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Detti latini

Detti latini

Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?

Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.

dipinto complesso tanti personaggi avanti e dietro la madonna anche a cavallo uno dei magi in ginocchio bacia Gesù"Adorazione dei Magi" Gentile da Fabriano (1423) - Gallerie degli Uffizi Firenze.

Magi

Nella tradizione cristiana i magi sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo "il suo astro" giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il "re dei Giudei" che era nato:

Testo Italiano/Greco | Latino
Italiano/Greco
Latino
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi (μάγοι magoi) giunsero da oriente a Gerusalemme Cum autem natus esset Iesus in Bethlehem Iudaeae in diebus Herodis regis. Ecce Magi ab oriente venerunt Hierosolymam
e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei (βασιλεὺς τῶν Ιουδαίων basileus tōn ioudaiōn) che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella (ἀστέρα astera), e siamo venuti per adorarlo". dicentes: "Ubi est, qui natus est, rex Iudaeorum? Vidimus enim stellam eius in oriente et venimus adorare eum".
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Audiens autem Herodes rex turbatus est et omnis Hierosolyma cum illo;
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. et congregans omnes principes sacerdotum et scribas populi, sciscitabatur ab eis ubi Christus nasceretur.
Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: At illi dixerunt ei: "In Bethlehem Iudaeae. Sic enim scriptum est per prophetam:
"E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele." "Et tu, Bethlehem terra Iudae,
nequaquam minima es in principibus Iudae:
ex te enim exiet dux,
qui reget populum meum Israel."
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella Tunc Herodes, clam vocatis Magis, diligenter didicit ab eis tempus stellae, quae apparuit eis
e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo". et mittens illos in Bethlehem dixit: "Ite et interrogate diligenter de puero, et cum inveneritis, renuntiate mihi, ut et ego veniens adorem eum".
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Qui cum audissent regem, abierunt. Et ecce stella, quam viderant in oriente, antecedebat eos, usque dum veniens staret supra, ubi erat puer.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Videntes autem stellam gavisi sunt gaudio magno valde.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono (προσεκύνησαν prosekynēsan). Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro (χρυσὸν chryson), incenso (λίβανον libanon) e mirra (σμύρναν smyrnan). Et intrantes domum viderunt puerum cum Maria matre eius, et procidentes adoraverunt eum. Et apertis thesauris suis, obtulerunt ei munera, aurum et tus et myrrham.
Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Et responso accepto in somnis, ne redirent ad Herodem, per aliam viam reversi sunt in regionem suam.

Felicem Epiphaniam !

Latine loqui

Proverbi Latini

Mensibus erratis lapidibus ne sedeatis

Nei mesi con la erre non ci si deve sedere sulle pietre

Da settembre ad aprile chi si siede sulla pietra fa tre danni: si raffredda, si ghiaccia il fondo schiena e rovina i vestiti.

un busto del personaggio

Plauto

Nec caput nec pes sermonis apparet

È un discorso senza capo nè coda

un busto del personaggio riccio, lunga barba e baffoni

Fedro

Successus improborum plures allicit

Il successo dei malvagi alletta molte persone

Terenzio detti latini

Terenzio

Mulier aetate integra

Donna nel fiore dell'età

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