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Che vuol dire?

Che vuol dire?

Il dizionario della lingua italiana è costituito da più di 160.000 parole (con quelle tecniche e di ambiti specialistici si sale ad oltre 250.000 parole); una tale ricchezza di contenuti permette di classificare le parole in base a differenti criteri tra cui quello legato alla difficoltà di comprensione. Una parola difficile è un termine particolarmente complicato che mette alla prova la bravura e la cultura di chi tenta di individuarla.

Questa rubrica darà soddisfazione ai tuoi dubbi sulle parole difficili o insolite. Inviaci una richiesta specifica, la risposta sarà pubblicata.

una arcata dentale e un ferro da dentista, ma ci sono dei piccoli operai al lavoro sui denti

Glossario di odontoiatria

Spesso, alla prima visita, nei piani di cura, nelle informative o comunque nel dialogo col dentista troviamo termini e locuzioni sconosciute, è sempre buona norma chiedere al medico quando non è chiaro quello che ci ha detto, ma per anticipare i tempi abbiamo pensato di scrivere un glossario di odontoiatria dei termini più utilizzati, in ordine alfabetico: un vero e proprio vocabolario del dentista!

un detective con la lente scopre delle scatolette di fagioli aperte mentre dalla città partono delle scoregge enormi che attraversano il cielo

Scìachìmista

Sostantivo maschile e femminile

Etimologia

Il termine Scìachìmista è composto da scia = "traccia spumosa" (di una nave odi un aereo) + chimista derivato da chimica = "scienza che studia le sostante". Il neologismo Scìachìmisti nasce giornalisticamente nei primi anni 2000 riferito a chi parla di "scie chimiche".

Significato

Uno Scìachìmista è una persona fissata per la teoria del complotto sulle scie chimiche, la quale sostiene che le scie di condensazione visibili nell'atmosfera terrestre create da alcuni aerei non siano formate da vapore acqueo ma composte da agenti chimici o biologici, spruzzati in volo per mezzo di ipotetiche apparecchiature montate sui velivoli commerciali, per varie finalità.

una donna in panico all'interno di un ascensore

Claustrofobia

Sostantivo femminile

Etimologia

Il termine Claustrofobia è composto dalla radice dal latino Claustrum = "luogo chiuso", "recinto" + dal suffisso -fobia che deriva dal greco antico φόβος (phóbos) = "terrore", "paura".

Significato

La Claustrofobia è una psiconevrosi, compresa tra le nevrosi d'ansia, in particolare il timore ossessivo che coglie stando in luoghi affollati o chiusi.

Sintomi

La Claustrofobia è in sintesi caratterizzata da sintomi quali:

  • Ansia legata al trovarsi in luoghi affollati, sotterranei o chiusi, cercare le scale, uscire oppure fuggire nel caso in cui si verificasse un attacco di panico o una crisi d’ansia.
  • Le situazioni temute vengono evitate o affrontate con molta difficoltà oppure isolandosi dalla vista e dall'udito tramite il supporto di un accompagnatore.
  • L’ansia e l’evitamento limitano il funzionamento socio-lavorativo del soggetto e non derivano da altri tipi di paura o fobie (evitare le situazioni sociali per il fobico sociale, evitare stimoli che ricordino un evento traumatico nel disturbo post-traumatico da stress).

una donna in panico al centro di una zona invasa da persone che si vedono sfocate per dare la sensazione

Agorafobia

Sostantivo femminile

Etimologia

Il termine Agorafobia è composto dalla radice dal greco ἀγορά (Agorà) = "piazza" + dal suffisso -fobia che deriva dal greco antico φόβος (phóbos) = "terrore", "paura".

Significato

L'Agorafobia è una psiconevrosi, compresa tra le nevrosi d'ansia, in particolare il timore ossessivo che coglie nell'attraversare una piazza o un vasto luogo aperto.

Sintomi

L’agorafobia è in sintesi caratterizzata da sintomi quali:

  • Ansia legata al trovarsi in luoghi in cui sarebbe difficile allontanarsi, fuggire oppure chiedere e ricevere soccorso, nel caso in cui si verificasse un attacco di panico o una crisi d’ansia.
  • Le situazioni temute vengono evitate o affrontate con molta difficoltà oppure tramite il supporto di un accompagnatore.
  • L’ansia e l’evitamento limitano il funzionamento socio-lavorativo del soggetto e non derivano da altri tipi di paura o fobie (evitare gli ascensori per un claustrofobico, evitare le situazioni sociali per il fobico sociale, evitare stimoli che ricordino un evento traumatico nel disturbo post-traumatico da stress).

Un medico con le ricette sulla scrivania e uno scambio di danaro

Intramoenia

Aggettivo invariabile

Etimologia

Il termine Intramoenia deriva dalla locuzione latina Intra moenia composta da intra = "tra", "all'interno" + moenia = "mura", cioè " all'interno delle mura della città".

Significato
  1. In senso generale il termine Intramoenia è usato per indicare ciò che avviene all'interno di un edificio, o più propriamente, ciò che avviene all'interno di una comunità.
  2. Nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale della Repubblica Italiana, l'attività cosiddetta di Intramoenia si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'ospedale stesso a fronte del pagamento da parte dei medici di una percentuale alla struttura ospedaliera per l'utilizzo dei locali, dei servizi di segreteria, delle apparecchiature e di quant'altro sia necessario allo svolgimento della prestazione e da parte del paziente di una tariffa al medico stesso.
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