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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Citazioni divertenti di personaggi famosi sul sesso

 

  • Il sesso a 90 anni è come giocare a biliardo con una corda. (George Burns)
  • Credo che il sesso sia una delle cose più belle, naturali e salutari che il denaro possa comprare.(Tom Clancy)
  • Avete presente “quella faccia” che fanno le donne quando vogliono fare sesso? Neanche io. (Steve Martin)
  • A proposito di strumenti erotici: “Ci sono vari strumenti meccanici che aumentano l’eccitazione sessuale, specialmente nelle donne. Tra i più importanti sicuramente c’è la Mercedes-Benz 380SL. (Lynn Lavner)
  • La mia ragazza rideva sempre durante l’amore, a prescindere da cosa stesse leggendo. (Steve Jobs)
  • Mia madre non ha mai colto l’ironia nel darmi del figlio di buona donna. (Jack Nicholson)
  • Le donne si lamentano della sindrome premestruale, ma penso a quel momento come l’unico momento del mese in cui posso essere me stessa. (Roseanne)
  • Secondo un nuovo sondaggio, le donne dicono che si sentono più a loro agio spogliandosi davanti agli uomini che non davanti alle donne. Dicono che le donne giudicano troppo, mentre, naturalmente, gli uomini sono semplicemente grati. (Robert De Niro)
  • C’è una nuova emergenza medica. I dottori dicono che ci sono molti uomini che hanno reazioni allergiche ai profilattici di lattice. Dicono che causano grossi rigonfiamenti. Mi chiedo quale sia il problema. (Dustin Hoffman)

Il denaro è una specie di sesto senso,

senza il quale non si può
fare pienamente uso degli altri cinque.

Invece di maledire il buio

è meglio accendere una candela.
 

una foto del personaggio baffetti farfallino

Raffaele Caponetto

(Caltanissetta, 5 settembre 1920 – Firenze, 6 dicembre 2002)
È stato un magistrato italiano, noto soprattutto per aver guidato il Pool antimafia, ideato da Rocco Chinnici nel 1980, dal 1984 al 1990.

Aforismi di Raffaele Caponetto

  • Ogni generazione ha il sacrosanto dovere di non depauperare le risorse della Terra, ma di proteggere e migliorare l'ambiente e gli ecosistemi da consegnare alle generazioni future.
  • Quando, giornalmente, gli ultimi raggi di sole scompaiono dietro l'orizzonte e non sei contento del tuo operato, è ora di dare una svolta alla tua vita.
  • Ai calorosi e tumultuosi approcci amorosi iniziali seguono piccoli screzi, liti furiose e, giunti al bivio, o ognuno prende la propria strada o, calmati i bollenti spiriti, ci si prende per mano e si percorre assieme, in armonia, il resto della vita. Questo non garantisce però che sotto la cenere non ci sia del fuoco pronto a riaccendersi. La vita di coppia è imprevedibile e complicata, come la traccia dei fulmini nel cielo.
  • Quando c'erano ancora mamma e papà non sapevamo di essere felici.
  • È nella natura dell'uomo avere paura. Questo non è un difetto, anzi, è un fattore di sopravvivenza. Il difetto è non ammettere di avere paura.
  • Alle pendici del monte che non c'è, crescono piante magiche, meravigliose: occupazione, produttività, giustizia giusta, democrazia, moralità, uguaglianza, solidarietà e benessere.
    I vecchi cespugli si sono seccati e sono stati estirpati: povertà, evasione fiscale, burocrazia, favoritismo, corruzione e sprechi.
    Il paese di Bengodi perfetto; l'Italia che gli italiani si augurano.
  • Onestà, lealtà e fedeltà sono valori decisamente in declino; mentre avanzano opportunismo, nepotismo e arrivismo.
  • L'Italia non ha molte scelte: o rimane nel tunnel della depressione e della crisi, o fuori l'attendono bufere, tempeste e uragani ancora peggiori.
  • Erta la vita, periglioso il cammino, ha corpo di donna e viso di bambino.
  • Buonismo e populismo, non di rado, sono figli di cinismo.
  • I grandi dolori sono come i grandi amori: non si scordano mai.

