
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Daniele Luttazzi
Pseudonimo di Daniele Fabbri
(Santarcangelo di Romagna, 26 gennaio 1961)
Attore, comico, scrittore e musicista italiano.
Il suo pseudonimo è un omaggio al musicista e attore Lelio Luttazzi.
Aforismi di Daniele Luttazzi
- Mio nonno era un duro. Un vero duro. Sulla lapide c'è scritto: Ca..o guardi?
- Era così solare. Parlavi per un'ora con lei, ne uscivi abbronzato.
- Ah smettetela di lamentarvi che qualche spione ascolti le vostre telefonate. Non siete così interessante. Persino la persona a cui state telefonando non vi sta ascoltando.
- Credeva di essere una brava cuoca. Poi un giorno vide il suo cane che mangiava da McDonald's.
- Gli anni sembravano non aver avuto alcun effetto su di lei. Era rimasta la solita stronza che conoscevo.
- Il muscolo più potente del corpo umano? La vagina. Un uomo robusto può sollevarti un divano. Una vagina può farti comprare un divano.
- Ieri sera ad una festa, una ragazza bellissima mi ha offerto da bere e poi mi ha invitato a casa sua. Mi fa:"Scusa un attimo!" Quando ritorna è completamente nuda. Si siede sulle mie ginocchia, comincia ad accarezzarmi, a baciarmi dappertutto e allora ho pensato: "Daniele, questa occasione non fartela scappare!" E così mi sono fatto dare il suo numero di telefono.
Audrey Hepburn
Bruxelles, 4 maggio1929 – Tolochenaz, 20 gennaio 1993.
E' stata un'attrice britannica. E' cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, sotto il regime nazista, durante la seconda guerra mondiale. Ha studiato danza per poi approdare al teatro e infine al cinema.
Aforismi di Audrey Hepburn
- Credo fermamente che il sorriso sia l'accessorio più bello che una donna possa indossare.
- Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
- Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
- Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l’affamato.
- Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
- Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia.
- Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani,una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
- La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni.
- La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima.
- È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.
- Adoro le persone che mi fanno ridere. Penso che ridere sia la cosa che mi piace di più. È la cura per moltissimi mali.
- La donna la si può corteggiare in mille modi e forse più. Ma ce n'è uno che va oltre il bacio e oltre lo sguardo... Il rispetto!
- Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.
Lino Giusti (ChaoLin)
(01 aprile 1956, S. Caterina) Segni particolari: Una cicatrice all'inguine. Si descrive così: Umorista colto... sul matto!
- E pensare che ci sono quelli che scacciano le mosche con la coda dell'occhio.
- Quando i prezzi del commerciante sono alle stelle, i soldi fateglieli vedere col cannocchiale.
- Se un maniaco semina il terrore, dopo 9 mesi nascono i terroristi?
- Beethoven, alla nona, non ce la fece più.
Derek Walcott
(Castries, 23 gennaio 1930 – Cap Estate, 17 marzo 2017)
Derek Walcott è stato un poeta e scrittore santaluciano, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1992, noto soprattutto per le sue opere poetiche e teatrali in lingua inglese.
Tempo verrà (di Derek Walcott)
Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ciascuno sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai trascurato
per un altro, e che ti conosce a memoria.
Dallo scaffale prendi le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
strappa dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E festa. Banchetta con la tua vita.
Aforismi e citazioni di Derek Walcott
- Torno sempre con grande gioia in Italia ed amo in particolare il meridione: sono rimasto molto colpito dalla bellezza di Siracusa, dal panorama, e dal suo mare epico.
- Ah, gennaio bifronte, che guardi i due tempi: un passato, ci assicurano, nato nel degrado, e un presente che ci ha sollevato col rumore del vento nelle foglie dell'albero del pane, con un'euforia che contraddice il passato.
- La Storia si guadagna la propria tenerezza col tempo; non per una vittoria navale, ma per la V di una schiena di velluto in un vestito giallo.
- Ho cantato il quieto Achille, figlio di Afolabe, che non è mai salito in un ascensore, che non aveva passaporto, perché l'orizzonte non lo richiede.
- Molestate dal fumo che recava affronto alla loro foresta zanzare dardeggiavano punzecchiando il busto di Achille, che si frizionò gli avambracci col rum bianco: così, almeno, quelle che appiattiva in asterischi morivano ubriache.
- Amava gli odori che il mare gli lasciava addosso. Soffiando sul tizzone di una stella la notte accende il suo carbone.
