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Lèmma

Etimologia

Dal greco: lèmma, derivato del verbo "lambànein" prendere; latino: "lèmma" argomento, tema..

Significato
  • Nella filosofia e nelle scienze, proposizione che finge di prima premessa di un ragionamento. Proposizione che una scienza assume senza dimostrazione ricavandola da un'altra scienza.
  • In matematica, teorema solitamente d'importanza secondaria che si premette alla dimostrazione di un altro.
  • Voce raccolta e spiegata in un vocabolario, enciclopedia e simili e posta all'inizio dell'articolo esplicativo stesso.
  • (antico) Premessa, argomento. Titolo o sommario, messa in evidenza di ciascun capitolo di un trattato.
Sostantivo

Lemmario: complesso dei lemmi di un dizionario. Lista dei lemmi.

Aggettivo

Lemmatico: che ha la natura e le caratteristiche di un lemma.

Verbo

Lemmatizzare: registrare come lemma una parola.

Sinonimi

Assunto, premessa, proposizione, argomento, esponente, entrata (lessicale).
Articolo, esponente, voce, parola.

Properzio

(Elegie 2, 22, 41)

Melius duo defendunt retinacula navim

Due ormeggi difendono meglio la nave

(E' un invito alla previdenza per cui sarebbe bene tenere sempre pronta una soluzione di riserva)

Deputare (antico diputare)


Etimologia

Dal latino: deputàre, composto di "de" e "putare" nel senso di valutare, pensare, ritenere.

Significato

Designare a un determinato incarico, a un determinato ufficio: lo deputarono a tenere il discorso all'assemblea; fu deputato a rappresentare ufficialmente la sua città.
Assegnare, destinare a un uso, a qualche scopo: (Machiavelli) getta in una cassa a ciò deputata; deputare una gabella alla costruzione di un’opera pubblica.

Sostantivi

Deputato: chi è stato eletto dai cittadini a rappresentarli nel Parlamento; designato a una determinata funzione. Anche participio passato del verbo deputare.
Deputazione: incarico di chi è scelto per svolgere missioni particolari, accettare, rifiutare una deputazione. Complesso di persone incaricate di svolgere temporaneamente, in campo interno o internazionale, funzioni proprie di tado organo o ente, come rappresentante dello stesso: una deputazione di cittadini fu ricevuta dal sindaco; la deputazione straniera ha chiesto udienza.

Sinonimi

Delegare, designare, incaricare.
Demandare, destinare, investire.

Contrari

Togliere,richiamare, revocare.

Virgilio

(Eneide, 4, 174)

Fama, malum qua non aliud velocius ullum

La fama, un male di cui nessun altro è più veloce

(La fama [diffusione di una notizia o diceria] era già per gli antichi una personificazione della velocità)

Lesinare

Etimologia

Dal Franco: alisna, derivato di "ela" (di origine indoeuropea) e il suffisso "sna". In un libretto di un certo Vialardi, edito a Vivenza nel 1589 e intitolato "Della famosissima compagnia della Lesina dialogo, capitolo e ragionamenti" si apprende che la Lesina era una compagnia di avari che, per non spendere, riparavano da sé anche le loro scarpe.

Significato

Risparmiare avaramente, risparmiare il più possibile nello spendere, tirare sul denaro: lesinare sul mangiare, sulle spese necessarie; il tizio è sempre lì a lesinare il centesimo.

Sostantivi

Lèsina: ferro leggermente ricurvo con impugnatura in legno che il calzolaio adopera per cucire la suola e la tomaia. In senso figurato: avarizia, spilorceria. Per estensione: persona avara.
Lesinaio: spilorcio.
Lesinino: chi è uso a lesinare.
Lesinerìa: (raro) l’abitudine e l’atto di lesinare, spilorceria: è di una vergognosa lesineria.

Sinonimi

Risparmiare, economizzare, centellinare; stringere la borsa, essere spilorcio, essere tirchio, essere taccagno, essere avaro.

Contrari

Spendere, sprecare, scialacquare, dilapidare, dissipare.

Tertulliano

(De carne Christi, 6)

De calcaria in carbonariam pervenire

Finire dalla fornace per la calce in quella per il carbone

(L'espressione si riferisce a coloro che, cercando di fuggire un pericolo o una difficoltà, si ritrovano in situazioni peggiori; è come dire: finire dalla padella nella brace)

un tipo serio con gli occhiali sembra un professore bacchettone non un cantante

Franco Battiato

(1945 – 2015), cantautore, musicista e regista cinematografico italiano.


