Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Seneca
(Epistulae morales ad Lucillum, 94, 43)
Avarus animus nullo satiatur lucro
L'animo avido non si sazia con nessun guadagno
(L'espressione stigmatizza l'insaziabilità delle persone avide)
Detto
Sic transit gloria mundi
Così passa la gloria del mondo
(Nel linguaggio comune viene citato soprattutto a proposito di persone un tempo grandi e famose ma poi dimenticate o cadute in disgrazia o in miseria. Il detto deriva dal cerimoniale dell'incoronazione del papa)
Pomponio
(12 R)
Auscultare disce si nescis loqui
Impara ad ascoltare se non sai parlare
(Per imparare a parlare bene è necessario sapere ascoltare)
Seneca
(Controversiae, 1, 1, 14)
Iniquum est conlapsis manum non porrigere
E' cosa iniqua non porgere la mano a chi è caduto
(L'espressione è un invito a porgere una mano aiutando i deboli e coloro che si trovano in condizioni disagiate)
Proverbio
Cum Romae fueritis, romano vivite more
Quando sarai a Roma, vivrai all'uso romano
(E' un invito ad adattarsi alle usanze di un paese se si deve soggiornarvi per lungo tempo e corrisponde al nostro proverbio: paese che vai usanze che trovi)