
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
Bisogna mettere i nostri doni,
quelli affidatoci dalla provvidenza,
a disposizione del prossimo.
Solo così essi diventeranno un mezzo
per adempiere la missione per cui esistono.
Il denaro è una specie di sesto senso,
senza il quale non si può
fare pienamente uso degli altri cinque.
Enzo Iacchetti
Vincenzo "Enzo" Iacchetti (Castelleone, 31 agosto 1952) è un attore, comico, conduttore televisivo, cantante italiano.
Dal 1994 conduce insieme al suo collega e grande amico Ezio Greggio il "telegiornale satirico" Striscia la notizia, diventandone uno dei volti storici.
Aforismi e Citazioni su Enzo Iacchetti
- E' una questione di punti di vista: come gli aquiloni, che pensano che la terra sia attaccata al filo.
- Lei gli diceva: "Se tu m'amassi...". Poi gli scriveva: "Se tu m'amassi...". Gli sussurrava: "Se tu m'amassi...". Lui le rispose: "Ma no che non t'amasso!".
- Poesie bonsai: Oh Lumaca. Cosa ti viene in mente/ di attraversare proprio adesso?/ Lo so ch'è domenica/ e il centro storico/ è chiuso al traffico,/ ma c'è sempre qualche furbo/ col motori SCIAK ! . Nota a fondo poesia: Se si suppone l'esistenza di un cervello negli ultras del calcio è lecito ipotizzare una mente pensante anche nelle lumache.
- Il toro da monta gay: come si fa a far sapere al contadino che la mucca non ti piace come il toro del vicino?
- Chissà se le stelle per esprimere un desiderio devono aspettare che cada la terra?
- Poesia bonsai: "Cosa vuoi che ti dica: se la amo la amo!". Faccia di me / quello che vuole/ come quando l'altra sera/ mi ha costretto ad inginocchiarmi/ davanti a sua madre. / Faccia di me / quello che crede/ come quando al ristorante / mangiando gli ossi buchi / vuole sempre il mio midollo./ Faccia di me quello che vuole/ Faccia di me quello che vuole/ Faccia di me...e...e...rda.
- Poesia: Cara/ scendo un attimo a comprare le sigarette,/ disse un giorno alla sua moglie/il signor Beppe/ e non tornò mai più / andò a comprarle in Perù,/coi soldi messi via/si comprò una tabaccheria./Non lo trovarono mai/alla faccia della Raffai!
- Ora finalmente possiamo dirlo: Arsenio Lupin era socialista.
- Chi dice che la religione è l'oppio dei popoli, si è mai fumato una pagina della Bibbia?
Era solo un sorriso, niente di più.
Una piccola cosa.
Una fogliolina in un bosco che trema
al battito d’ali di un uccello spaventato.
(Il Cacciatore di Aquiloni)
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo
- Il mondo non è perfetto. In un mondo perfetto Mark Chapman avrebbe ucciso Yoko Ono. (DANIELE LUTTAZZI Parlando di lei)
- Un idiota con degli sprazzi di imbecillità. (ETTORE PETROLINI Parlando di Filippo Tommaso Emilio Marinett)
- Sta solo facendo una brutta imitazione di Elvis o è proprio nato così? (FREDDIE MERCURY Parlando di Billy Idol)
- Cicciolina è stato l'unico uomo politico italiano a farsi fare quello che gli altri uomini politici hanno fatto agli italiani. (GIORGIO FALETTI Parlando di lei)
- Uno scrittore compromesso con il futuro regime. (MINO MACCARI Parlando di Massimo Bontempelli)
- Proust spiega troppo per il mio gusto: trecento pagine per farti sapere che Tizio incula Tizio, è troppo. (LOUIS-FERDINAND CÉLINE Parlando di Marcel Proust)
- Sarà. Ma io alle due di notte nella camera di albergo di Mike Tyson non ci andrei neanche se fossi Mike Tyson. (ALFREDO ACCATINO Parlando di Mike Tyson)
- Quello spaccone di Hemingway, che pure aveva un indubbio fiuto per le patacche, improvvisò le sue memorie della Grande Guerra a tavolino. Lewis Carroll, adorato dai genitori di bambini, non era precisamente il tipo cui avreste volentieri affidato la vostra figlia decenne. Il compagno Picasso, durante l'occupazione di Parigi, leccò per benino il sedere ai nazisti. Se Simenon si è davvero scopato diecimila donne, mi mangio la paglietta. E benché non esistano prove a riguardo, sono certo che Omero aveva dieci decimi di vista. (MORDECAI RICHLER Parlando di Ernest Hemingway)
- La Sora Lella della Storia dell'arte. (VITTORIO SGARBI Parlando di Federico Zeri)
- Non ha proprio talento quel ragazzo. Ditegli, per favore, di smetterla con il dipingere. (PIERRE AUGUSTE RENOIR Parlando di Èdouard Manet)
- E come un vecchio castello, senza neppure un fantasma che lo abiti. (MAURICE MAETERLINCK Parlando di George Bernard Shaw)
- Mi piace la musica di Wagner più di ogni altra cosa. E così rumorosa che si può parlare per tutto il tempo senza farsi sentire dagli altri. È un grande vantaggio. (OSCAR WILDE Parlando di Richard Wagner)
- Esistono due modi per provare avversione per la poesia. Il primo è provare avversione. Il secondo è leggere Pope. (OSCAR WILDE Parlando di Alexander Pope)
- Nel 1972 ho girato un film in Italia, "Lo scopone scientifico". Sarebbe stata una magnifica esperienza se non avessi dovuto recitare con un attore italiano che si chiama, se ben ricordo, Alberto Sordido. (BETTE DAVIS Parlando di Alberto Sordi)
Luciano Ligabue
Cantautore italiano, scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico. (1960 – vivente)
- Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi: si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo.
