Dipinto di Sandro Botticelli "La Primavera"
conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze
Rinnovamento e fertilità, avvento della vita e resurrezione della natura: sono le caratteristiche dell'arrivo della primavera secondo le culture pagane e altre antiche tradizioni. Arrivano giornate più lunghe e calde, e così arrivano forza e calore. Una stagione il cui inizio coincide con l'equinozio (da latino æquinoctium, ovvero "notte uguale" perché la sua durata sarà uguale a quella del giorno), il fenomeno astronomico che contrariamente a quello che abbiamo imparato alle scuole elementari può cadere in tre giorni diversi (19, 20 e 21 marzo) e non soltanto il 21.
Per quanto riguarda la stagione, vi rimandiamo ad una ricerca su internet, invece con il nostro solito "taglio" pindarico esaminiamo la Primavera nell'arte e nelle tradizioni.
Archimede
Da mihi ubi consistam et terram movebo
Dammi un punto d'appoggio e solleverò il mondo
(Frase celeberrima di Archimede quando scoprì il principio della leva)
Venèfico
Etimologia
Dal latino: veneficus da"venenum" veleno. Aggettivo e sostantivo
Significato
- Velenoso, che ha un effetto tossico sull'organismo umano e animale: erbe venefiche, sostanze velenose. In disuso: che concerne il veneficio, operazioni diaboliche: (Manzoni) gente congiurata a sparger la peste, per mezzo di veleni contagiosi, di malìe.
- Per estensione: nocivo all'organismo perché insalubre: aria, clima venefica, le esalazioni venefiche della palude.
- In senso figurato: che avvelena e corrompe l’animo e la mente, moralmente dannoso: dottrine, letture venefiche, propaganda venefica.
- Anticamente: chi commette veneficio, avvelenatore, o anche manipolatore di veleni.
Sostantivo
Veneficio: avvelenamento criminoso, omicidio commesso per mezzo di sostanze venefiche; reo, sospetto di veneficio; condannato per veneficio.
Sinonimi
Tossico, velenoso,velenifero, insalubre, malefico, nocivo, mefitico, corrosivo, pungente.
Contrari
Atossico, innocuo, commestibile(di cibo)
Giulio Rufiniano
(De figuris sententiarum, 19, 43)
Litterarum radices amaras, fructus dulces
Le radici delle lettere sono amare, ma i frutti dolci
(Apprendere e studiare costano fatica, ma poi danno i loro frutti)
Plinio il Vecchio
(Naturalis Historia, 27, 2, 9)
Malum quidem nullum esse sine aliquo bono
Non vi è alcun male senza un po' di bene
(L'espressione vuol significare che dietro un male c'è anche un po' di bene ed è analogo al nostro detto: non tutti i mali vengono per nuocere)
Logorrèa
Etimologia
Dal greco: logo(dia)rroia, composto di "logos" discorso, e "diàrroia" dal verbo "rèin" scorrere, fluire. Sostantivo.
Significato
- La logorrea è un disordine del linguaggio presente in una grande varietà di malattie neurologiche e psichiatriche; è una loquacità eccessiva, patologica, disturbo derivato da uno stato di sovreccitamento.
- Aldilà dell'ambito medico, è una tendenza a parlare oltre ogni limite umanamente accettabile. Un parlare continuo, torrenziale - quasi sempre egocentrico ed autoriferito, e spesso non semplice, anzi: nota distintiva del logorroico può essere una decisa tendenza all'intellettualismo esasperato. È una parola con fonetica splendida, ma decisamente poco gentile da usare. L'alternativa più delicata potrebbe essere "verboso". Che fa anche ridere di più.
Aggettivo e sostantivo
Logorroico: caratterizzato da logorrea, eccitamento logorroico. Persona eccessivamente loquace, verbosa.
Sinonimi
Ampollosità, chiacchiera, loquacità, lungaggine, prolissità, ridondanza, verbosità.
Contrari
Brevità, concisione, sinteticità, stringatezza.
Ippocrate
Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum pericolosum, iudicium difficilem
La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione fuggevole, l'esperimento pericoloso, il giudizio difficile
(E' un condensato di saggezza morale che invita alla prudenza e alla moderazione, ma al tempo stesso a cogliere l'occasione e a darsi da fare perché la vita è breve)
Detto latino
Esametro dipinto nel peristilio della Casa degli Amanti di Pompei
Amantes ut apes vitam mellitam exigunt
Gli amanti come le api pretendono una vita dolce quanto il miele
Coatto
Etimologia
Dal latino: coactus, derivato del verbo "cogĕre" costringere, participio passato, composto di "cum" con, e "àgere" spingere. Aggettivo.
Significato
- Forzato, obbligatorio, costretto, detto di persona. Liquidazione coatta amministrativa.
- Imposto per forza o con provvedimento dell’autorità: domicilio coatto, un tempo provvedimento di polizia consistente nell’obbligo a risiedere in un dato luogo, ora abrogato e sostituito dal soggiorno obbligato, o obbligo di soggiorno, in un determinato luogo; vendita coatta, la vendita all'incanto imposta dal giudice nell’esecuzione forzata.
- Termine gergale regionale del dialetto romanesco, con uso scherzoso e talvolta spregiativo, per indicare un individuo rozzo, arrogante, dalla parlata volgare e dall’abbigliamento privo di gusto, che vive nelle zone periferiche, suburbane, nelle borgate. Sinonimo: bullo. Termine divenuto oramai di pubblico dominio, ha corrispondenza con il dialettale meridionale tamarro, il campano guappo, il pugliese cozzalo, il siciliano occidentale tascio ed orientale torpo, il sardo gaggio..
Aggettivo
Coattivo: che obbliga, costringe a forza o con minaccia di pena: mezzi, modi coattivi. Imposto per legge: acquedotto coattivo, passaggio coattivo.
Avverbio
Coattivaménte: con la coazione o con l’imposizione obbligatoria, quindi non liberamente: ottenere coattivamente una prescrizione.
Sinonimi
Forzato, forzoso, obbligato, obbligatorio, imposto.
(romanesco)Carcerato, detenuto, galeotto, recluso.
Contrari
Libero, volontario, spontaneo, facoltativo.
Orazio
(Satire, 1,3,68)
Nam vitiis nemo sine nascitur
Nessuno nasce senza vizi
(Invito implicito ad essere comprensivi verso gli altri perché tutti chi più chi meno abbiamo dei difetti)