NiceDie.it

Affronta la tua giornata con una sana risata
Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Tre cose ci sono rimaste del paradiso:

le stelle, i fiori e i bambini.

una foto dell'umorista abbastanza recente, quasi senza capelli viso molto ovale in verticale nasone gigante, bocca molto larga

Pippo Franco 

Dice di sé - autobiografia: 
Pippo Saverio Gennaro Nicola Franco nacque a Roma nel 1940 e dopo circa 6 mesi dice la sua prima parola (che fico!). Da quel giorno infausto ha inizio la sua in carriera di comico. A 4 anni conosceva già tutte le barzellette sulle maestre d'asilo che c'erano in circolazione e nel corso degli anni diffuse la tristezza raccontando battute su persone, animali e sbattiuova agli amici. Nel 1960 la sua vita ebbe una svolta: venne inquadrato per sbaglio ad Ischia mentre giravano un film e così si intrufolò nel mondo del cinema. Grazie al modo superbo di fare la comparsa, ma soprattutto grazie al fatto che non ne potevano più di sentire le sue freddure dietro le quinte, Pippo, ma anche Franco, divenne protagonista di svariate commedie dalla dubbia comicità. Ma è la televisione il mezzo con cui viene ricordato maggiormente: insieme alla compagnia del Bagaglino è rimasto impresso nelle menti degli italiani e nei portafogli degli psicologi. Negli anni 2000 decise di buttarsi anche nel mondo del teatro, dei libri e della politica. Rimase incolume.

Aforismi di Pippo Franco

  • La parola mafia deriva dall’arabo mafi che significa "non c’è”
  • I mafiosi erano alla mercedes di Riina.
  • I boss “contusi” con la mafia, per collaborare non hanno mai avuto un minimo “tintinna-mento”.
  • Arringa comica: “Rimaniamo sul posto di blocco in attesa che arrivi il magistrato per interrogare il cadavere”
  • Dobbiamo pregare per la guarigione dei gay.
  • (Pippo Franco a proposito del proprio aspetto fisico) Io se faccio causa a mio padre e a mia madre, la vinco.
  • (Laura Troschel e Pippo Franco alle prese con un cruciverba) Vi si trova a Waterloo, 6 lettere. Ma che è ‘sto Waterloo? Mi pare che è un cesso che ha perso la guerra.

Frasi umoristiche

  • Ma anche il presupposto si prende per via rettale? (Luca Fortini)
  • L'attaccamento dei politici alla poltrona dimostra quanto sia difficile togliere il lavoro a chi non lavora. (Alexandre Cuissardes)
  • Un toro che attraversa sulle strisce pedonali è un torpedone? (Walter Di Gemma)
  • Tra il San Valentino, per gli innamorarti, e San Remo dei cantanti, o San Vittore dei detenuti, io questa sera ho optato San Giovese rosso rubino. (Claudio Visconti De Padua)
  • "Scusi. È il 7843562? " - "Aò, n'avessi indovinato uno!" ( Anonimo)
  • Ma è vero che Rocco Siffredi, sull'Isola dei Famosi, si è portato la pippa elettronica perché sta cercando di smettere? (Luca Fortini)
  • Voglio dire a chi sta cercando l'altra metà della mela che me la sono mangiata io. (Sergio Rimondot)
  • Chi non sa parlare nel dettaglio, parla all'ingrosso. (Luciano Meran Donatoni)
  • C'e la pillola per dormire, una per dimagrire, una per fare l'amore, ma la pillola per non dire cazzate quando la inventano? (Megan Gandy)
  • Il meglio della politica italiana: Vendola, l'alfiere del matrimonio gay; Salvini, il guardiano della Padania; Grillo, il portavoce del vaffanculo. (Francesco Andrea Maiello)