  • La falce non fa più pensare al grano, il grano invece fa pensare ai soldi.
  • E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire.
  • Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso.
  • Il tempo cambia molte cose nella vita il senso le amicizie le opinioni, che voglia di cambiare che c'è in me!
  • Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali.
  • E tu che fai di sabato in questa città? Dove c'è gente che lavora per avere un mese all'anno di ferie. Poi nel bene, nel male, è una questione sociale, coatti nella convivenza affrontiamo il progresso, coi nostri problemi di sesso.
  • Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri, non accontentarmi di piccole gioie quotidiane: fare come un eremita, che rinuncia a sé.
  • I viandanti vanno in cerca di ospitalità nei villaggi assolati e nei bassifondi dell'immensità e si addormentano sopra i guanciali della terra.
  • Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
  • Ma se ti senti male rivolgiti al Signore, credimi siamo niente, dei miseri ruscelli senza fonte
  • E poi cultura è una parola difficile da interpretare. Siamo uno di quei Paesi che ha pensato solo a rubare.

Bell'uomo con le sue rughe espressive e folti e lunghi capelli scuri boccolatiu

Luciano Ligabue

Cantautore italiano, scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico. (1960 – vivente)


  • Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi: si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo.
  • Ho messo via un bel po' di foto che prenderanno polvere sia su rimorsi che rimpianti che rancori e sui perchè
  • Questo Paese non è di chi lo governa, ma di chi ci abita. 
  • Credo che ci sia sempre da parte mia la tentazione di provare a raccontare, per quanto sia possibile, le emozioni. Quando è difficile farlo con le parole cerco di raccontare dei contesti in cui quell'emozione prova ad uscire da sola. 
  • Io vivo la canzone come una sorta di colloquio fra me e l'ascoltatore e mi piace pensare che il lavoro che uno fa su sé stesso si rifletta in termini positivi nella società. 
  • Amo questo Paese e non sopporto il fatto che non ci sia una classe dirigente capace di farlo diventare un Paese moderno, che abbia un futuro, o che semplicemente prometta un futuro. Adesso i politici non sono capaci di promettere un futuro neanche nelle loro campagne elettorali. 
  • Nelle prime interviste, come qualsiasi rocker che vuole sboroneggiare, dicevo: non mi vedo a cinquant'anni a fare questo, adesso non solo mi ci vedo, ma guardo con attenzione gli Stones. Ci sto ancora bene sul palco a "ballare sul mondo".
  • Mi piace pensare che ci sia la varietà necessaria per poter avere da ogni canzone una diversa chiave di lettura.
  • A me fa stare bene l'idea che le mie canzoni siano fischiettate un po' da tutti, non mi importa da chi o da quale ceto sociale, e ancora di più se sono suonate voce e chitarra.

Frank Lloyd Wright

Architetto statunitense (8 giugno 1869, 9 aprile 1959)


  • La Venere di Milo è più bella senza le braccia.
  • Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia.
  • Il medico può seppellire i suoi errori, ma l'architetto può soltanto consigliare il suo cliente di piantare delle viti.
  • La televisione è chewing-gum per gli occhi.
  • Un esperto è un uomo che ha smesso di pensare. Perché dovrebbe pensare? È un esperto.
  • Guardare alla sezione di un qualsiasi piano di una grande città è come guardare qualcosa di simile alla sezione di un tumore fibroso.
  • Il nostro peggior nemico è oggi la vile paura, manovrata da politici senza coscienza [...] Questi cacciatori di comunisti! Sanno veramente cos'è il comunismo? Ponete loro la domanda. La loro risposta vi farà scoppiare in una risata. Sanno cos'è la democrazia? Chiedeteglielo, e poi mettevi a piangere.

Inveteràto

Etimologia

Dal latino: inveterare, derivato di "vetus - teris" vecchio. Participio passato di inveterare. Aggettivo.

Significato

Invecchiato. Attualmente viene usato solo in senso figurato: che è divenuto così abituale da essere difficilmente correggibile o emendabile.
Vizio inveterato, abitudine inveterata, malattia, consuetudine, odio, passione inveterata.

Verbo

Inveterare: invecchiare.

Sinonimi

Antico, atavico, connaturato, consolidato, profondo, radicato, viscerale.
Immutabile, incorreggibile, inestirpabile, irrecuperabile, inguaribile, cronico, incallito, radicato.

Contrari

Nuovo, recente, attuale,contemporaneo.
Correggibile, estirpabile, recuperabile.

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