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Affronta la tua giornata con una sana risata

una vignetta di un tizio preoccupato che analizza i "no" e i "Sì" del pubblico

Feedback oppure Retroazione

Feedback, inglese, pronuncia: fìdbèk.

Etimologia

Feedback, composto da feed = "alimentare" (qui nel senso di fornire, generalmente informazioni) + back = "indietro", cioè "informazione di ritorno".

Significato

Anche se il termine inglese Feedback è utilizzato come tale -specialmente in ambito tecnico- in italiano esiste il termine Retroazione che ha il medesimo significato, ovvero: il processo per cui l’effetto risultante dall'azione di un sistema si riflette all'indietro sul sistema stesso per variarne o correggerne opportunamente l'azione. Il feedback può essere positivo o negativo, secondo che si voglia, come risultato finale, l’intensificazione oppure l’attenuazione dell’effetto.

Il termine si è diffuso anche in altre discipline (neurologia, linguistica, psicologia, marketing ecc.) per designare fenomeni di Retroazione e Interattività.

Retroazione da non confondere con Reazione.

Esempio: se offendo (azione) prendo una sberla (reazione) provo dolore e mortificazione (feedback) che mi impediranno di ripetere l'errore.

La cultura a portata di mano

Dittongo

Etimologia

Dal greco dìphthongos = "suono doppio".

Significato

Il dittongo è un gruppo di due vocali consecutive all'interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una "i" oppure una "u", corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una semiconsonante oppure ad una semivocale.

Esempi di dittongo
  • Si dicono dittonghi ascendenti i gruppi in cui la "i" o la "u" semiconsonanti si trovano in prima posizione: (ia, ie, io, iu) pianura, schiena, passione, fiume; (ua, ue, ui, uo) tregua, duemila, suicida, suono.
  • Si dicono dittonghi discendenti i gruppi in cui la "i" o la "u" semivocali si trovano in seconda posizione: (ai, ei, oi, ui) zaino, farei, foiba, lui; (au, eu) aumento, europeo.

la bocca della verità di Roma

Pro veritate

Etimologia

Latino pro = "a favore" + veritate = "verità".

Significato

Il parere pro veritate è un parere con il quale il legale, esaminata una questione, indica al cliente gli scenari e le soluzioni giuridiche per la risoluzione della fattispecie, sia in senso favorevole che in senso sfavorevole alla richiesta del cliente. Il parere è pro veritate, infatti, in quanto sia redatto non nell'interesse del cliente, ma nell'interesse della verità. Il parere pro veritate, quindi, è tale solo se non è di parte.
La redazione del parere pro veritate implica la necessità di svolgere approfondimenti giuridici, di dottrina e di giurisprudenza. Ogni questione, fattispecie o controversia deve essere infatti analizzata e risolta seguendo certamente la tesi più favorevole al cliente per raggiungere l'obiettivo prefissato, ma anche tenendo in considerazione la tesi contraria, al fine di conoscere a priori le conseguenze della tesi prescelta. Di conseguenza, il parere pro veritate consente, a monte, una conoscenza approfondita strumentale alle scelte da prendere; altresì, è idoneo a limitare al minimo il rischio di controversie giudiziarie pregiudizievoli agli affari del cliente.

le pagine di un bilancio, una lente di ingrandimento visualizza alcune cifre

Due diligence

Inglese, pronuncia: diu delegens.

Etimologia

Composto da due = "dovuta" + diligence = "diligenza". L'espressione due diligence deriva dal latino "debita diligentia".

