NiceDie.it

Affronta la tua giornata con una sana risata
Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Se si ama qualcuno si soffre 

e se non ami, non puoi conoscere
il significato di una vita cristiana.

A che serve avere le mani pulite

se si tengono in tasca?

Bill Gates

Pseudonimo di William Henry Gates III
(28 ottobre 1955 a Seattle) Statunitense, imprenditore, informatico.

Aforismi di Bill Gates

  • Se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema assomiglierà ad un chiodo da battere.
  • Il successo porta cattivi consigli. Induce persone intelligenti a credere di non poter sbagliare ed è una guida inaffidabile per il futuro.
  • Microsoft ha avuto vari concorrenti in passato. E' un bene che ci siano musei per documentarlo.
  • Se il settore dell'automobile si fosse sviluppato come l'industria informatica, oggi avremmo veicoli che costano 25 dollari e fanno 500 km con un litro.
  • Scrissi il mio primo programma di software all'età di tredici anni. Serviva per giocare a tris. Il computer che usavo era grosso, ingombrante, lento e assolutamente irresistibile.
  • Le persone che credono nella proprietà intellettuale sono numerose più che mai. Gli altri sono una sorta di moderni comunisti.
  • Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora oggi è stato sprecato. 
  • La cosa più bella di un computer portatile e che, per quanta roba tu ci possa mettere dentro, non diventa più grande o più pesante.
  • Il successo è un insegnante schifoso. Seduce le persone brillanti facendole pensare che non possono perdere.

Grosso cappello di paglia e occhiali da sole grandi tondi risulta sempre molto bella

Lady Gaga

Nome d'arte di Stefani Joanne Angelina Germanotta
(1986 – vivente), cantautrice, attrice e attivista statunitense.

Aforismi di Lady Gaga

  • Sono molto concentrata sul lavoro. Io creo in continuazione. Sono una ragazza molto occupata. Vivo e respiro il mio lavoro. Amo quello che faccio. Credo nel messaggio che mando. Non conosco soste. Non ho creato la fama, la fama ha creato me.
  • Soffro di questa strana cosa: se dormo con qualcuno penso che lui sottrarrà la mia creatività tramite la mia vagina.
  • Non considero i miei vestiti scandalosi. La verità è che le persone non hanno lo stesso punto di vista. Per me sono bellissimi, sono arte; per loro sono scandalosi e demenziali.
  • Non voglio intaccare la mia estetica e il messaggio che voglio inviare come artista. Oggi la gente viene distratta da cose non importanti, come la dieta che faccio o chi diavolo sono.
  • Sono andata in bancarotta circa quattro volte fino ad ora. [...] Ogni dollaro che guadagno, va sul palco.
  • A volte mi sembra di essere sempre sul palcoscenico e sento che la mia stessa vita è un palcoscenico continuo: quando danzo, quando canto, quando faccio colazione. C'è però un momento di verità quando il palcoscenico scompare: quando piango. Sulle scene, fuori dalle scene o con qualcuno. C'è qualcosa di profondamente vero e onesto in questo. Non ha niente a che vedere con il togliermi una parrucca o il rossetto... è molto più profondo di questo.
  • Ci metto tempo, ogni mattina, a diventare me stessa.
  • Credo che la moda e la musica vadano di pari passo e così dovrebbero. È il lavoro dell'artista creare l'immaginario che armonizza la musica.
  • Ogni volta che una storia finisce mi dicono "sei schiava del successo e rimarrai sola". Ma cosa ci posso fare se appena si presentano con un anello come regalo li mando al diavolo!
  • In mezzo a tutti questi riflettori, prego che la fama non catturi la mia vita.

meme: Le banche  non sono altro che la rete fognaria del denaro che, come diceva Martin Lutero, è lo sterco del diavolo (Carl William Brown)

