Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Proverbio
Bona existimatio pecuniis praestat
La stima vale più delle ricchezze
(E' importante ciò che si è e non ciò che si possiede)
San Paolo
(Nuovo Testamento, lettera seconda ai Tessalonicesi, 3, 10)
Si quis non vult operari, nec manducet
Se uno non vuol lavorare, neppure mangi
(Il detto è famosissimo ed è tuttora citato per rammentare che ognuno deve fare la sua parte guadagnando il pane e dare il proprio contributo per non gravare sulle spalle degli altri)
Seneca
(Epistulae morales ad Lucillium, 87, 23)
Sacrilegia minuta puniuntur, magna in triumphis feruntur
I delitti piccoli sono puniti, quelli grandi portati in trionfo
(Ci si riferisce ai personaggi potenti che riescono sempre a farla franca mentre la gente comune paga sempre)
Giovenale
(Satire, 6, 166)
Quis ferat uxorem cui constant omnia?
Chi sopporterà una donna che abbia tutte le perfezioni?
(Espressione più in bocca agli uomini (maschilismo) nei confronti delle donne dalle molteplici virtù)
Giovenale
(Satire, 6, 460)
Intolerabilius nihil est quam femina dives
Nulla è più insopportabile di una donna ricca
(La frase va interpretata in modo scherzoso, pur riconoscendo che in effetti la donna è viziata e capricciosa)