- Perché la memoria è meno del posto che vagheggia, da nessun luogo deriva la sua forma se non per dire che perfino con la merda e l’affanno di quel che ci facciamo a vicenda, la beatitudine della corrente contraddice la prosopopea della disperazione con alcune scintillanti semplici cose, acqua, foglie, e aria, che eccitano la dissoluzione che va oltre la felicità.
- Non sappiamo mai cosa farà la memoria. Credo infatti che non siamo in grado di controllarla, né di capirla, e ciò offre un materiale fertile per la poesia.
- L'ideale perpetuo è lo stupore. È una cosa in cui credo profondamente. La vita è piena di mistero ed è da vivere con incanto, apprezzando sempre quello che ci sorprende.
Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio (brevemente Antonio de Curtis)(in arte Totò)
(Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967)
Totò è stato un attore italiano. È considerato il simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata». Anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, inoltre, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani.
Le più famose Battute di Totò
Di seguito la raccolta completa delle più belle frasi e battute di Totò, divise per film.
Fermo con le mani, 1937
- Parli come badi, sa?!
- Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto?
- “Eppure la vostra faccia non è nuova per me”. Totò: “Neanche a me, ce l’ho da che son nato”.
- Non mi sono insediato: qui non ci sono sedie.
- Il funzionario civico municipale è un aggettivo qualificativo di genere funzionatorio.
San Giovanni decollato, 1940
- Che cosa ho chiesto a San Giovanni? Un terno? una quaterna? una cinquina? Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzellacchera: far cadere la lingua a mia moglie.
- Perciò, mio carissimo signor ciabatttino, queste scarpe sono da fiera. Sei e cinquanta. E se non sapete fare il calzolaio, andate a fare il farmacista , che è meglio. Rimembris omnibus, cioè ricordati uomo, che calzolaio si nasce, non si diventa.
- Non so leggere, ma intuisco.
Due cuori fra le belve – Totò nella fossa dei leoni, 1943
- L’uomo discende dalla scimmia. Io no perché sono raccomandato.
Il ratto delle sabine, 1945
- ‘Giulietto e Romera’, il capolavoro di Scic e Spirre.
- Aristofane è morto? E quando è successo? Duemila anni fa? Dio, come passa il tempo.
- Siamo nel settecento avanti Cristo? Perbacco! In pieno Rinascimento.
- Voi siete un attore e io vi ammiro, come uomo e come cane, ma voi non potete essere stato una spalla, voi non avete mai fatto nemmeno il ginocchio.
- Anche se è civile, la morte sempre morte è.
I due orfanelli, 1947
- Chi dice che il denaro non fa la felicità, oltre a essere antipatico, è pure fesso.
- Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra, il dopoguerra fa la borsa nera, la borsa nera rifà il denaro, il denaro rifà la guerra.
- In guerra sono tutti in pericolo, tranne quelli che hanno voluto la guerra.
- “Mi sembrate annoiato. Ma come, non è bello essere duca?”. “Sì, ma... sapete com’è: è una carriera senza avvenire”
Alessandro Alfredo Haber
(Bologna, 19 gennaio 1947) è un attore, regista e cantante italiano
- Odio l'accademia. Quelli che recitano, rotondi, aulici, sono morti. Sul palco bisogna vivere, anche il difetto può essere propositivo.
- I più scoprono il cinema e abbandonano il teatro, io mai. Per me il teatro è un bisogno, perché solo qui mi sento realmente creatore di quello che faccio. Al cinema c’è un direttore d’orchestra. A teatro sei responsabile, sei tu che cavalchi la bestia.
- Sono un artista strano, originale, ma sul palco sono implacabile, pignolo e preciso allo sfinimento, non ho mai perso un giorno di lavoro, sono sempre costruttivo. Ho un brutto carattere, ho litigato sul palco, ma mai per andare via. Non me ne frega niente dei posteri, voglio giocare adesso, voglio consumarmi adesso.
- Sono un attore geneticamente propositivo, che non aspetta istruzioni dalla regia, ma butta sul palco tutta la sua vita, il suo vissuto, la sua esperienza
- Socialmente oggi la vita è più difficile viverla, una volta era tutto più semplice, c’erano pochi divertimenti, pochi riferimenti, c’era pane e mortadella, oggi invece è tutto più sofisticato, più complicato è più semplice arrivare in un posto, ma è più complicato gestire le piccole cose.
- Con la musica riesci a comunicare con tutti nello stesso momento. La musica potrebbe salvare il mondo perché è un linguaggio che capiscono tutti.
- Sono pazzo del mio lavoro, per me è come scopare, anzi è meglio per molti aspetti perché è una passione che non ti tradisce. Adesso poi è come se avessi molte donne: il cinema, il teatro, la musica. Uno splendido harem che non mi abbandona mai.
