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Lunedì, 12 Dicembre 2016 02:00

#Aforismi: alcune frasi di Fëdor Dostoevskij

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un dipinto dello scrittore barba lunga capelli radi rossiccio

Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Mosca, 11 novembre 1821– San Pietroburgo, 9 febbraio 1881.
È stato uno scrittore e filosofo russo, è considerato, insieme a Tolstoj, uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. A lui è intitolato il cratere Dostoevskij sulla superficie di Mercurio.

Aforismi di Fëdor Dostoevskij

  • La bellezza salverà il mondo.
  • Abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
  • La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
  • Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.
  • Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
  • Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
  • La verità autentica è sempre inverosimile. Per renderla più credibile, bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna.
  • Vi giuro, signori, che aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Eppure sono convinto che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.
  • Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
  • Un essere che si abitua a tutto: è la migliore definizione che si possa dare dell'uomo.
  • A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
  • Vi sono uomini che non hanno mai ucciso, eppure sono mille volte più cattivi di chi ha assassinato sei persone.
  • Forse io mi credo un uomo intelligente proprio e solo per questa ragione, che in tutta la vita non m'è mai riuscito di portare a termine nulla.
  • Per essere veramente un grand'uomo bisogna saper resistere anche al buon senso.
  • L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo.
  • Non c'è niente di più facile che condannare un malvagio, niente di più difficile che capirlo.
  • Trascino la mia vita nel mio angolo, tenendomi la maligna e magrissima consolazione che un uomo intelligente non può in verità diventar nulla e che solo gli sciocchi diventano qualcosa.
  • Il mistero dell'esistenza umana non consiste nel rimanere vivi, ma nel trovare una ragione per vivere.
    Penso che se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, l'ha creato a sua immagine e somiglianza.
  • Siamo tutti esuli dal nostro passato.
  • La sofferenza è l'unico motivo della coscienza. E sebbene abbia dichiarato che secondo me la coscienza è per l'uomo è la più grande disgrazia, so però che l'uomo l'ha cara e non le scambierebbe colle maggiori soddisfazioni.
    Eccoli gli uomini. Vanno avanti e indietro per la strada: ognuno è un mascalzone e un delinquente per natura, un idiota. Ma se sapessero che io sono un omicida e ora cercassi di evitare la prigione, si infiammerebbero tutti di nobile sdegno.
  • È pericoloso reprimere nei giovani l'orgoglioso entusiasmo.
  • Io sono solo, mentre loro sono tutti.
  • Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
  • Mi inventavo avventure, mi creavo una vita fittizia, tanto per vivere in un mondo qualunque. E tutto per via della noia; l'inerzia mi schiacciava.
  • Per un momento le bugie diventano verità.
  • Vivere oltre i quarant'anni è di cattivo gusto.
  • Meglio una cosciente inerzia! E dunque, evviva il sottosuolo!
  • Non è che io non accetti Dio, è soltanto che in tutta umiltà Gli restituisco il biglietto.
Letto 5869 volte Ultima modifica il Domenica, 11 Dicembre 2016 21:40
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