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Affronta la tua giornata con una sana risata

Trapattoni con le dita in bocca che sta fischiando

Head coach, Senior coach, o semplicemente Manager

Inglese - pronuncia maccheronica: hèd kòc, sinia kòc, mànege.

Etimologia

La locuzione inglese Head coach è composta da head = "capo" che deriva dall'inglese lead = "condurre" e coach = "allenatore" che deriva dall'italiano cocchio = "protezione".

Significato

Un Head coach, Senior coach, o semplicemente il Manager è un professionista nella formazione e nello sviluppo di singoli atleti o di squadre. Di solito hanno un alto profilo oppure hanno superato l'età più adatta per svolgere il loro compito attivamente sul "campo". Comunque questa figura si posiziona gerarchicamente ad un livello superiore ad eventuali altri allenatori, tecnici, preparatori e caposquadra.

Plètora

pienezza

Etomologia

Dal greco: plèthora derivato dal verbo "plèthein" essere pieno.

Significato
  1. Sovrabbondanza, gran quantità.
  2. In senso figurato: eccessiva abbondanza che determina conseguenze negative: una pletora di impiegati, pletora di laureati in facoltà improbabili in cerca di lavoro, durante le festività si dovranno fare i conti con la pletora di messaggi d'auguri da inviare.
  3. In medicina: massa di sangue superiore alla norma.
  4. In botanica: eccesso patologico di produzione di succhi nella pianta.
Aggettivo

Pletorico: che è affetto da pletora, di pletora. Sovraccarico: una burocrazia pletorica.

Sinonimi

Marea, eccesso, sovrabbondanza, nugolo, fiumana.

Contrari

Mancanza, carenza, deficienza.

Una persona con la valigia vista da dietro guarda la linea dell'orizzonte a tarda sera

Forma corretta della sillaba va

  1. Scriveremo va senza accento e senza apostrofo per fare riferimento alla terza persona singolare dell'indicativo presente del verbo andare.
  2. La forma apostrofata va', invece, si utilizza per indicare la seconda persona singolare dell'imperativo presente andare.

La grafia , con l'accento, che talvolta si incontra sia per l'indicativo, sia per l'imperativo, è in entrambi i casi una grafia errata e da evitare.

Latine loqui

Seneca

(Tragedie, Fedra, scena I).

Pars sanitatis velle sanari fuit

Il desiderio di essere guariti è già un passo verso la salute

Significato

Questa locuzione va altre al significato letterale pur vero, vuole intendere che per fare il bene non basta solo conoscerlo, bisogna anche volerlo.

Si imputa a questo filosofo infatti la scoperta di alcune dimensioni importanti dell’uomo, quali la coscienza (intesa come forza spirituale e morale, e come consapevolezza del bene e del male) e soprattutto della volontà, come facoltà distinta dalla conoscenza, di cui i greci non ebbero grande sentore.

Latine loqui

Gaio Sallustio Crispo

Scrittore latino (86 a.C. - 34 a.C.)
Da: Prologo - Bellum Catilinae.

Divitiarum et formae gloria fluxa est 

La gloria delle ricchezze e della bellezza è effimera e fragile.

un uomo con lo smoking sorride ha un bicchiere di champagne in mano

Smoking 

Inglese - Pronuncia: smòuking [sottinteso jacket (jèkit) = giacca] dal verbo (to) "smoke" = fumare.

Significato

In origine si trattava di una veste da camera che veniva indossata dagli uomini nelle stanze per fumatori, con lo scopo di preservare l'abito dall'odore del tabacco.
Attualmente viene indicato come un abito maschile di un certo tono, di solito di panno o di lana-seta neri (ma anche con giacca di altri colori) e risvolti diversi, da indossare in determinate occasioni,come alle serate di gala, alle prime teatrali, dai direttori d'orchestra quando non hanno il frac.
Nelle varietà colorate è indossato prevalentemente da presentatori di spettacoli, cantanti di musica leggera e simili.

un signorone paffutello con i capelli cortissimi bianchi e un enorme sigaro acceso in bocca

Benito Jacovitti (Benito Franco Giuseppe Jacovitti)

(Termoli, 9 marzo 1923 – Roma, 3 dicembre 1997)
È stato un grande fumettista italiano.

