Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Cicerone
(De mulierum levitate, 1)
Crede ratem ventis, animam ne crede puellis
Affida la nave ai venti, ma non il cuore alle fanciulle
(Consiglio di non fidarsi delle donne a causa della loro superficialità e della instabilità del loro animo)
Seneca
(De vita beata, 20, 2)
Suspice, etiam decidunt, magna conantes
Ammira, anche se non riescono, coloro che tentano grandi impresecome occorra premiare
(Frase che indica che, sia che si riesca che non, va premiata la volontà)
Virgilio
(Bucoliche, 3, 65)
Fugit ad salices et se cupit ante videri
Fugge verso i salici, ma prima desidera essere vista
(I versi si riferiscono alle donne che con le loro astuzie seduttrici si fingono schive ma in realtà è loro desiderio essere ammirate.)
Publilio Siro
(Sententiae, H 26)
Hominem etiam frugi flectit saepe occasio
Spesso l'occasione piega anche l'uomo perbene
(E' una constatazione amara ma veritiera in ogni epoca che l'occasione fa l'uomo ladro)
Publilio Siro
Amantium ira amoris integratio est
La lite fra amanti, rinnova l’amore
(L'amore non è bello se non è litigarello, si dice. Comunque la lite ha la funzione di rafforzare l'amore)