- Ho messo via un bel po' di foto che prenderanno polvere sia su rimorsi che rimpianti che rancori e sui perchè
- Questo Paese non è di chi lo governa, ma di chi ci abita.
- Credo che ci sia sempre da parte mia la tentazione di provare a raccontare, per quanto sia possibile, le emozioni. Quando è difficile farlo con le parole cerco di raccontare dei contesti in cui quell'emozione prova ad uscire da sola.
- Io vivo la canzone come una sorta di colloquio fra me e l'ascoltatore e mi piace pensare che il lavoro che uno fa su sé stesso si rifletta in termini positivi nella società.
- Amo questo Paese e non sopporto il fatto che non ci sia una classe dirigente capace di farlo diventare un Paese moderno, che abbia un futuro, o che semplicemente prometta un futuro. Adesso i politici non sono capaci di promettere un futuro neanche nelle loro campagne elettorali.
- Nelle prime interviste, come qualsiasi rocker che vuole sboroneggiare, dicevo: non mi vedo a cinquant'anni a fare questo, adesso non solo mi ci vedo, ma guardo con attenzione gli Stones. Ci sto ancora bene sul palco a "ballare sul mondo".
- Mi piace pensare che ci sia la varietà necessaria per poter avere da ogni canzone una diversa chiave di lettura.
- A me fa stare bene l'idea che le mie canzoni siano fischiettate un po' da tutti, non mi importa da chi o da quale ceto sociale, e ancora di più se sono suonate voce e chitarra.
La felicità? - disse il bell'uccello e rise
con il suo becco dorato, -
la felicità, amico, è ovunque, sui monti
e nelle valli, nei fiori e nei cristalli.
Totò
Nome d'arte di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, più semplicemente Antonio De Curtis (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967) attore, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore italiano.
Lo so, dovrei lavorare
invece di cercare fessi da imbrogliare,
ma non posso, perché nella vita
ci sono più fessi che datori di lavoro.
Paolo Villaggio
(Genova, 30 dicembre 1932 – Roma, 3 luglio 2017)
Paolo Villaggio è stato un attore, comico, scrittore e sceneggiatore italiano.
Ha interpretato personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto al grande pubblico per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi.
Aforismi e Citazioni di Paolo Villaggio
- Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.
- Con Fantozzi ho cercato di raccontare l'avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono fuori con onore, molti ci sono passati a vent'anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la maggior parte. Fantozzi è uno di questi.
- C'è sempre in ogni agglomerato umano l'organizzatore di sfide calcistiche. Mentre godono fama di organizzatori, questi elementi sono in realtà solo dei criminali pericolosi e la loro monomania porta periodicamente dei padri di famiglia sull'orlo della tomba.
- [Alla domanda: Ma davvero La corazzata Potëmkin è un film tanto brutto?]
Non è il film in sé, quanto il fatto che non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. Quando dissi quella frase, attaccai proprio quel mondo. Per la prima volta da sinistra si levava una voce contro la santificazione di certi miti. - Quando andai a presentare Fantozzi in Unione Sovietica, ad un certo punto mi alzai e ripetei la frase del film. E appena dissi che la "Corazzata" era una boiata, si scatenò un inferno. Esplose l'entusiasmo. La gente scattò in piedi, mi applaudì per decine di minuti. Fu uno dei momenti più belli della mia carriera.
- Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.
- Voi giovani avete il vizio in questo momento di dire che siete infelici, che avete paura del futuro, che la colpa è di questo o di quello… ed incolpate soprattutto la nostra generazione, i ladri, i politici… no! Non è vero, voi siete anche in colpa, credetemi. Quando è finita la guerra, il paese era completamente distrutto, non c'erano né strade, né autostrade, né ponti, né ospedali, non c'era un cazzo, c'erano solo delle chiese. Finita una tragedia orrenda come la guerra non c'era più un cacchio, niente, niente!! In quindici anni noi, in Italia, siamo diventati il quarto paese industrializzato della Terra. In soli quindici anni! Oooh! Allora io vi prego, ragazzi, la colpa è vostra... questo continuo lamentio... io comincio a pensare che siamo più felici noi da vecchi, che voi da giovani... pensate, è una cosa incredibile