Checco Zalone

Nato a Bari il 3 giugno 1977
Cantante, attore, comico italiano

Aforismi di Checco Zalone

  • Non puoi scancellare sei anni d'amore con il fotoschoc.
  • Se ce l'ho fatta io... ce la puoi farcela anche tu!
  • Ecco, questo è il Sud! Questa è l'obertà!
  • Checco : Mi dispiace per quello che ho detto prima, il fatto del treno, il fatto che ho detto che è salito il ri... l'uomo... come si dice la razza vostra in italiano?
  • [Al convegno del Partito del Nord] Ciao Calabria!!
  • Presentatore : Ma tu il cervello l'hai preso a Media Shopping?
  • Checco : Hey Checco, ogni volta che dedichi questa canzone ad una ragazza lei ti ammolla, ma, dico io, ma non è che porta sfiga 'sta cacata di canzone Checco, non la fare più, sint'a me! 
  • Mamma: E compratelo un cellulare che così ti chiamo! Checco: Mamma, un vero cantante non è facilmente riperibile, non ce l'ha il cellulare. Se uno lo vuole chiama il manager e si mette d'accordo.
  • Alfredo: Oh, tua mamma mi ha detto di Angela, mi dispiace! Sì, vabbè, mò frecatene... Checco: È stata una doccia fresca.
  • Manolo: Com'è andato il viaggio? Checco: Guarda, non mi fate pensare al viaggio. Manolo: Ch'è successo? Checco: Non va a capitare un ricchione nel mio scompartimento, proprio di fronte a me! Manolo: Terribile... 
  • Alfredo [Rivolto al suo compagno Manolo]: Tieni i pomodorini, tieni compagnia a Checco, mò vengo. [Corre a separare i letti] 
  • Checco: Ma pure le Ferrovie dello Stato: fate uno scompartimento a parte per questa gente! Manolo: Esatto... 
  • Checco: Con gli anziani vicino, dove finiremo?
  • Checco: Questa è la classica chitarra classica, è una chitarra a corde... Marika: Lo vedo. Checco: Vediamo come suona. [Suona un accordo] Innanzitutto bisogna accordarla... Marika: Perché, è importante accordarla? Checco: Acciminchia se lo è!
  • Giulio: [Leggendo i titoli delle canzoni di Checco] "Immensamente Angela", "Angela al tramonto" "Sognando Angela"... Dev'essere importante questa Angela... Ma questa qua in fondo, "Guarda tu 'sta zoccola"? 
  • Checco: Sempre Angela! L'ultima che l'ho scritta, perché m'ha lasciato.
  • Emo: Io sono emo. Checco: Ciao, io sono Checco. Senti, ma che sono quei tagli che avete sui bracci? Emo: Noi ci tagliamo perché soffriamo. Checco: Scusa, secondo me è all'ammers (al contrario), voi soffrite perché vi tagliate! Provate a non tagliarvi e vedete che non soffrite.

una antica statua di AresNelle religioni dell'antica Grecia, Ares è il figlio di Zeus ed Era. Viene molto spesso identificato tra i dodici Olimpi come il dio della guerra in senso generale, ma si tratta di un'imprecisione: in realtà Ares è il dio solo degli aspetti più violenti della guerra e della lotta intesa come sete di sangue. Nella foto Ares Ludovisi, copia marmorea romana di un originale greco risalente a circa il 320 a.C., restaurato da Gianlorenzo Bernini
(Roma, Museo Nazionale Romano).

Queste frasi sulla guerra hanno il grande potere di mettere in evidenza le brutture di questo evento politico, ma soprattutto sociale, che porta al confronto armato tra due o più realtà: e quindi a sangue, morte e distruzione.

Il repertorio di frasi sulla guerra che trovate qui sotto, d'altra parte, sottolinea come spesso i conflitti armati siano derivanti da interessi economici, oltre che ideologici, e pertanto siano ancora più ingiustificati, poco validi, insensati: in pratica, difficili da capire. Quando i motivi invece sono religiosi c'è da inorridire al solo pensiero, uccidere in nome di Dio, la contraddizione in termini.

Alcune famose frasi sulla Guerra

  • Nel protestare contro una guerra, possiamo credere di essere una persona pacifica, un vero rappresentante della pace, ma questa nostra presunzione non sempre corrisponde alla realtà. Osservando in profondità ci accorgiamo che le radici della guerra sono presenti nel nostro stile di vita privo di consapevolezza. Se noi non siamo in pace, non possiamo fare niente per la pace. (Thich Nhat Hanh)
  • Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.
    (Albert Einstein)
  • Datemi il denaro che è stato speso nelle guerre e vestirò ogni uomo, donna, e bambino con un abbigliamento dei quali re e regine saranno orgogliosi. Costruirò una scuola in ogni valle sull'intera terra. Incoronerò ogni pendio con un posto di adorazione consacrato alla pace. (Charles Summer)
  • Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: "Mamma, che cosa era la guerra?" (Eve Merriam)
  • Un giorno faranno una guerra e nessuno vi parteciperà. (Carl Sandburg)
  • Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno.
    Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire.
    Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra. (Gianni Rodari)
  • In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte. (Nicolai Lilin)
  • Chiamare la guerra il concime del coraggio e della virtù è come chiamare la corruzione il concime dell'amore. (George Santayana)
  • L'uso diretto della forza è una soluzione così povera per qualsiasi problema, ed è generalmente utilizzato solo dai bambini piccoli e dalle grandi nazioni. (David Friedman)
  • Perché uccidiamo persone che stanno uccidendo persone per dimostrare che uccidere è sbagliato? (Holly Near)
  • La guerra è opera degli uomini. Donne e bambini possono partecipare solo come vittime. (Tomislav Markovic)
  • Riesco a immaginare un mondo senza la guerra, senza l'odio. E noi che lo attacchiamo proprio perché non se lo aspettano. (Jack Handley)
  • Pistole, fucili, obici, mitragliatrici, gas, cannoni, carri armati, bombe, missili, razzi... Ne trascuro certamente anche di più potenti e micidiali. Quanto ai selvaggi dell'Amazzonia, essi utilizzano degli archi, delle frecce o delle cerbottane, Oh, ma sono selvaggi! (Laurent Gouze)
  • La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri. (Hannah Arendt)
  • L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità. (John Fitzgerald Kennedy)

Se avete intenzione di affogare 
i vostri problemi nell'alcool,

tenete presente che alcuni problemi 
sanno nuotare benissimo.

