
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
La tolleranza di una persona,.
non va mai messa alla prova.
Perché vedi, anche la persona più calma
di questo mondo,
se sbotta riesce a scatenare un inferno,
che nemmeno immagini. Occhio!
Umberto Eco
(1932 – vivente), scrittore e semiologo italiano.
Si nasce sempre sotto il segno sbagliato
e stare al mondo in modo dignitoso
vuol dire correggere
giorno per giorno il proprio oroscopo
- Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi, è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
- In questo universo globalizzato in cui pare che ormai tutti vedano gli stessi film e mangino lo stesso. cibo, esistono ancora fratture abissali e incolmabili tra cultura e cultura. Come faranno mai a intendersi due popoli di cui uno ignora Totò?
- Si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà.
- Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli.
- La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
- Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro.
- Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.
- Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
- Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.
- Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.
- Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è quella di gettare un'ombra di diffidenza sulle cose troppo serie.
- Perché Dio è l'essere perfettissimo? Perché se fosse imperfettissimo sarebbe mio cugino Gustavo.
- I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare.
Se uno ti porta via la moglie,
non c'è peggior vendetta che lasciargliela.
I primi anni di matrimonio sono spesso burrascosi
perché ancora non ci si conosce;
quelli che seguono
spesso lo sono ancora di più
perché ci si conosce troppo.
A volte un sorriso
nasconde anche parecchie lacrime,
ma anche la tristezza ha bisogno di sorrisi.
Diego Abatantuono
(Milano, 20 maggio 1955)
Attore, comico, sceneggiatore, conduttore televisivo italiano.
Diventai milanista perché da piccolo trovai un giorno per terra il portafoglio di mio nonno. Lo aprii e vidi le foto ingiallite di padre Pio e Gianni Rivera, che io non conoscevo, non sapevo chi fossero. Lo chiesi a mio nonno e lui mi spiegò: uno fa i miracoli, l'altro è un popolare frate pugliese.
(da Catalogo dei Viventi 2007)
Giancarlo Giannini
(La Spezia 1 agosto 1942)
Doppiatore, attore, regista italiano.
- Fare un film carino è facilissimo, bello è molto difficile, un capolavoro come nel passato oggi credo che sia impossibile.
- Non c’è un modo per fare una cosa ma ci sono tanti modi per raccontarla.s
- Ogni attore ha una sua vita, una sua dinamica e un suo modo di essere. E’ divertente doppiare i grandi attori e impari anche molto da loro.
- Nella vita non credo ci sia qualcuno che si ritenga appagato, non si è mai soddisfatti di nulla.
- La cosa più importante, soprattutto per chi fa il mestiere dell'attore ma non solo, credo sia il piacere di scoprire sempre qualcosa, i piccoli misteri che hai a disposizione. Ti volti e vedi una cosa nuova. Per esempio in una pianta ogni foglia è diversa dall’altra e già questo ti fa pensare quanta fantasia ci possa essere anche nella cosa più semplice.
- Non credo che la somiglianza dell'attore con il personaggio aiuti nell'interpretazione. Anzi, più è lontano e meglio è. Quando mi telefona un regista e mi dice: "Guarda, saresti perfetto per quel ruolo; sembri tu!", mi preoccupo.
- La fantasia è l’elemento fondamentale, la linfa primaria. L’uso della fantasia dovrebbe esserci prima nella vita e poi sul palcoscenico o sul grande schermo. Fare l’attore in inglese si dice "to play" - giocare, in francese "jouer", solo in italiano c’è questo termine ambiguo. Rimanere sempre fanciulli ti porta a fare meglio questo mestiere. Sembra facile detto così ma metterlo in pratica è molto più difficile.
- Non mi prendo sul serio nella vita, figuriamoci nella finzione. Non capisco il regista che ti dice vivi il personaggio. Tu devi divertirti in quello che stai facendo. Che significa anche andare a fine riprese al ristorante tutti assieme e continuare a parlare del film. A vivere il film. Divertendoti. A volte serve di più un piatto di pasta consumato insieme.
- Tutti in realtà siamo attori anche nella vita e tutti possiamo farlo, infatti siamo in tanti. Ma se provi a contarli nel mondo, quelli bravi sono sulle dita di una mano.
- La curiosità è il motore del mondo.
- È vero che il poeta scrive le parole, ma è bello leggere la poesia tra una riga e l'altra, cioè nello spazio bianco, quello spazio che ti lascia la possibilità di fantasticare e di pensare al sottotesto.
Roger Moore
(1927 – vivente) Attore britannico.
- Se non disponi di umorismo, allora puoi farti inchiodare il coperchio della bara.
- Alcuni sono benedetti e nascono con talento e abilità musicali, altri sono benedetti dalla bellezza. Nel mio caso sono stato benedetto dalla modestia.
- E' troppo facile sedersi nel proprio relativo lusso in condizione di pace e pontificare sul tema dei debiti del terzo mondo.
- Mio padre credeva nella durezza , l'onestà , la cortesia e la puntualità: tutte lezioni molto importanti.
- E' meglio essere preparati per la malattia piuttosto che aspettare una cura.
- Mi piace essere un attore strapagato.
- James Bond: Veramente io sono un agente segreto britannico, mi chiamo James Bond.
Poliziotto: E io sono l'Uomo Ragno e la dichiaro in arresto.
James Bond (Roger Moore) dal film "007 Bersaglio Mobile" di John Glen.