
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
L'accoppiata Totò e Peppino
- I signori hanno il tavolo?. 'No, non l’abbiamo portato!'.
- Ho fatto un sogno che se te lo racconto, come minimo ci tiri fuori una quinterna.
- Il cha cha cha è un proverbio cinese.
- Per il freddo mi è venuta la faccia bianca, le labbra verdi e il naso rosso: sono diventato un tricolore.
- Pitone, Pitone, questo nome non mi è nuovo. Mi tolga una curiosità: sua sorella si chiama Boa?
- La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
- Anche il groviera ha i buchi, e non si lamenta.
- Castellani: "A Milano quando c'è la nebbia non si vede!" - "Totò: Ma come facciamo a capire che c'è questa nebbia se non si vede?!"
- "Intanto io sento caldo" - "Ma non dire sciocchezze: a Milano fa freddo" - "Eh... eppure io sento caldo..." - "E sarà un freddo caldo!"
- Milano è la capitale del Nord, noi sudisti stiamo sotto lo stivale.
- Per andare a Milano ci vogliono quattro giorni di mare, a meno di non andare a piedi.
- A me mi chiamate dottore, al mio vice, vice dottore.
- Bitte, scien noio volevon savuar l'indiriss ja! ?arla italiano? Molto bene! Dunque: noi vogliamo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare. Sa, è una semplice informazione.
Massimo Moratti
(1945 – vivente)
Imprenditore e dirigente sportivo italiano.
- Come regalo ad un arbitro? Prosciutto, a Natale. Anche sciarpe o guanti, ma il prosciutto è il regalo più gradito. Si mangia e non rimane come prova.
- Quando mi raccontano barzellette sull'Inter faccio finta di ridere, ma non mi diverto per niente.
- Se sei su un gradino più alto degli altri devi sentirti mille responsabilità in più rispetto a chi non è su quel gradino.
- L’Inter è un grande allenamento alla pazienza.
- Siamo in un paese democratico e non si può impedire a nessuno di andare allo stadio. Io penso che i tifosi debbano andare anche in trasferta, ma è chiaro che questo è valido quando i tifosi fanno i tifosi. Se fanno qualcos'altro sono qualcos'altro e allora devono essere presi dei provvedimenti.
- Il fatto che l'Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.
- Per me è difficile vedermi di sinistra, sono petroliere, proprietario di una squadra di calcio, quello tra i presidenti che spende di più... Ma la gente mi considera di sinistra.
- Un ricco deve avere un complesso di colpa perché deve pensare a quanto sta male tanta gente nel mondo.
- Il fascino dell'Inter è il piacere della sofferenza.
- L'Inter è Milano, i tifosi dell'Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri... L'Inter ha sempre rappresentato l'orgoglio dello sport milanese, ha più radici l'Inter per la città che il Milan anche se poi, comunque, anche la squadra rossonera ha fatto bene.
Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio (brevemente Antonio de Curtis)(in arte Totò)
(Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967)
Totò è stato un attore italiano. È considerato il simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata». Anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, inoltre, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani.
Aforismi e Citazioni di Totò
- Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire.
- L’ignorante parla a vanvera. L’intelligente parla poco. ‘O fesso parla sempre.
- Quello che ho detto ho detto. E qui lo nego!
- Gli avvocati difendono i ladri. Sa com’è... tra colleghi.
- I cani sono per metà angeli e per metà bambini.
- Il denaro fa l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore!
- L’educazione è come una camicia bianca... Non passa mai di moda.
- Gli italiani prima hanno perso la guerra, poi hanno perso la pace.
- Quello che vuoi per me, il doppio lo auguro a te.
- Io non so se l'erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
- Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
- A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
- Perdere chi non conosce rispetto è un grandissimo guadagno.
- Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira.
- È sempre meglio un vigliacco vivo che un eroe morto, soprattutto se il vigliacco sono io.
- L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.
Charles John Huffam Dickens
(Portsmouth, 7 febbraio 1812 – Higham, 9 giugno 1870)
Charles Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico.
Aforismi e Citazioni di Charles Dickens
- Servono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota.
- Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno.
- Più uno ingrassa, più diventa saggio. Pancia e saggezza crescono insieme.
- Lega un albero di fico nel modo in cui dovrebbe crescere, e quando sarai vecchio potrai sederti alla sua ombra.
- Unico spiraglio di luce in tanta tristezza erano i miei libri; fui fedele a loro com'essi eran rimasti fedeli a me e li rilessi da cima a fondo non so quante volte.
- Ogni bambino che viene al mondo è più bello di quello che l'ha preceduto.
- Se non ci fossero persone cattive non ci sarebbero buoni avvocati.
- Gentiluomo una volta, gentiluomo per sempre.
- Bere gin è un grande vizio inglese, ma miseria e sporcizia sono peggiori.
- Qualunque uomo può essere allegro e affabile quando è ben vestito. Non c'è un gran merito in questo.
- La carità comincia a casa propria, e la giustizia dalla porta accanto.
- Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole.
- L'ingiustizia porta l'ingiustizia, e il combattere con le tenebre e l'essere sconfitti da esse porta necessariamente l'inizio dei combattimenti.
- Perugia, munita di grandi mezzi di difesa dalla natura e dalla mano dell'uomo, sorge improvvisamente su di un'altura.
Checco Zalone
Nato a Bari il 3 giugno 1977
Cantante, attore, comico italiano
Aforismi di Checco Zalone
- Non puoi scancellare sei anni d'amore con il fotoschoc.
- Se ce l'ho fatta io... ce la puoi farcela anche tu!
- Ecco, questo è il Sud! Questa è l'obertà!
- Checco : Mi dispiace per quello che ho detto prima, il fatto del treno, il fatto che ho detto che è salito il ri... l'uomo... come si dice la razza vostra in italiano?
- [Al convegno del Partito del Nord] Ciao Calabria!!
- Presentatore : Ma tu il cervello l'hai preso a Media Shopping?
- Checco : Hey Checco, ogni volta che dedichi questa canzone ad una ragazza lei ti ammolla, ma, dico io, ma non è che porta sfiga 'sta cacata di canzone Checco, non la fare più, sint'a me!
- Mamma: E compratelo un cellulare che così ti chiamo! Checco: Mamma, un vero cantante non è facilmente riperibile, non ce l'ha il cellulare. Se uno lo vuole chiama il manager e si mette d'accordo.
- Alfredo: Oh, tua mamma mi ha detto di Angela, mi dispiace! Sì, vabbè, mò frecatene... Checco: È stata una doccia fresca.
- Manolo: Com'è andato il viaggio? Checco: Guarda, non mi fate pensare al viaggio. Manolo: Ch'è successo? Checco: Non va a capitare un ricchione nel mio scompartimento, proprio di fronte a me! Manolo: Terribile...
- Alfredo [Rivolto al suo compagno Manolo]: Tieni i pomodorini, tieni compagnia a Checco, mò vengo. [Corre a separare i letti]
- Checco: Ma pure le Ferrovie dello Stato: fate uno scompartimento a parte per questa gente! Manolo: Esatto...
- Checco: Con gli anziani vicino, dove finiremo?
- Checco: Questa è la classica chitarra classica, è una chitarra a corde... Marika: Lo vedo. Checco: Vediamo come suona. [Suona un accordo] Innanzitutto bisogna accordarla... Marika: Perché, è importante accordarla? Checco: Acciminchia se lo è!
- Giulio: [Leggendo i titoli delle canzoni di Checco] "Immensamente Angela", "Angela al tramonto" "Sognando Angela"... Dev'essere importante questa Angela... Ma questa qua in fondo, "Guarda tu 'sta zoccola"?
- Checco: Sempre Angela! L'ultima che l'ho scritta, perché m'ha lasciato.
- Emo: Io sono emo. Checco: Ciao, io sono Checco. Senti, ma che sono quei tagli che avete sui bracci? Emo: Noi ci tagliamo perché soffriamo. Checco: Scusa, secondo me è all'ammers (al contrario), voi soffrite perché vi tagliate! Provate a non tagliarvi e vedete che non soffrite.
Giovanna Bochicchio Schelotto
(Rionero in Vulture, 1939)
Saggista, giornalista, scrittrice e psicoterapeuta italiana.
Anche gli uomini migliori,
quando credono di farti un complimento,
ti dicono:”sei una donna con i coglioni”
Carl William Brown
Pseudonimo di Bruno Mensi, attuale Presidente Daimon Club, nasce a Brescia nel Giugno del 1960.
Personaggio eclettico, aforista Contro il Potere della Stupidità.
Aforismi
- La peggior specie di politicanti è quella dei demagoghi e purtroppo è anche la più numerosa, praticamente ingloba quasi tutte le altre.
- La libera concorrenza dovrebbe far abbassare i prezzi, ma evidentemente nel nostro sistema televisivo questa teoria è stata ampiamente smentita visto che negli ultimi anni i compensi degli imbecilli di turno hanno raggiunto cifre da capogiro.
- Forse i pubblicitari pensano e sperano che mi lavi i denti ogniqualvolta vedo uno spot sul dentifricio, ma si sbagliano, e per di più io uso ancora il bicarbonato.
- La burocrazia è l'anima dell'idiozia.
- Meno idee hanno e più parlano, meno sanno e più sono saccenti. Parole vuote, uomini vuoti.
- Quando un politico inizia lo sciopero della fame fa un'ottima azione, solo che poi rovina tutto quando riprende a mangiare.
- È troppo facile schierarsi con i più forti, è molto più civile ed umano lottare a fianco dei più deboli.
- In questo mondo di sporchi ipocriti, talvolta anche i più falsi sembrano dire la verità.
- In una società stupida, più il lavoro è stupido, più è ben retribuito.
- Studiare la stupidità significa studiare il passato, il presente ed il futuro; la stupidità infatti non ha età, purtroppo è eterna.