Aforismi di Benito Jacovitti

  • Io sono un clown, un pagliaccio. Sono orgoglioso di essere un pagliaccio. Sono un matto.
  • Qualcuno brontolò perché, per esempio nelle storie western, c'era qualche ammazzamento. Ma sarà violenza quella in cui il morto fa un paio di capriole, entra nella cassa e cammina per il cimitero con mani e piedi che gli escono dai legni?
  • Siamo nella seconda metà del secolo scorso e le vicende del nostro si svolgono nel leggendario far west. Arizona? Texas? Colorado? Fate voi, ragazzi. L'essenziale è che sia far west!
  • A sei anni gli scrissi una lettera. "Caro duce, io mi chiamo come te. Quando tu morirai io prenderò il tuo posto". Mi rispose: "Stai tranquillo, io vivrò a lungo".
  • Io a sessantanove anni mi vedo sempre uguale allo specchio, come a sedici anni. Sono gli altri che mi vedono con i capelli bianchi.
  • Una battuta ha bisogno del disegno, a volte può essere anche muta.
  • Non so raccontare e un vignettista non può ripetersi, io devo fare ogni giorno una battuta nuova. I comici dicono la barzelletta per sei mesi, io non mi ricordo...
  • In quegli anni in Italia siamo capitati in piena Svezia senza avere una adeguata educazione sessuale. Oscenità sulle televisioni private, nelle edicole... albetti pornografici su Biancaneve, Cappuccetto Rosso... e io prendevo in giro il sesso facendo per esempio gli uomini col pene a forma di rubinetto, le donne con tre seni..
  • Cosare è tutto, oggi: dalle tangenti, alla mafia, alla ndrangheta, la sacra rota… come si chiama quella delle puglie... La volgarità, l'incomprensione, l'inimicizia, l'odio che c'è tra le persone… Tutte le cose che vorrei io: che il mondo fosse più tranquillo. Quindi: vietato cosare.
  • Tocca a tutti. Mi fa sorridere il fatto che debbano morire anche quelli che hanno molti miliardi.
  • Ho inventato anche delle espressioni similonomatopeiche diverse da quelle delle strisce americane: gulp, sob, sdeng. Per uno schiaffone io metto: Schiaffffon. Oppure: Cazzotttton.
  • Non amo la satira che fa sghignazzare. Amo l'umorismo che fa ridere, e deve far ridere tutti. Non mi piacciono le vignette fatte di scarabocchi che basano tutto sulla battuta.
  • Ero caduto in un braciere e mi ero bruciato le braccia. Ebbene fui curato da alcune donne, delle specie di fattucchiere, con la piscia mista a terra messa sulle scottature. E... guarii!“
  • Avevo sedici anni e studiavo. Per disegnare le strisce mi alzavo alle quattro del mattino.

una striscia il becchino porta un morto nella cassa, Cocco Bill fa roteare la pistola fumante, il padrone del saloon dice: straniero qui c'è uno sceriffo che non scerza

due bimbi piccolissimi vestiti con abiti da matrimonio

Frasi celebri sul matrimonio

  • Le donne piangono il giorno del matrimonio. Gli uomini dopo. (Boris Makaresco)
  • Oggi Tury mi ha detto: Minchia, Sabbry, dopo la moto, il calcetto e il totonero sei la prima nei miei pensieri! (Luciana Littizzetto)
  • Se Adamo non avesse mangiato la mela, Eva gliel’avrebbe rinfacciato per tutta la vita. (Franco Lissandrin)
  • Amore, ti ho donato il mio cuore. Puoi tenerlo, l'importante è che mi lasci il fegato. (Divorator) 
  • Mia moglie mi ha sposato per fare dispetto ad un uomo. Dopo tre anni ho scoperto che quell'uomo ero io. (Mario Zucca) 
  • Quando si è innamorati ci si entusiasma perfino di un ristorante cinese. (Lella Costa)
  • Con il mio ex-marito ci eravamo innamorati a prima vista. Forse gli dovevi dare una seconda occhiata. (Woody Allen)
  • Un buon marito deve saper comandare a se stesso di ubbidire alla moglie. (Roberto Gervaso)
  • Aspetto che mia moglie compia quarant’anni per cambiarla con due da venti. (Anonimo)

La cultura a portata di mano

Soverchiare

Etimologia

Dal latino: superculum,da super = sopra, oltre.

Significato
  1. In senso letterale, transitivo: oltrepassare, superare: credete che non sanza virtù che da ciel vegna cerchi di soverchiar questa parete (Dante); il fiume alimentato da una pioggia incessante soverchia le sponde.
  2. In senso figurato: sopraffare, usare soverchierie: hanno messo innanzi il nome di vossignoria ...per soverchiare due innocenti (A. Manzoni). Sopraffare, usare la propria potenza e autorità per imporre ad altri la volontà propria.
  3. In altro senso figurato: Vincere, superare: applausi fragorosi ... soverchiavano la musica (G. Verga).
  4. Come verbo intransitivo: sporgere fuori, sopravanzare; avanzare nel senso di sovrabbondare, esserci più che a sufficienza: per dar gli uni quel che loro soverchia e cercar dagli altri quel che loro manca (D. Bartoli). 
  5. Participio presente: soverchiante, anche come aggettivo, di gran lunga superiore per numero e potenza: furono costretti a ritirarsi di fronte alle forze soverchianti del nemico. 
  6. Participio passato: soverchiato, con uso per lo più verbale, superato, vinto, sopraffatto; soverchiato dal fascino potente che quella lettera esercitava (Verga).
Sinonimi
  1. Sottomettere, assoggettare, soggiogare, sopraffare, opprimere, calpestare, schiacciare,sopravanzare, sormontare, oltrepassare, superare.
  2. Vincere, sconfiggere, sgominare, sbaragliare.
Contrari

Perdere, essere sconfitto.

La cultura a portata di mano

Miṡàntropo

Etimologia

Dal greco: misàntropos: misos/odio - ànthropos/uomo

Significato

Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere poco socievole, chiuso ai contatti umani: con l’età sta diventando misantropi; un vecchio misantropo, un feroce misantropo; fare vita da misantropo; non ti credevo così misantropo.

Sinonimi

Solitario, asociale, scontroso, scorbutico, selvatico - orso -

Contrari

Socievole, cordiale, affabile, gioviale

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