Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Petronio
(Satyricon, 37, 3)
Noluisse de manu illius panem accipere
Non avresti voluto ricevere dalla sua mano neanche un tozzo di pane
(Il detto vuole indicare una persona dalle cui mani non si accetterebbe neanche il pane e con la quale non si vuole nulla a che fare)
Sallustio
(De Catilinae coniuratione, 20)
Idem velle atque idem nolle, ea demum firma amicitia est
Volere e non volere le stesse cose : in questo consiste una salda amicizia
(Alla bse dell'amicizia ci deve essere una comunanza d'intenti)
Cicerone
(De finibus, 5, 58)
Omnium rerum principia parva sunt
I principi di tutte le cose sono piccoli
(L'espressione vuol significare che dalle piccole cose nascono le grandi e che gli inizi sono sempre difficili e duri)
Plauto
(Mostellaria, v . 273)
Mulier recte olet, ubi nihil olet
Profuma bene quella donna che non ha profumo
(L'espressione vuole lodare quella donna che non fa uso di cosmetici per apparire più bella ma che sia acqua e sapone)
Fedro
(Fabulae, 3, 10)
Periculosum est credere et non credere
E' pericoloso sia credere che non credere
(E' un invito a non cadere nei due estremi opposti ossia credere un tutto ciò che viene detto e quello di non credere mai in niente)