Aforismi, pensieri, frasi e citazioni sul denaro

  • La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta. (Lucio Anneo Seneca)
  • Il denaro è come il letame che non serve se non è sparso. (Francesco Bacone)
  • Il denaro è una maledizione quando non se ne ha abbastanza. (Roberto Gervaso)
  • Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò. (Marilyn Monroe)
  • La frase più bella di tutte le lingue è: “Si allega assegno”. (Dorothy Parker)
  • Per denaro sarei disposto a fare qualunque cosa, persino una buona azione. (Antoine Rivaroli)
  • Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità. (Tom Hanks)
  • Per disprezzare il denaro bisogna averne, e molto. (Cesare Pavese)
  • La mia teoria sulla creatività è che più denaro si ha, più si è creativi. (Robert Mapplethorpe)
  • Il denaro è un afrodisiaco potente. Ma i fiori funzionano quasi altrettanto bene. (Robert A. Heinlein)
  • Se il denaro non dà la felicità, neppure la toglie. (Roberto Gervaso)
  • Il denaro è come il sesso: se non ce l’hai non pensi ad altro. Se ce l’hai pensi ad altro. (James Baldwin)
  • Mancanza di denari, malattia senza pari. (Francois Rabelais)
  • Il denaro è la schiavitù moderna. (Lev Tolstoj)
  • Ciò che distingue l’uomo dagli altri animali sono preoccupazioni finanziarie. (Jules Renard)
  • Il mondo gira su una monetina, oggi come è sempre stato in passato. (Joe Murray)
  • Dio: dammi un assegno della tua presenza. (Marcello Marchesi)
  • Forse il tempo è denaro, ma io preferisco perdere il mio tempo piuttosto che una banconota da 500 euro. (Landeyves, Twitter)
  • A parte San Francesco d’Assisi, non conosco nessuno che sia capace a resistere alla forza del denaro. (Jorge Amado)
  • Il denaro è come il letame, se ammucchiato, puzza. (Anonimo)
  • Mi piacerebbe vivere come un povero con un sacco di soldi. (Pablo Picasso)
  • Si può essere giovani senza soldi, ma non si può essere vecchi senza. (Tennessee Williams)
  • È stato detto che l’amore per il denaro è la radice di tutti i mali. Lo stesso si può dire della mancanza di denaro. (Samuel Butler)
  • Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci…il resto l’ho sperperato. (George Best)
  • Le banconote asciugano le lacrime meglio del fazzoletto. (Antonio Fogazzaro)
  • Il denaro è il migliore deodorante. (Elizabeth Taylor)
  • Le banconote sono la carta assorbente del sudore del mondo. (Ramón Gómez de la Serna)
  • Se non esistessero le donne, tutto il denaro del mondo non avrebbe alcun significato. (Aristotele Onassis)
  • Il denaro non ha odore, ma a partire da un milione comincia a farsi sentire. (Tristan Bernard)
  • Il denaro somiglia alla carta igienica: quando serve, serve con una certa urgenza. (Upton Sinclair)
  • Se i soldi non fanno la felicità… restituiteli. (Jules Renard)
  • Il denaro non può comprare la felicità, ma può comprare uno yacht. E non so voi, ma una yacht mi rende maledettamente felice. (Fragmentarius)

un uomo molto barbuto e capellone incolto un cappottone sguardo severo

Lev Nikolàevič Tolstòj

(Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910)
Lev Tolstòj, in russo: Лев Толстой, in italiano anche noto come Leone Tolstoi, è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo.

Aforismi e Citazioni di Lev Tolstoj

  • La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza.
  • Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
  • Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa.
  • Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
  • Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.
  • Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
  • Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani.
  • Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
  • Un uomo è come una frazione il cui numeratore è quello che è, e il cui denominatore quello che pensa di sé. Più grande è il denominatore, minore la frazione.
  • Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente. Credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
  • L'arte è la suprema manifestazione della potenza dell'uomo; è concessa a rari eletti, e innalza l'eletto a un'altezza dove l'uomo è preso da vertigine ed è difficile conservare la sanità della mente. Nell'arte, come in ogni lotta, ci sono eroi che si dedicano interamente alla loro missione, e che periscono senza raggiungere la meta.

Un omino simpatico con i baffetti e la testa rotonda, sempre sorridente

Giovanni Salvatore Augusto Falcone

(Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992)
Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano. Fu assassinato con la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della sua scorta nella strage di Capaci per opera di Cosa Nostra. Il suo sacrificio viene commemorato il giorno della sua morte sia in italia che in un'apposita seduta all'ONU.

