Piero Chiambretti
(Aosta, 30 maggio 1956)
È un conduttore televisivo, showman e imprenditore italiano.
Aforismi di Piero Chiambretti
- Ho avuto lo stesso infortunio di Totti. Lui ci metterà due mesi a guarire. Io ce ne misi otto. È questione di muscoli, di tonicità. Se ci slogassimo la lingua, io guarirei in due giorni, lui in due mesi. (da Metro, 3 aprile 2006).
- A Santoro non darei mai i 10 euro che chiede per Servizio Pubblico perché la sua è una tv di parte e se glieli dai ti schieri insieme a lui. Al massimo glieli presterei quei 10 euro che chiede. (Libero, 3 novembre 2011).
- Il più delle volte mi arrivano segnalazioni dal sottobosco degli agenti che vogliono sistemare qualche bellona. Se una ragazza è capace di fare qualcosa ed è utile allo spettacolo, sono io a ringraziare il raccomandante. Un raccomandato non è per forza un idiota. Io do spazio a chiunque, ma quel chiunque diventa nessuno se non sa far nulla. (Libero, 3 novembre 2011).
- Da autore dico che è più facile fare un programma culturale che di intrattenimento.
- Credo nell'autonomia. Non posso non avere onestà intellettuale verso il pubblico.
- Dove esistono cda, lobby e via dicendo tutti vanno e vengono: sembra un Grand Hotel. È più difficile instaurare rapporti in un’azienda che sembra un ministero.
- Non sempre quello che piace a te piace al pubblico e viceversa. La mediazione tra i due gusti è il successo di un programma.