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Affronta la tua giornata con una sana risata

una persona sul suo jet

Jet set (Jet society)

Inglese - Pronuncia: gètsèt (gètssaety).

Etimologia

Da jet s(oci)et(y) = "società dei jet". Il termine, che soppiantò l'antico café society, deriva dall'abitudine di spostarsi con aerei jet.

Significato

Jet set è un termine giornalistico, coniato negli anni cinquanta, che fu usato per descrivere un gruppo sociale internazionale di persone ricche, che organizzavano e partecipavano ad attività sociali in tutto il mondo, anche in località difficilmente raggiungibili dalle persone comuni.

tessuto per camicia a quadretti

Percale (Percalle)

Francese, pronuncia: perkal.
Equivalente dell'italiano Percalle.

Etimologia

Dal persiano pargāla = "pezzo di stoffa".

Significato

Il percale è un tessuto di cotone molto leggero ma di mano piuttosto ruvida con la particolarità di avere i due versi uguali. Utilizzato per grembiuli, lenzuola, vestaglie, camicie da uomo.

Varianti

Percallina, Pelle d'uovo.

occhi piccoli grande naso schiacciato barba e baffi sorride sempre

Luigi Proietti, detto Gigi

(Roma, 2 novembre 1940)
Attore, comico, regista, cantante, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.

Aforismi di Gigi Proietti

  • Figlio di puttana! - Ah, ah, lassa perde pora mamma.
  • Vivi lascia vivere ma soprattutto... nun te fa pijà per culo.
  • La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.
  • Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.
  • Mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia.
  • Buongiorno, lei è il proprietario? Sì! Eh senta, io ho mangiato nel suo ristorante, bene. Adesso, se io je dico che non c’ho ‘na lira per pagà il conto, lei che fa? Io te do subito otto calci sulle palle! Caro, eh! Molto caro, perché qua dietro, alla trattoria “Da Romoletto”, con tre calci nelle palle, io magno primo, secondo, contorno, dessert, bignè, frappè, bocconotti, frutta a piacere, caffè con schizzo, ammazzacaffè, pane e coperto!
  • [Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici] A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il critico. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, 30 ottobre 2003)
  • Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra.
  • Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media. (citato in Andrea Laffranchi e Carlo Vulpio, Concerti e inediti tv per ricordare Battisti, Corriere della sera, 8 settembre 2000)
  • Per anni sono stato un ospite abituale di Taormina, soprattuto al Teatro Greco. Ultimamente mi muovo meno da Roma, ma quando facevo le tourneé vere e proprie, la Sicilia era una tappa immancabile. È un’isola fantastica, è banale dirlo, ma è il primo pensiero che mi viene in mente. Insieme all’estrema varietà di cibi e di vino che sa offrire.
  • Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere. (citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895)
  • Sa perché noi italiani abbiamo spesso tollerato la burocrazia e i suoi misfatti? [...] Perché la burocrazia era la mamma, il ventre molle e accogliente nel quale sparire e riemergere il 27 di ogni mese. Tra coloro che ce l'avevano fatta c'era la granitica convinzione che ogni cosa che accadesse fuori non li riguardava.

latine loqui

San Girolamo

Rideo advocatum qui patrono egeat 

Mi fa ridere l'avvocato che ha bisogno di un difensore

arceri inglesi medioevali con il longbow

Longbow (Long-bow, Long bow, Arco lungo)

Aggettivo, inglese, pronuncia: lon bew.

Etimologia

Composto da long = "lungo" + bow = "arco". 

Significato

Il longbow è un tipo di arco usato nell'antichità come arma da guerra, era alto quanto un uomo, molto semplice ma altrettanto efficace. Capace di scagliare frecce molto pesanti con la punta in metallo, necessitava di molta abilità, per questo i maschi destinati venivano allenati già dall'età di 5-7 anni. Si chiamava così per distinguerlo da quello da caccia che era più corto e dalla balestra. Il merito principale della vittoria inglese ad Agincourt viene riconosciuto soprattutto agli arcieri inglesi e ai loro archi lunghi.

Snoopy scrive: era una notte buia e tempestosa

Incipiènte

Letteralmente: che inizia.

Etimologia

Dal latino: incipiens-entis, dal verbo"incìpere" composto da "in" e "capere", cominciare.

Significato
  1. Che comincia a manifestarsi, che è nel principio del suo svolgimento; detto soprattutto di malattie, alterazioni, affetti dell’animo o comunque di fenomeni o condizioni che procedono e si sviluppano gradualmente: un incipiente raffreddore; incipiente vecchiaia, declino.
  2. Nel linguaggio ascetico antico gli incipienti, coloro che cominciano a esercitare vita devota.
Sostantivi
  • Incipiènza: caratteristica di ciò che è incipiente.
  • Incipit: 3a pers. sing. dell’indicativo presente di "incìpere"; nei manoscritti e nelle prime stampe, parola iniziale della formula che si poneva di solito al principio di un’opera, o di parte di essa, con le indicazioni del titolo e del nome dell’autore: Incipit liber primus...
  • Incipitàrio: in codicologia e in bibliografia, repertorio comprendente in ordine alfabetico le parole iniziali di opere sia anonime, sia di autori più o meno noti.
Sinonimi

Nacente, all'inizio, iniziale, esordiente,vicino, prossimo, imminente, incombente; ai primordi.

Contrari

Sul finire, terminale; lontano, futuro, di là da venire.

la foto di una suite

Suite

Francese - pronuncia: suìt.

Etimologia

Dal latino secutus, participio passato del verbo sequor = "seguire".

Significato
  1. In musica, la suite, è un insieme di brani, per uno strumento solista, un complesso da camera o un'orchestra, correlati e pensati per essere suonati in sequenza. I pezzi che compongono una suite vengono chiamati tempi (o movimenti) e nella musica barocca sono tutti nella stessa tonalità. Compongono la suite: preludî e ouvertures all’inizio, e altrove arie, fughe, adagi, allegri, sempre però obbedienti al criterio di alternare pezzi in movimento rapido a pezzi in movimento lento.
  2. Negli alberghi di lusso una suite è uno spazio per housing, un appartamento formato da due o più stanze.

sacchi e sacchi di cereali

Derrata

Avverbio.

Etimologia

Dal latino: denariata; derivata da "denarius" = denaro (erano identificati col denaro).

Significato
  1. Derrata è il nome generico di tutto ciò che si vende e si compera al mercato dei viveri, ma specialmente dei frutti che si raccolgono dalla terra, quali cereali, grano, olio, zucchero, caffè. 
  2. Nel commercio, ordine in derrate, è una cambiale contenente la promessa di consegnare o far consegnare, anziché una somma di denaro, una determinata quantità di derrate di un prodotto; tale ordine non è più disciplinato dalla legislazione vigente, ma ne è tuttavia praticato l’uso e riconosciuta la liceità. 
  3. (Raro) Derrata è il reddito di una proprietà; rendita o ciò che si ricava da una vendita.

una donna fuma

Fumare fa male, ormai lo sappiamo. Ma una ricerca recente ha anche messo in evidenza come il nostro cuore, dopo aver smesso di fumare, torni ai livelli di rischio di un non fumatore.

Arianna… e il coraggio di reagire - autore Dino Secondo BariliQuesto è il 75° "racconto breve" scritto dal 2 settembre 2012. Il "progetto-sfida" è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... "Se son rose fioriranno".

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