Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Ovidio
Donec eris sospes, multos numerabis amicos: tempora si fuerint nubila, solus eris
Finché sarai fortunato, conterai molti amici: se ci saranno nubi, sarai solo
Giovenale
(Satire, 11, 27-28)
E coelo descendit: "nosce te ipsum" fingendum et memori tractandum pectore"
Dal cielo discende la sentenza: "conosci te stesso" ed è da scolpirsi eterna nel cuore
(La conoscenza di se stessi è la prima cosa per Socrate che ha fatto propria l'espressione in greco scritta sul tempio dell'oracolo di Delfi)
Orazio
In silvam non ligna feras insanius
Non esser così insensato da portar legna in una foresta
Vuol dire non fare cose superflue, senza senso come : portare acqua al mare)
Proverbio
Lepores duos insequens neutrum capit
Chi insegue due lepri non ne prende nemmeno una
(Il proverbio ha un significato analogo al nostro: chi troppo vuole nulla stringe)
Antico Testamento
(Osea, 8, 7)
Ventum seminabunt et turbinem metent
Poiché hanno seminato vento raccoglieranno tempesta
(E' un detto molto diffuso che vuole indicare che ognuno ha quello che si merita)