Aforismi e Citazioni di Giovanni Falcone

  • Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
  • Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
  • Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare. Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.
  • L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
  • Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere.
  • La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.
  • La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
  • Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili.
  • In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.
  • Per vent'anni l'Italia è stata governata da un regime fascista in cui ogni dialettica democratica era stata abolita. E successivamente un unico partito, la Democrazia cristiana, ha monopolizzato, soprattutto in Sicilia, il potere, sia pure affiancato da alleati occasionali, fin dal giorno della Liberazione. Dal canto suo, l'opposizione, anche nella lotta alla mafia, non si è sempre dimostrata all'altezza del suo compito, confondendo la lotta politica contro la Democrazia cristiana con le vicende giudiziarie nei confronti degli affiliati a Cosa Nostra, o nutrendosi di pregiudizi: "Contro la mafia non si può far niente fino a quando al potere ci sarà questo governo con questi uomini".
  • Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.

L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile.

Prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione. 

un signorone paffutello con i capelli cortissimi bianchi e un enorme sigaro acceso in bocca

Benito Jacovitti (Benito Franco Giuseppe Jacovitti)

(Termoli, 9 marzo 1923 – Roma, 3 dicembre 1997)
È stato un grande fumettista italiano.

Aforismi di Benito Jacovitti

  • Io sono un clown, un pagliaccio. Sono orgoglioso di essere un pagliaccio. Sono un matto.
  • Qualcuno brontolò perché, per esempio nelle storie western, c'era qualche ammazzamento. Ma sarà violenza quella in cui il morto fa un paio di capriole, entra nella cassa e cammina per il cimitero con mani e piedi che gli escono dai legni?
  • Siamo nella seconda metà del secolo scorso e le vicende del nostro si svolgono nel leggendario far west. Arizona? Texas? Colorado? Fate voi, ragazzi. L'essenziale è che sia far west!
  • A sei anni gli scrissi una lettera. "Caro duce, io mi chiamo come te. Quando tu morirai io prenderò il tuo posto". Mi rispose: "Stai tranquillo, io vivrò a lungo".
  • Io a sessantanove anni mi vedo sempre uguale allo specchio, come a sedici anni. Sono gli altri che mi vedono con i capelli bianchi.
  • Una battuta ha bisogno del disegno, a volte può essere anche muta.
  • Non so raccontare e un vignettista non può ripetersi, io devo fare ogni giorno una battuta nuova. I comici dicono la barzelletta per sei mesi, io non mi ricordo...
  • In quegli anni in Italia siamo capitati in piena Svezia senza avere una adeguata educazione sessuale. Oscenità sulle televisioni private, nelle edicole... albetti pornografici su Biancaneve, Cappuccetto Rosso... e io prendevo in giro il sesso facendo per esempio gli uomini col pene a forma di rubinetto, le donne con tre seni..
  • Cosare è tutto, oggi: dalle tangenti, alla mafia, alla ndrangheta, la sacra rota… come si chiama quella delle puglie... La volgarità, l'incomprensione, l'inimicizia, l'odio che c'è tra le persone… Tutte le cose che vorrei io: che il mondo fosse più tranquillo. Quindi: vietato cosare.
  • Tocca a tutti. Mi fa sorridere il fatto che debbano morire anche quelli che hanno molti miliardi.
  • Ho inventato anche delle espressioni similonomatopeiche diverse da quelle delle strisce americane: gulp, sob, sdeng. Per uno schiaffone io metto: Schiaffffon. Oppure: Cazzotttton.
  • Non amo la satira che fa sghignazzare. Amo l'umorismo che fa ridere, e deve far ridere tutti. Non mi piacciono le vignette fatte di scarabocchi che basano tutto sulla battuta.
  • Ero caduto in un braciere e mi ero bruciato le braccia. Ebbene fui curato da alcune donne, delle specie di fattucchiere, con la piscia mista a terra messa sulle scottature. E... guarii!“
  • Avevo sedici anni e studiavo. Per disegnare le strisce mi alzavo alle quattro del mattino.

una striscia il becchino porta un morto nella cassa, Cocco Bill fa roteare la pistola fumante, il padrone del saloon dice: straniero qui c'è uno sceriffo che non scerza

Il coraggio
non è l’assenza della paura,

ma è considerare
-che c’è qualcosa di più importante-
della paura.

Web Traffic (solo Italia)

Per il momento Oggi253
Ieri546
Settimana Scorsa1704
Mese Scorso8863
Da Gennaio 2015 (2.0)3058256

Google-PageRank Checker
Powered by CoalaWeb

Log in/Log out