
Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Publio Ovidio Nasone
Poeta latino (43 a.C.- 18 d.C.)
Da: Ars amatoria - libro I,389.
Aut non rem temptes aut perfice
Se inizi una cosa portala a compimento.
Marco Valerio Marziale
Poeta latino. (40 d.C. - 103 d.C.)
Principis est virtus maxima nosse suos.
La più grande virtù di un principe è conoscere i propri sudditi.
Plinio il Vecchio
Scrittore latino (23 d.C.- 79 d.C.)
An quisquam est alius liber nisi ducere vitam cui licet ut libuit?
O chi altro è libero se non chi può vivere a suo piacimento?
Decimo Giunio Giovenale
Poeta latino (55 d.C.- 127 d.C.)
Probitas laudatur et alget
L'onestà è lodata ma muore dal freddo.
Significa che sì, l'onestà, la lodano tutti, però tutti poi la lasciano fuori al freddo, nessuno la vuol ospitare in casa propria. Morale: tutti ci lamentiamo della disonestà, della corruzione degli altri, ma poi nella quotidianità ciascuno di noi è anch'egli, nel suo piccolo, poco onesto.
Tito Maccio Plauto
Commediografo latino (250 a.C - 184 a.C.)
Sapiens pol ipse fingit fortunam sibi
Il saggio si fabbrica la sua propria fortuna.