José de Sousa Saramago
(Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010)
È stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta e critico letterario portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998.
Aforismi di José Saramago
- L'uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni.
- Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
- Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
- Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono.
- Oltre alla conversazione delle donne, sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
- La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa.
- I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
- Non è la dimensione del vaso che importa, ma quello che ognuno di noi riesce a mettervi, anche se dovrà traboccare e andare perduto.
- Siamo in guerra ed è una guerra di accerchiamento, ognuno di noi assedia l'altro ed è assediato, vogliamo abbattere le mura dell'altro e mantenere le nostre. L'amore verrà quando non ci saranno più barriere, l'amore è la fine dell'assedio.
- E se il cuore non ha capito, non arriva ad esser menzogna il detto della bocca, ma piuttosto assenza.
- Il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo.
Arnoldo Foà
(Ferrara 24 gennaio 1916, Roma 11 gennaio 2014)
Uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del '900, doppiatore, attore di teatro, di cinema, dei primi sceneggiati Rai anni '50, regista, ma anche scultore, pittore e poeta.
Con Arnoldo Foà, morto a Roma a pochi giorni dal suo 98/o compleanno, scompare la “voce” del teatro italiano: timbro inconfondibile che ha accompagnato in una vita lunga e avventurosa (basti pensare ai suoi matrimoni e all’esilio volontario alle Seychelles) migliaia di appassionati del palcoscenico e non solo.
- Io sono il teatro.
- Ma siete tutti venuti qui per me, davvero? Ma allora siete tutti cretini! (al suo 95° compleanno).
- Non c'è differenza tra la vita e il palcoscenico.
- La nostra vita è un'opera d'amore.
- Amore significa tragedia, divertimento, gioia, disperazione. L'amore è tutto, pazzia e bello. L'amore è la cosa più bella che esista per l'uomo.
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Diego Parassole
(Alessandria, 7 ottobre 1963) è un comico, cabarettista, umorista, oltre che scrittore italiano. Si diploma in drammaturgia presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano e dal 1990.
Non mi vergogno a dirlo: sono stato parecchi anni in analisi. Solo che è troppo cara: cento euro per un'ora di lettino.
Quest'estate a Forte dei Marmi per la stessa cifra mi davano anche l'ombrellone.
Roberto Gervaso
(Roma 9 luglio 1937)
Roberto Gervaso è un giornalista, scrittore e aforista italiano.
Aforismi e Citazioni di Roberto Gervaso
- Per una donna mi butterei anche nel fuoco. Ma dopo di lei.
- Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non far il nostro.
- Cerco moglie. D'un altro.
- Chi non dubita di nulla è capace di tutto.
- Due cose l'uomo non vorrebbe mai sapere: di essere inguaribilmente malato e pubblicamente cornuto.
- I seni delle donne sono fatti per gli uomini che non sanno dove metter le mani.
- Il divorzio è un regolamento di conti. Come il matrimonio.
- Il più bel momento dell'amore è quando ci s'illude che duri per sempre; il più brutto, quando ci s'accorge che dura da troppo.
- Il politico è come la donna frigida: per piacere deve fingere.
- Il silenzio è d'oro. Soprattutto quando non si ha niente da dire.
- Il vantaggio d'andar a letto con la propria moglie è che si trova sempre il tempo di piegar i pantaloni.
- L'altruista è uno che ha fatto male i propri conti.
- L'amore a prima vista spesso non è che una svista.
- L'amore platonico ha questo di bello: non si ha, poi, la scocciatura di rivestirsi
- La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.
- Onnipotente è la donna che, a tavola, ci fa sentire lupi; a letto, leoni.
- Più conosco gli uomini, più amo le donne.
- Quando una donna dice: "Non capisco cosa mi sta succedendo" vuol dire ch'è già successo. Con un altro.
- Tutto sommato, le dichiarazioni dei redditi costano meno di quelle d'amore.
- C'è chi è impotente di fronte al destino e chi di fronte a una donna. Difficile dire chi soffre di più.
- Gli uomini fedeli e le donne fedeli raramente si sposano fra di loro. Per il timore di annoiarsi.
- Guardiamoci le spalle da chi non ci guarda negli occhi.
- Il colmo dell'infelicità è esser felici senza saperlo.
- Il matrimonio c'insegna molte cose. Soprattutto che potevamo farne a meno.
- L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
- La donna che a letto vuol essere "rispettata" non merita d'essere portata a letto.
- La notte porta consiglio. A condizione che si dorma.
- La vita, per una donna bella, è difficile; per una donna bella e intelligente, difficilissima; per una donna bella, intelligente e spiritosa, impossibile.