Significato
  1. Con l'espressione due diligence in economia viene indicata una procedura di controllo accurato dei dati dell'ultimo bilancio oppure di un bilancio passato, di una società. Il fine di questa attività è quello di valutare la convenienza di un affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento.
  2. Nel settore immobiliare la due diligence, attivata dagli investitori, precede la fase di acquisto di un immobile, di un credito o di una cartolarizzazione. Consiste nell'esatta valutazione dell'immobile e di tutte le sue caratteristiche dal punto di vista: legale; tecnico/progettuale; economico; e finanziario.

una foto molto "impettita" di Anna Maria Barbera

Malapropismo oppure Paronimia

Etimologia

Il termine Malapropismo deriva dall'inglese malapropism. A sua volta derivato del cognome del personaggio Missis Malaprop nella commedia «The Rivals» (1775) di Richard Brinsley Sheridan, il quale, nella sua comica ignoranza, usava spesso una parola per un'altra. Sembra infine che il cognome di questo personaggio sia stato inventato strorpiando la locuzione francese mal à propos = "a sproposito".

Il termine Paronimia invece deriva dal greco pará = "vicino" + ónyma, variante di ónoma = "nome" cioè "dal nome simile".

Significato

Con i termini Malapropismo, derivato dall'inglese, oppure  con il nostro originale Paronimia, si indica lo scambio, voluto (per ottenere un effetto comico) o accidentale, di parole somiglianti nella forma, ma diverse nel significato.

Latine loqui

Anonimo

Nulla regula sine exceptione

Nessuna regola è senza eccezione


L'eccezione che conferma la regola.

Applet

Inglese - Pronuncia: àplet; composto da "app" (application) + "let" (suffisso diminutivo inglese) = "applicazioncina".

Neologismo degli anni 90: In informatica, piccola applicazione non compilata (quindi interpretabile e funzionante su più sistemi) specificatamente inserita in una pagina web che svolge un compito specifico come ad esempio eseguire delle animazioni, menù più o meno complessi o comunque che rende una porzione della pagina interattiva rispetto ad un preciso argomento, infine possono fungere da interfaccia utente per piccoli compiti come ad esempio l'inserimento di parametri - anche se il termine è stato coniato per il linguaggio JAVA rientra in questa categoria anche la tecnologia FLASH.

Le Applet non sono da confondere con le ancora più recenti "APP" che pure simili, sono invece compilate specificatamente per la piattaforma (macchina, sistema operativo, eventuale programma contenitore) su cui devono essere utilizzate.

Attualmente interpreti JAVA sono stati inseriti nelle più impensate macchine (hardware), per esempio nei decoder satellitari e del digitale terrestre oppure su macchinari medicali e persino sulle centraline delle automobili. L'interprete FLASH invece è stato scartato dalla APPLE -non per antagonismo- ma per la convinzione che le APP saranno la tecnologia del futuro per queste funzioni.

la "cosa" dei fantastici quattro contro "mani di forbice" che perde sempre

Barrage

Francese, pronuncia: barrag(e).

Etimologia

Dal latino barra = era così denominato il grafico costituito da una linea o disegno grafico orizzontale che separava i capitoli in una scrittura.

Significato
  1. Barrage è la voce internazionale che si usa nel linguaggio sportivo, in particolare nell’equitazione, gara o partita decisiva fra concorrenti che abbiano riportato la stessa classifica o conseguito un risultato di parità; spareggio.
  2. Per il resto Barrage può essere tranquillamente sostituito dal termine sbarramento sia per indicare una ostruzione (anche militare); uno sbarramento antiaereo; una diga; sia in senso figurato per indicare una serie continua e ininterrotta: un fuoco di fila, una serie continua di domande.

 

un computer litiga con il televisore: "io sono interattivo premi un tasto e faccio quello che vuoi". Il TV: "anche io. premi un tasto e... fai quello che dico io". L'uomo apre una lattina come appare nel TV.

Interattività

Etimologia

Dal latino: inter-àgere = "agire in mezzo".

Significato

Con il termine interazione si indica un fenomeno o processo in cui due o più oggetti (agenti o sistemi) oppure soggetti (persone o animali) agiscono uno sull’altro. Inoltre l’interazione è presente in alcune forme di comunicazione e nel comando oppure nella guida di macchinari e apparecchiature “intelligenti”. Nel concetto di interazione è essenziale l’idea di azione bidirezionale, il che la distingue dalla relazione causa-effetto. 

