Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Orazio
Laudatores tempore acti
Nostalgici del tempo passato
Il poeta scrisse la frase parlando dei vecchi che, non potendo tornare indietro negli anni trascorsi, vi ritornano volentieri con la memoria.
Orazio
Quid rides? Mutato nomine de te fabula narratur!
Perché ridi? Sotto nome diverso la favola di te parla!
Cambiano i suonatori, ma la musica è la stessa.
Orazio
Genus irritabile vatum
La razza irritabile dei poeti
Frase con cui Orazio definisce la naturale suscettibilità dei poeti. Divenuta proverbiale, è usata anche estensivamente, con allusione al carattere talora scontroso di quanti hanno familiarità con la poesia, con l'arte in genere o con gli studi.
Goliardica
Defecatio matutina bona tam quam medicina
La defecazione del mattino fa bene quanto una medicina
Plinio il Giovane
Non minus interdum oratorium esse tacere quam dicere
Talora non è meno eloquente il tacere del parlare