Un tizio con gli occhiali pochi capelli (ma ancora al loro posto) bianchi guaciotte piene ma non grasso serio in maglietta

Lino Giusti (ChaoLin)

(01 aprile 1956, S. Caterina) Segni particolari: Una cicatrice all'inguine. Si descrive così: Umorista colto... sul matto!


  • E pensare che ci sono quelli che scacciano le mosche con la coda dell'occhio.
  • Quando i prezzi del commerciante sono alle stelle, i soldi fateglieli vedere col cannocchiale.
  • Se un maniaco semina il terrore, dopo 9 mesi nascono i terroristi?
  • Beethoven, alla nona, non ce la fece più.

Bellissima classica brasiliana bocca carnosa e belle curve capelli castani lisci in questa foto

Belén Rodriguez

Maria Belén Rodríguez Cozzani è nata il 20 settembre 1984 a Buenos Aires, + una modella e presentatrice.

Aforismi di Belén Rodriguez

  • Sono favorevole alla chirurgia estetica. Un aiuto non si nega a nessuno. No però alle esagerazioni. Se una ha un difetto o vuole migliorarsi un po' è giusto rifarsi. Io da quando mi sono operata mi sento meglio con me stessa.
  • Cosa non si farebbe per sentirsi più sexy e per far piacere agli uomini che ci vogliono con le tette grandi?
  • Appena arrivo a casa metto su la musica. La televisione non mi interessa, però quando sono arrivata in Italia vedevo tutte le trasmissioni... E poi, onestamente, chi non sogna di essere famosa?
  • Ho una misura giusta, ho ritoccato il seno perché avevo perso otto chili e non mi piaceva più. Volevo indietro le mie tette.
  • Ballo e canto da sempre, non sono un'oca.
  • Ho un cervello da uomo, non ho l'insicurezza femminile, ragiono sempre secondo le mie potenzialità.
  • Ho piedi da fata, sono alta 1,75 e calzo il 36 e mezzo. Sarà per questo che cado sempre: anche l'altro giorno sono scivolata tra i tavoli del ristorante, mentre tempo fa ho dato una craniata contro un lampione. Sono maldestra.
  • È vero che sono un pericolo ambulante, non mi prendo sul serio, inciampo, rido sempre, soffro il malumore e faccio di tutto per cacciarlo, sono libera, libera di mente, sono un'argentina di campagna che ha vissuto con le mucche, i cavalli e le pecore e il successo non mi deve rubare la vita.
  • A volte il successo non si spiega, io non ho fatto nulla di memorabile, e questo dà fastidio.
  • Spesso ho l'impressione di essere diventata un animale da circo. Lì a fare piroette, e la gente che aspetta il primo sbaglio per criticarti. Ma, se le piroette non le fai, non si divertono.
  • Sono una persona, non un pupazzo. Ma nel lavoro, se c'è chi paga le tue ore, diventi un prodotto.
  • Cerco il brivido. L'emozione è una compagna di vita sana.
  • Ho una vita vera da vivere e un cuore più grande del mio lato B.

Credo che si possa dire tanto

senza dire una parola.

Non mi serve un amico
che cambia quando cambio io
e annuisce quanto annuisco io;

la mia ombra lo fa molto meglio. 

pelato, viso tondo sorridente, un bel tipo robusto

Luca Zingaretti

(Roma, 11 novembre 1961) è un attore italiano.
Ha raggiunto la notorietà nel 1999 grazie alla serie televisiva Il commissario Montalbano, in cui interpreta il personaggio di Salvo Montalbano.

