
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Ancora oggi
non conosco nulla di più prezioso al mondo
di una solida e sincera amicizia fra le persone.

Leo Longanesi
(1905 – 1957), giornalista, editore, disegnatore e aforista italiano.
Aforismi di Leo Longanesi
- Non bisogna appoggiarsi troppo ai princìpi, perché poi si piegano.
- Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
- L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
- È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
- Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
- Sono un conservatore in un Paese in cui non c'è niente da conservare.
- L'italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.
- L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza.
- Non datemi consigli, so sbagliare da solo.
- Una società fondata sul lavoro, non sogna che il riposo.
Ettore Petrolini
(Roma, 13 gennaio 1884 – 29 giugno 1936)
Attore e drammaturgo italiano, specializzato nel genere comico.
Mia madre aveva il senso dell’economia sviluppato fino alla genialità: figuratevi, io mi chiamo Gastone. Ebbene, lei mi chiamava semplicemente Tone... per risparmiare il gas...
Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
Leggo anche dei libri, molti libri: ma ci imparo meno che dalla vita. Un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Oh, il vocabolario, lo adoro. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.
Audrey Hepburn
Bruxelles, 4 maggio1929 – Tolochenaz, 20 gennaio 1993.
E' stata un'attrice britannica. E' cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, sotto il regime nazista, durante la seconda guerra mondiale. Ha studiato danza per poi approdare al teatro e infine al cinema.
Aforismi di Audrey Hepburn
- Credo fermamente che il sorriso sia l'accessorio più bello che una donna possa indossare.
- Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
- Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
- Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l’affamato.
- Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
- Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia.
- Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani,una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
- La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni.
- La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima.
- È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.
- Adoro le persone che mi fanno ridere. Penso che ridere sia la cosa che mi piace di più. È la cura per moltissimi mali.
- La donna la si può corteggiare in mille modi e forse più. Ma ce n'è uno che va oltre il bacio e oltre lo sguardo... Il rispetto!
- Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.
Carlo Verdone
(1950 – vivente) attore e regista italiano.
Aforismi di Carlo Verdone
- Una volta Alberto Sordi mi disse che l'arte della commedia era sempre più in crisi. Secondo lui il motivo era che tra la gente era sparito il senso del ridicolo. Nessuno si stupiva più per nulla. Aveva perfettamente ragione.
- Sono un curioso; e nonostante il successo mi piace girare per strada.
- Credo che ci sia troppa superficialità, troppa presunzione e una spaventosa mancanza di memoria storica.
- Viviamo solo di presente, ma è un presente fatto di attimi sconnessi con ciò che è accaduto prima. Se fossi stato più furbo, in alcuni film avrei scelto finali diversi. Ma sarebbe stato un errore.
- La Chiesa non ha bisogno di Baglioni per accostarsi ai giovani, o di Jovanotti o di Celentano. Né i giovani riscoprono il cristianesimo per un concerto.
- La mia vita artistica si fonda sull'osservazione, sul captare elementi, umori della gente, e trasferirli in pellicola.
- Alla fine degli anni Sessanta c'era una grande fame di cultura, voglia di condividere sempre con gli altri. Oggi invece c'è la tendenza a stare da soli, a casa con il computer.
- Mi dia un succo d'arancio... Ma questa lattina è del '78! Me ne dia un'altra! (...) Ma questa è dell'83! Ma dove le compri 'ste lattine? A Cartagine? (C'Era Un Cinese In Coma)
- Lo sai che c'hai n'soriso verticale da favola? Je manca solo a parola! Ma chi te l'ha scolpito, Michelangelo? Stava in forma quel giorno! (Gallo Cedrone)
- Di Carlo Verdone: (Rita Cirio, critico teatrale) Verdone fa ridere senza battute, senza giochi di parole, senza smorfie, senza costruire situazioni ridicole o equivoche; fa ridere per la precisione sociologica dei suoi rimandi alla realtà di tutti i giorni.
Anna Maria Barbera in arte Sconsolata (Sconsy)
(Torino, 15 gennaio 1962)
Anna Maria Barbera è un'artista, comica, attrice e scrittrice italiana. Si diploma a Firenze alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman e debutta a Torino al Teatro Piccolo Regio. Deve il suo successo grazie alla trasmissione televisiva Zelig nel 2000, in cui veste i panni di Sconsolata. Dopo aver condotto ’Striscia la notizia’ ed essere stata in tournee con lo spettacolo ’Sconsolatemi!’, nel 2003 ha ricoperto il ruolo di co-protagonista nel film diretto da Leonardo Pieraccioni dal titolo: «Il paradiso all’improvviso». Nel 2004 è la volta di «Christmas in love» e successivamente di "Eccezzziunale Veramente - Capitolo Secondo... Me (2005). protagonista insieme a Alessandro Haber della commedia «Ma l’amore... sì» (2006) e del film comico "2061" (2007) con Diego Abatantuono.
