantozzi in Unione Sovietica, ad un certo punto mi alzai e ripetei la frase del film. E appena dissi che la "Corazzata" era una boiata, si scatenò un inferno. Esplose l'entusiasmo. La gente scattò in piedi, mi applaudì per decine di minuti. Fu uno dei momenti più belli della mia carriera.
- Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.
- Voi giovani avete il vizio in questo momento di dire che siete infelici, che avete paura del futuro, che la colpa è di questo o di quello… ed incolpate soprattutto la nostra generazione, i ladri, i politici… no! Non è vero, voi siete anche in colpa, credetemi. Quando è finita la guerra, il paese era completamente distrutto, non c'erano né strade, né autostrade, né ponti, né ospedali, non c'era un cazzo, c'erano solo delle chiese. Finita una tragedia orrenda come la guerra non c'era più un cacchio, niente, niente!! In quindici anni noi, in Italia, siamo diventati il quarto paese industrializzato della Terra. In soli quindici anni! Oooh! Allora io vi prego, ragazzi, la colpa è vostra... questo continuo lamentio... io comincio a pensare che siamo più felici noi da vecchi, che voi da giovani... pensate, è una cosa incredibile