- Il denaro è lo sterco del diavolo, è per questo che molti personaggi puzzano.
- La madre degli ignoranti è sempre in cinta e per di più non abortisce mai.
- Siamo nella cacca fino al collo. Beh, consoliamoci, dopo tutto è pur sempre un fertilizzante!
Honoré de Balzac
(Tours, 20 maggio 1799 – Parigi, 18 agosto 1850)
Honoré de Balzac è stato uno scrittore, drammaturgo, critico letterario, saggista, giornalista e stampatore francese, considerato fra i maggiori della sua epoca. È considerato il principale maestro del romanzo realista francese del XIX secolo.
Aforismi e Citazioni di Honoré de Balzac
- Quel che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia è un sentimento che manca all'amore: la sicurezza.
- La rassegnazione è un suicidio quotidiano.
- Il matrimonio deve combattere un mostro che divora tutto: l'abitudine.
- Bisogna che una donna ami sempre un uomo che le sia superiore o che sia talmente ingannata nel giudicarlo tale, che allora il risultato sia identico.
- Dietro ogni grande fortuna c'è un crimine.
- I buoni matrimoni sono come la crema; basta un nonnulla a farli andare a male.
- L'abbigliamento è l'espressione della società.
- La chiave di tutte le scienze è senza dubbio il punto di domanda.
- L'astrologia è una scienza immensa che ha regnato sulle più grandi intelligenze.
- La burocrazia è un gigantesco meccanismo azionato da pigmei.
- La malattia del nostro tempo è la superiorità. Ci sono più santi che nicchie.
- La volontà può e deve essere motivo d'orgoglio più dell'ingegno.
- Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
- Molière, ragazzi miei, ha avuto l'onestà e il patriottismo a base del suo genio.
- Nessuna donna viene abbandonata senza ragione. È un assioma scritto in fondo al cuore di ogni donna; di qui il furore delle abbandonate.
- Nessuno osa dire addio all'abitudine. Molti suicidi si sono fermati sulla soglia della morte per il ricordo del caffè dove vanno tutte le sere a giocare la loro partita a domino.
- Non vi è che l'ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo.
- Otto giorni di febbre! Avrei avuto il tempo di scrivere ancora un libro. (le sue ultime parole)
Paola Cortellesi
(Roma il 24/11/1973) Attrice, comica e imitatrice
Aforismi di Paola Cortellesi
- Sono una privata cittadina che ha e vuole tenere per sé le sue preferenze. Che cambiano, come le mie opinioni su persone e situazioni.
- Improvvisare non è il mio mestiere. Devo muovermi dentro un canovaccio, marciare sulle rotaie invisibili di un copione. Altrimenti viene fuori la mia timidezza, mi guardo da fuori, perdo verve. È che non ho mai fatto l’animatrice, non vengo dal cabaret.
- Cotonarmi i capelli e mettermi le décolletées, nella vita? Mai. Sono una maschiaccia. Il mio show lo feci in scarpe da tennis: adesso ho ceduto alle preghiere del mio stylist. Ma non ho mai comprato un paio di scarpe sopra i 5 centimetri: fanno male alla schiena. Quelle che ho, me le danno gli stilisti.
- Io mi ricordo quando studiavo a teatro e i primi anni facevo i miei provini...erano solo no, ma non mi sentivo sconfitta. Quello che mi hanno insegnato (ho avuto una buona insegnante e dei bravi genitori, e questa è una gran fortuna) è di non reagire male: devi un po' fare i conti con il rifiuto quando fai questo mestiere, perchè è un mestiere che anche a 70 anni sei provinato e sei sotto esame.
- Credo che il cinema non possa essere solo semplice intrattenimento e che il suo compito debba essere quello di creare un varco per poter comunicare qualcosa allo spettatore, per aiutarlo a riflettere, coniugando con semplicità, comicità e dramma.
- Non è che non mi piaccia la comicità al cinema ma l'umorismo che faccio in televisione è basato sul trasformismo e sul paradosso e deve essere necessariamente sopra le righe. Ma il tutto dura tre minuti; al cinema i tempi sono diversi, il linguaggio è differente e se riproponessi quei personaggi sullo schermo risulterebbero poco credibili e scarsamente plausibili.
- Non devi dire a nessuno chi sei e da dove vieni, se te lo chiedono dì che sei il nostro maggiordomo.
- in Tv circolano professionisti, maschi soprattutto, che sono passati dalla Rai a Mediaset firmando “esclusive” stratosferiche, con un cachet che era il doppio del mio. E nessuno si è “sfastidiato”. Con me, viene fuori lo scandalo. Ma non mi tange: noi siamo merce, se mi pagano tot, vuol dire che mi hanno valutato così. Mediaset non fa beneficenza. Mica è Emergency.
E gli uomini se ne vanno a contemplare
le vette delle montagne, i flutti vasti del mare,
le ampie correnti dei fiumi, l'immensità
dell'oceano, il corso degli astri,
e non pensano a sé stessi.