Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Cicerone
(De lege agraria, 1, 20)
Hannibalem ipsum Capua corrupit
Capua corruppe persino Annibale
(Secondo un aneddoto, Annibale, durante la seconda guerra punica, avrebbe ritardato l'attacco contro Roma perché si sarebbe fermato a Capua, città nota per la sua vita godereccia. Cicerone prende spunto da questo fatto per sentenziare che nessuno rimane insensibile alle lusinghe del piacere)
Terenzio
(Andria, v. 305)
Quoniam non potest id fieri quod vis, id velis quod possit
Dato che non può accadere ciò che vuoi, cerca di volere ciò che è possibile
(Il detto esorta ad avere un atteggiamento più realistico della vita)
Publio Terenzio Afro
Homo sum: nihil humani a me alienum puto
Sono un essere umano, non ritengo a me estraneo nulla di umano
(Nulla che sia umano mi è estraneo, un uomo non può non preoccuparsi di ciò che accade ad un altro uomo e non essere solidale con lui)
Proverbio
Semper cum dente remanebit lingua dolente
La lingua si fermerà sempre sul dente che fa male
(E' come il nostro detto:"La lingua batte dove il dente duole")
Plauto
(Miles Gloriosus, v. 639)
Nisi qui ipsae amavit, aegre amantis ingenium inspicit
Chi non ha mai amato comprende a stento l'animo di chi ama
(Le persone burbere e solitarie difficilmente comprendono i sentimenti degli innamorati)