Aforismi di Luca Zingaretti

  • La Sicilia è una terra con una cultura molto forte, molto potente, quindi è materia che per un attore diventa quasi una manna dal cielo.
  • Non posso negare che sia forte il richiamo dei paesaggi siciliani. È una regione che ho imparato a conoscere e che amo, ma è stata una coincidenza esplorarla di recente a teatro con la novella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Lighea, perchè mi ha appassionato questo autentico gioiello. È un racconto magico. E la Sicilia, terra così potente, carnale e spirituale, è capace di evocare sensazioni molto forti. Per un attore è una bella sfida ricreare l'atmosfera del luogo.
  • Siamo abituati a pensare al mare d’estate ma la stagione più bella per venire in Sicilia è proprio questa, la primavera, oppure l’autunno, che per me, individuo malinconico, è una stagione di grande fascino. La Sicilia è la culla della nostra cultura, qui viene conservato come in un laboratorio il dna del nostro essere un popolo mediterraneo. Una grande terra che racchiude però tantissime anime: non riesco a immaginare niente di più diverso tra loro fra Palermo, Ragusa, Catania, Taormina, Trapani.
  • «Con i capelli ho passato il calvario di tanti: lozioni, massaggi… Ho smesso quando un amico mi ha detto che la cosa peggiore non è la caduta di capelli ma non saperci convivere. Ho cominciato a rasarmi per “Il branco”, poi per “Vite strozzate” e “La Piovra”. Oggi la questione è risolta. E poi la parrucca al cinema si usa tantissimo, e il pubblico in genere non ci fa caso».
  • Sono stati tutti molto felici che crollassero le ideologie, ma il problema è che non credere in tanti in una stessa cosa ti slega, ti disunisce. 
  • La rete ha restituito un po’ di potere alle masse... Mi arriva ogni giorno un’email di change.org; ma insomma così non ha senso, non potete rompermi i coglioni di continuo; per carità, solo battaglie valide, ma sceglierle tutte è come sceglierne nessuna.
  • C’è un’élite in questo paese? È capace di argomentare a un cittadino come me perché dovrebbe accogliere i migranti? Il razzismo ha qualcosa di adattivo, la paura dell’altro è innata. Ma nessuno spiega perché non bisogna avere paura, cosa significa accogliere queste persone, e perché è necessario inventarsi un nuovo modo di stare insieme.
  • I terroristi hanno capito che questo sistema in cui viviamo noi, ti facilita la vita ma è estremamente vulnerabile. Basta un granello di sabbia in questo ingranaggio... Poi se chi ti dice di non aver paura di prendere il treno gira in elicottero...

paffutello in questa foto bianco e nero in primo piano grossi occhiali stempiato radi capelli bianchi

Cesare Marchi

(Villafranca di Verona, 1922 – 1992)
Cesare Marchi è stato uno scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano.

Aforismi e Citazioni di Cesare Marchi

  • La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta. 
  • Chi rimpiange la vecchia civiltà contadina, non l'ha mai conosciuta da vicino.
  • La botte è l'unico carcere che renda migliore chi vi sta dentro.
  • L'italiano è per il divorzio, l'aborto, la pillola, la fecondazione artificiale, ma spende un milione per il vestito della figlia che va alla prima comunione.
  • [L'italiano] Ama le battute di spirito, ma a carico degli altri. Sale sempre sul carro del vincitore, ma è prontissimo a scendere in corsa, se si accorge di avere sbagliato carro. 
  • I giapponesi dicono che siamo una nazione di stupidi, il «Figaro Magazine» che siamo dei casanova. Non hanno capito niente. Noi siamo la nazione del ma. 
  • L'ira, furor brevis come la chiamò Orazio, fomenta risse allo stadio, tumulti di disoccupati davanti alla prefettura e parolacce in parlamento. 
  • L'invidia soffre per la buona fortuna del prossimo, e non potendo godere, per insufficienza propria, dei propri successi, gode malignamente degli insuccessi altrui. 
  • L'accidia è pigrizia, negligenza nel fare il bene, nel compiere i propri doveri verso se stessi e verso la collettività. 
  • Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles (e per Francesca Dellera).
  • Gli antichi romani pranzavano al suono della cetra, noi abbiamo Bruno Vespa e Paolo Frajese.

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