Il termine interattività nato per derivazione dall’aggettivo “interattivo”, derivato a sua volta da interagire ha conosciuto grande popolarità (oggi in relativo declino) con lo sviluppo dei cosiddetti new media di origine informatica e apparecchiature cosiddette smart. Inoltre va ricordato che il concetto di interattività è in sé piuttosto ambiguo, in quanto ha assunto presso alcuni autori connotazioni in parte ideologiche ed è stato usato negli anni in accezioni molto diverse tra loro.

  1. L’interattività di selezione, ovvero l’ampliamento della varietà delle scelte a disposizione: in quest’accezione si definiscono interattivi i media che consentono al fruitore un maggiore livello di intervento sul terreno della scelta, rispetto ai media tradizionali: il sistema satellitare prima e quello digitale terrestre poi risultano così più “interattivi” del vecchio sistema analogico, perché hanno introdotto i canali tematici;
  2. L’interattività di contenuti intesa come intervento richiesto al fruitore: in questa definizione un medium appare tanto più interattivo in quanto più impegna il fruitore e adegua la risposta alle sue scelte soggettive: in questo senso il giocare a un videogame è più interattivo del puro e semplice ascoltare o fruitore di uno spettacolo.
  3. L’interattività antropomorfa, come interfaccia ovvero la capacità che ha un sistema di simulare la conversazione e lo scambio comunicativo umano; in questo senso, sono interattivi sistemi come le segreterie a risposta automatica o perfino i terminali di pagamento che rispondono con una voce “umana” al prelievo o versamento di denaro;
  4. L’interattività di monitoraggio, la possibilità cioè di sottoporre a osservazione sistematica, gli usi del mezzo e la sistematica registrazione del feedback: sono interattivi in questo senso tutti i sistemi che raccolgono in diretta le risposte dei lettori o degli spettatori a un quesito posto da un medium come televisione, giornale on line, radio;
  5. L’interattività di condivisione, la possibilità che viene offerta all’utente di aggiungere proprie informazioni da mettere a disposizione di un pubblico o semplicemente di condividere informazioni di altri: è l'interattività relativamente antica del telefonare all'emittente radiofonica o televisiva o quella più recente dei social e siti internet il cosiddetto web2.0;
  6. L’interattività come supporto all’interazione, ovvero l’offerta di strumenti per la comunicazione interpersonale: è il caso ad esempio della videoconferenza via Internet.

Inoltre sia il concetto di interazione che di interattività assumono significati specifici nelle diverse discipline interessate.

È interattiva oggi la lavagna dell'insegnante perché permette allo stesso di adeguare la lezione in base alle esigenze contingenti e pregresse della classe.

È interattivo oggi anche il marketing quando è realizzato in modo da adeguarsi in base al consumatore oppure quando sconfina nel mondo reale con istallazioni oppure quando un operatore di call-center vi chiama.

Sinonimi

conversazionale, colloquiale.

Una matita segna su voti scritti in inglese: eccellente, good, ...

Docimologia

La docimologia è un ramo della pedagogia che si può collocare specificamente tra le tecniche sperimentali.

Etimologia

Dal greco δοκιμ(άζω) "dokimí" (esaminare) + λογία "logía" (dottrina).
Neologismo del 1922, introdotto in Francia, da H.Piéron (con H.Laugier e D.Weinberg).

Significato

La docimologia studia come trovare parametri oggettivi per l'attribuzione di punteggi nelle prove. Oltre che degli esami veri e propri, la docimologia si occupa, più generalmente, di ogni procedura didattica che fa uso di determinati criteri nella valutazione dell’apprendimento, delle conoscenze o delle abilità.

Approfondimento su wikipedia...

Aggettivo

Docimològico plurale Docimològici – Ciò che riguarda la docimologia: metodi, criterî docimologici.

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