Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Napoleone Bonaparte
(Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese.
Ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese, divenne famoso come principale generale della Francia rivoluzionaria grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia.
L'11 aprile si ricorda la sua resa che lo porta a riparare all'isola d'Elba nell'anno 1814.
Citazioni di Napoleone Bonaparte
- Anche il sole ha le sue macchie.
- Chi teme d'essere conquistato è prossimo alla sconfitta.
- Con cento mila uomini pari ai vostri, Eugenio sarebbe già sul Danubio.
- Con le baionette puoi farci pressoché di tutto, tranne che sedertici sopra.
- Dio me l'ha data, guai a chi la tocca (Riferendosi alla corona ferrea, all'incoronazione come re d'Italia nel Duomo di Milano, 26 maggio 1805).
- Gli Italiani torneranno un giorno a divenire i primi soldati d'Europa.
- Dite al Viceré che sono molto contento del mio bravo esercito italiano.
- È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.
- Entro cinquant'anni l'Europa sarà repubblicana o cosacca.
- Guai al generale che si presenta su un campo di battaglia con un sistema.
- (Sull'Austria) Sempre in ritardo: di un anno, di un esercito, di un'idea.
- (Sugli italiani) I fratelli minori hanno quasi superato in valore i fratelli maggiori.
- I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re.
- Il fuoco è tutto... il resto non ha importanza.
- Il popolo di Parigi pensava che eliminando Robespierre avrebbe distrutto la tirannia, mentre lo scopo della sua eliminazione era in realtà quello di farla rifiorire più rigogliosa che mai. Ma una volta caduto Robespierre, l'esplosione fu tale che, nonostante tutti i loro sforzi, i terroristi non furono mai più capaci di riguadagnare il sopravvento.
- Io non sono superstizioso: solamente non sfido ciò che non conosco.
- Io saprò come si fa a morire, ma non come si fa a restituire un palmo di territorio.
- L'esercito deve essere tenuto riunito e la maggior forza possibile concentrata sul campo di battaglia.
- L'immaginazione governa il mondo.
- L'uomo non ha amici. Ne ha solo la sua fortuna.
- Non c'è uomo che non creda di aver determinato la mia sorte... Sono dunque obbligato ad essere molto severo con questa gente.
- La strategia è l'arte di far buon uso del tempo e della distanza... la distanza può essere recuperata, il tempo mai.
- Lasciate dormire la Cina, perché al suo risveglio il mondo tremerà.
- Niente si ottiene in guerra se non per mezzo di precisi calcoli... il caso da solo non è mai apportatore di successo.
La sinistra non ha neppure un reale interesse
a vincere le elezioni perché già soddisfatta
del controllo che esercita su alcuni
dei settori chiave della società civile,
come la scuola e l'università, la magistratura,
gran parte dei media e dell'editoria,
nonché del mondo intellettuale.
Ancora oggi
non conosco nulla di più prezioso al mondo
di una solida e sincera amicizia fra le persone.
L'attrice negli anni '40.
Zsa Zsa Gabor
(Sári Gábor)
(Budapest, 6 febbraio 1917 - 18 dicembre 2016, Bel Air, Los Angeles,)
Attrice ungherese naturalizzata statunitense.
Aforismi di Zsa Zsa Gabor
- Personalmente non conosco niente del sesso perchè sono sempre stata sposata.
- Ogni donna dovrebbe avere quattro animali nella sua vita. Un visone nell'armadio, un Giaguaro in garage, una tigre nel letto e un asino che paghi per ogni cosa.
- Non ho mai odiato un uomo a tal punto da restituirgli i gioielli ricevuti in regalo.
- Il matrimonio è il primo passo verso il divorzio.
- Un uomo innamorato è incompleto finché non si è sposato – dopo di che è finito.
- Gli uomini hanno delle idee completamente sbagliate del loro fascino; esso non si trova dove credono loro, ma all'altezza del cuore, lì, dove sta... il portafoglio.
- Un uomo con un grosso conto in banca non può essere brutto.
- Ho cambiato casa: purtroppo mio marito non s'intona più con il nuovo arredamento.
Ernest Miller Hemingway
(Oak Park, 21 luglio 1899 – Ketchum, 2 luglio 1961)
È stato uno scrittore e giornalista statunitense.
Aforismi e Citazioni di Ernest Hemingway
- Voglio farti ubriacare e tirarti fuori il fegato e metterti un buon fegato italiano e farti ritornare un uomo.
- È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
- Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica.
- Preferisco un nemico sincero a gran parte degli amici che ho conosciuto.
- Se tu non mi ami, non importa, sono in grado di amare per tutti e due.
- Non c'è nessun amico più leale di un libro.
- Nei tempi antichi è stato scritto che è dolce e opportuno morire per la propria patria. Ma nella guerra moderna non c'è niente di dolce o di opportuno nella morte. Si muore come cani senza un valido motivo.
- Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.
- Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
- A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
- Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
- Il mondo è un bel posto, per il quale vale la pena di lottare.
- È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto e immorale ciò che invece ti fa sentir male.
Victor-Marie Hugo
(Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885)
E' stato un poeta, drammaturgo, saggista, scrittore, aforista, artista visivo, statista, politico e attivista per i diritti umani francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia.
- La libertà comincia dall'ironia.
- Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.
- Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
- Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.
- E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini.
- Un complimento è come un bacio dato attraverso un velo.
- Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione.
- Inferno cristiano: fuoco. Inferno pagano: fuoco. Inferno maomettano: fuoco. Inferno indù: fiamme. A credere alle religioni, Dio è un rosticciere.
- La vita è il fiore per il quale l'amore è il miele.
- Si può resistere all'invasione degli eserciti, ma non a quella delle idee.
- Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
- Dio aveva fatto soltanto l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino!
Leone di Lernia
(Trani, 18 aprile 1938 – Milano, 28 febbraio 2017)
Leone Di Lernia è stato un conduttore radiofonico, cantautore del genere trash-demenziale italiano. Ha raggiunto la popolarità ad inizio anni novanta grazie alle sue cover parodistiche, goliardiche e spesso scurrili.
Aforismi e Citazioni di Leone di Lernia
- Ho lanciato un genere che poi tutti hanno copiato. L’ultimo è Checco Zalone che mi sta imitando alla perfezione.
- Non esiste una cultura critica, sono tutte chiacchiere, la vita è fatta di chiacchiere, la gente studia, si laurea così pensa che un domani potrà fare delle cose belle, ma non è vero.
- Io uso sempre il registro dell’ironia, del doppio senso e dell’esagerazione. In fondo ho portato anche una ventata di novità nelle canzoni che trattano sempre temi sdolcinati. Sono per il divertimento puro, senza complicazioni e senza pericoli.
- L’unica cosa che odio sulla terra è la gelosia.
- Dopo il militare, nel 58, sono venuto a Milano e ho cominciato a lavorare a Radio One o One e con Renzo Arbore, era una grandissima persona, lui ha inventato la radio trash, tutto quello che facciamo noi è una copia di Renzo Arbore e Boncompagni. Poi ho cominciato a parlare sbagliando tutti i verbi e così ho inventato un genere e a fare un po’ di soldi.
- La vena varicosa l’ho scoperta perché guardando gli americani ho imparato a ballare il tip tap, la gente mi buttava mezza lira, poi una lira e in un giorno riuscivo a fare 5 lire e con quelle potevo mangiare tranquillamente.
Il denaro è una specie di sesto senso,
senza il quale non si può
fare pienamente uso degli altri cinque.