Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Erasmo
(Adagia, 4, 2, 99)
Malam herbam non perit
L'erba cattiva non muore mai
(Proverbio molto famoso che nasce dalla constatazione che le persone malvagie e disoneste, come la gramigna, crescono facilmente e sono difficili da estirpare)
Plauto
(Pseudolus, v. 102)
Imbrem in cribrum legere
Raccogliere l'acqua piovana col setaccio
(Indica un'azione inutile e vana; trae origine dalle Danaidi costrette a portare acqua con secchi bucati)
Proverbio - Anonimo
Fama bona lente volat, mala fama repente
Le buone notizie volano lentamente, quelle cattive arrivano veloci
(Quando c'è una cattiva notizia tutti velocemente lo apprendono, mentre le buone notizie, che sono spesso anche più rare, tardano ad arrivare)
Quintiliano
(Institutiones Oratoriae, 8, 6, 47)
Navem perforare in qua ipse naviget
Fare un buco sulla nave nella quale si naviga
(Modo per farsi del male, autolesionismo)
Publilio Siro
(Sententiae, n 5)
Nullus est tam tutus quaestus quam quod habeas parcere
Nessun guadagno è così sicuro quanto risparmiare ciò che si ha
(Espressione da spendere per coloro che delapidano i propri averi)