Aforismi di Anna Maria Barbera in arte Sconsolata (per gli amici Sconsy)
- Alla fine ho fatto una frittata alla erba e vissero tutti felici e tossicotipendenti.
- Mio figlio il giorno dopo mi chiede scusa e mi da un bacio o è il bacio di Giudo o mi è tornato a casa il figlio al Prologo.
- A casa mia il massimo del buongiorno è: “Hai uscito da sto bagno che devo pisciare?”
- (Sconsolata risponde all’e-mail di un uomo separato a Zelig 2013) - Vergine... ascendente zoccola però!
- Del matrimonio non mi posso lamentare, almeno fino adesso, facendo le corna...
- La salute, ringraziando il cielo, l’aidiesse angora non me l’ho preso, anghe peké “seloconosciloeviti”, e io vado solo con quelli che non conosco.
- Sta sempre collegato con qualcosa, manco alla Nasa! o Twister o Fasbuck... per parlarci devo pigghiare u meggafone.
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Giorgio Panariello
(Firenze, 30 settembre 1960) Comico, attore, regista e showman italiano.
Di origini napoletane (i nonni erano di Torre del Greco), cresce al Cinquale, frazione del comune di Montignoso e si diploma alla scuola alberghiera di Marina di Massa. Suo compagno di scuola è il futuro disc-jockey radiofonico e presentatore televisivo Carlo Conti. Insieme a lui compie un lungo tirocinio nelle radio private e locali della Toscana come imitatore. Ottiene subito notevoli successi in campo regionale imitando, fra gli altri, il cantante Renato Zero.
Aforismi di Giorgio Panariello
- È la foto del nonno. È un po' mossa, ma nonno aveva il Parkinson.
- Tema: "L'otto marzo". Svolgimento: "L'otto marzo, l'otto un quarto faccio colazione, l'otto e mezzo sono a scuola".
- Il film era talmente noioso che mi sono addormentato davanti alla locandina.
- Perché sa, signora, nella mi' famiglia come cultura ne abbiamo poca, ma come finezza si va in culo a diversi.
- Il mio intento è quello di donare a tutti un sorriso. E se per qualcuno o per molti non è così, almeno spero che possano cercarlo altrove, perché il sorriso è uno dei motori della vita.
- Quella sera a cena abbiamo mangiato tanto di quel pesce, ma tanto di quel pesce, che fuori Green Peace ha fatto una manifestazione di protesta.
- Definizione: "Ciao in inglese". Risposta: "Motorins".
- Halloween… I nostri cervelli vanno all’estero e noi importiamo le zucche vuote.
Mago Forest
Pseudonimo di Michele Foresta (1961 – vivente).
Comico e conduttore televisivo italiano.
Alcuni aforismi del mago Forest
- L'amore è un sentimento inventato dai farmacisti per vendere più profilattici.
- Per una donna così darei un anno della mia vita: il 1981, che ho fatto il militare.
- Ho sentito che Rete quattro ha preso una multa di 150.000 euro...
Caspita! Ma a quanto stava andando? - Questo passo me lo ha insegnato Raffaella Carrà. È un passo carrabile.
- Perché la donna bisogna anche farla ridere.
Diceva mio padre: fai ridere una donna e sei già a metà coscia. - Sono l'inventore del Forfor-Shamping-Camaleontic-Color. Si tratta di uno shampoo (non ancora in commercio) che fa venire la forfora del colore uguale alla giacca che indossi.
- Tu hai scritto "ti amo o ti ammazzo" e "la mia ragazza mena", la mia domanda è questa: Ma con chi cazzo ti metti!
- L'unica differenza tra te e un albero della cuccagna è che l'albero della cuccagna ha i premi in alto.
- È quanto meno strano come, pur vivendo nello stesso corpo, io e il mio cervello non ci siamo mai incontrati.
- Per fare l'amore bisogna essere in due, e non è la stessa cosa che farlo due volte da solo.
- Ma parità dei sessi vuol dire che dobbiamo avercelo lungo tutti uguale?
- Bill Gates ha compiuto 50 anni.
Per festeggiare ha fatto uscire una versione di se stesso più aggiornata! - Ci sono momenti nella vita in cui vorrei essere a Pamplona, inseguito dai tori!
La tolleranza di una persona,.
non va mai messa alla prova.
Perché vedi, anche la persona più calma
di questo mondo,
se sbotta riesce a scatenare un inferno,
che nemmeno immagini. Occhio!
Un giorno la paura busso' alla porta,
il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.