Bionda tinta, molte righe bocca piccola viso tondo bianco dell'occhio e denti scuri è lo specchio della sua voce

Luciana Littizzetto

(Torino, 29 ottobre 1964)
Attrice, cabarettista, doppiatrice, conduttrice radiofonica, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Caratterizzata dall'essere volgare. La sua comicità si basa sul far ridere con le parolacce e le cattiverie.
Luciana Littizzetto conosce Fabio Fazio a BravoGrazie nel 1991 dove viene premiata. Successivamente hanno ripreso a lavorare insieme a Quelli che il calcio. Dopo qualche anno, nel 2005 ritornano a fare coppia fissa a Che tempo che fa e a Quello che (non) ho.
Fabio Fazio ha voluto con sé Luciana Littizzetto al Festival di Sanremo 2013 che li ha visti uscire grandi trionfatori. La coppia Fazio-Littizzetto è stata confermata alla conduzione del Festival di Sanremo 2014. 
L'attrice torinese per il programma di Rai3 percepirebbe un cachet che ammonta a 20mila euro per ogni puntata (per “circa 10 minuti di monologo”) e 150mila euro a puntata per Sanremo.

Aforismi di Luciana Littizzetto

  • Credimi, i cellulari sono l'unica cosa che gli uomini sono fieri d'avere piccolo!
  • La rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution.
  • Anche il maschio in fatto di attrezzatura notturna non scherza.Il pigiama classico a striscione verticali, da carcerato, è ancora il meno mostruoso, magari con l'elastico molle che quando lui va sul balcone e si appoggia alla ringhiera gli cala lentamente e sbuca fuori il cardellino, così tutto il condominio viene a conoscenza della miseria con cui abbiamo a che fare.
  • La misura ideale delle tette è a coppa di champagne. Le mie sono a tappo di champagne.
  • C'è un decoder che permette di vedere il contenuto del cervello maschile. L'ho comprato e si vedeva tutto buio."Allora funziona", mi son detta...
  • In Olanda hanno inventato la birra per cani. metà del mondo muore di fame, l'altra metà inventa minchiate!
  • Non sopporto quell'immagine che certe manager sono fiere di sentirsi ripetere: «Quella c'ha le palle». Ma si può? È come se, di un uomo di successo, dicessero: «quello è proprio uno con le tette.
  • Alle tre "i" della Moratti, inglese, internet e impresa, la Gelmini ne ha aggiunta una quarta: inculo.
  • Il codice IBAN è più lungo di molti piselli... 27 numeri.
  • Berlusconi è come i piccioni a Piazza San Marco: c'è sempre.
  • Sentire che Bush si occuperà di ecologia, che ha anche l'alito che sa di cherosene, è come sentire la De Filippi che canta in un coro di voci bianche.

Se metti una piccola cosa su un'altra piccola cosa
e fai questo in continuazione,

presto otterrai una grande cosa. 

una Oriana a 50-60 anni cappello occhiali, in primo piano la mano tiene gli occhiali si vede un anello con pietra blu contornata di zirconi si vedono leggermente i segni del tempo

Oriana Fallaci

(Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006)
Scrittrice, giornalista e attivista italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo.

Aforismi di Oriana Fallaci

  • Ma come facevo a non amare gli uomini, questi uomini sempre maltrattati, sempre insultati, sempre crocifissi, ma come facevo a dire che è tutto inutile e a cosa serve nascere a cosa serve morire? Serve ad essere uomini anziché alberi o pesci, serve a cercare il giusto, perché il giusto esiste, se non esiste bisogna farlo esistere, e allora l’importante non è morire, è morire dalla parte giusta, e io muoio dalla parte giusta.(Niente e così sia)
  • Ma vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.(La rabbia e l’orgoglio)
  • L’abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. (Un uomo)
  •  Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità. (Un uomo)
  • Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Insciallah)
  • Non ho mai capito come faccia a ridere in quel modo: ma penso che sia perché ha pianto molto. Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere è facile, ridere è difficile. (Lettera a un bambino mai nato)
  • La comunità hollywoodiana è la meno democratica che esista in America, divisa in categorie insormontabili a seconda della notorietà, dei guadagni e del prestigio professionale.
  • Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.
  • Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. 

Il suo pube era talmente frequentato
che avrebbe tranquillamente potuto chiamarsi pub. 

Web Traffic (solo Italia)

Per il momento Oggi308
Ieri546
Settimana Scorsa1704
Mese Scorso8863
Da Gennaio 2015 (2.0)3058311

Google-PageRank Checker
Powered by CoalaWeb

Log in/Log out