
Frasi celebri
Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)
Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.
André Gilde
(22 Novembre 1869 - 19 Febbraio 1951 Francia)
André Paul Guillaume Gide è stato uno scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Affermare la libertà, allontanarsi dai vincoli morali e puritani, ricercare l'onestà intellettuale che permette di essere pienamente se stessi, accettando la propria omosessualità senza venir meno ai propri valori. Questi sono i temi centrali dell'opera e della vita di André Gide.
Aforismi di André Gilde
- Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non aver altro.
- Meno che a chiunque altro, ciascuno vuole somigliare a se stesso.
- Sapersi liberare non è niente: il difficile è saper essere liberi.
- Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.
- La responsabilità dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.
- L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente.
- Ciò che sfugge alla logica è quanto v'è di più prezioso in noi stessi.
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Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.
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Peccato è tutto ciò che oscura l'anima.
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Il numero di stupidaggini che una persona intelligente può dire in un giorno è incredibile. E senza dubbio io ne direi quanto gli altri, se non tacessi più spesso.
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L'opera d'arte è l'esagerazione di un'idea.
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La fede solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.

Edvania Paes
(4 agosto 1982, Brasile) scrittrice.
Edvania Paes dichiara di non saper più leggere, di non saper scrivere lunghi poemi. Scrive allora semplicemente i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti. Dichiara inoltre di essere di poche parole e tendere a sintetizzare le sue note, ecco perché di solito scrive aforismi.
Aforismi di Edvania Paes
- I fiori sono poesie che parlano al cuore delle anime sensibili.
- L'incoerenza è la mia specialità.
- La notte dovrebbe essere sempre buia. Le notti in bianco sono sempre tenebrose.
- Se vuoi sapere come parla la gente di te quando non ci sei, ascolta come parla degli altri in tua presenza.
- C'è chi dice che chi mantiene un dialogo con le piante e gli animali sia pazzo. Io dico che chi non lo fa è da manicomio.
- Non riesco ad avere un rapporto ravvicinato neanche con me stessa. Figuriamoci, con gli altri, a distanza.
- Le tragedie, a volte, non sono altro che le spinta che ci manca.
- E se il vento non le spazza via, queste dannate nuvole, coloriamo anche loro.
- Dopo una certa ora, torno bambina. Guardo solo le figurine. Non so più leggere.
- Non voglio essere né diversa né uguale agli altri. Voglio solo poter essere me stessa.
- Non ami chi merita di essere amato. Ami chi meriti di amare.
- L'unica maniera di riconoscere la verità, la tua e quella dell'interlocutore, è dialogare guardandosi negli occhi.
- Lo so che è demodè dimostrare i propri sentimenti. Ma chi se ne frega? Non ho mai seguito la moda.
- Siamo tutte uniche, come miliardi di altre persone.
- La vera ignoranza non c'entra col non sapere le cose. Ma col saperle e ignorarle.
- Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?
Nònsense
Per comporre frasi nonsense è necessario sconnettere la mente, dissociarsi dalla logica, forse è necessario anche un pizzico di stupidità. Se desideri puoi aprofondire sul significato e l'etimologia di nonsense seguendo questo link...
Elenco di frasi nonsense
- Ho ricevuto candele al minestrone per lavaggi a mano, così mi vestirò di rosso e come l'erba aspetterò il coniglio dell'orsa polare in una notte di rugiada bollente.
- Il gatto del pane sgretola la muffa arrugginita che corre lungo le bottiglie del cane del muro nero come zaffiro.
- Oggi mentre il calamaio era vuoto di polpi, la lattuga venendo a sapere dall'oracolo di Delfi e che la chitarra non produceva più carne in scatola, decise di prendere un Kart e farsi un giro in metropolitana.
- Le finestre sono piene di giardini, viene voglia di pescare (Marco Masini).
- Non so cosa pensare della mia caffettiera sibilante che dal precipizio della mia azienda piange la regina del caffè mentre si diletta nel mio portatile facendo un barbatrucco, davvero sorprendente, trasforma me in un audace amatore che al posto dei fiori regala colori.
- I coccodrilli balzarono fuori e la menarono alla commessa mentre la spiaggia si riempiva di moscerini e quindi fu tutto un fracasso di ciambelle zuccherate ma in maniera cavalleresca.
- Non saprei cosa cucinare perché il lavandino ha superato i novanta ieri, sulla pentola di mio zio che ha un cappello molto veloce e si arrabbia sempre perché non mangia pezzi di carta.
- Mangiavo una pera sul dromedario di mia suocera quando un pianoforte bussò all'atrocità mendicante della stanza digitale.
- L'albero di aranci mi ha detto che il vento che gli gira per la testa stasera andrà a prendersi un caffè insieme al figlio del cuscino a forma di busta di latte che si trova sul mio letto.
- E infine, in modo strabico, la cella portò un cucchiaio di minestra alla provetta veneziana del laboratorio.
- Luca mangia nell'albero ma si sveglia correndo sulla sedia.
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Senza la chiave noi non apriamo quel che si apre con la chiave che lo apre e poi a che scopo scoprire qualcosa che rimarrebbe comunque coperto, noi non avendo la suddetta chiave che lo aprirebbe avendola? (film Pirati dei Caraibi).
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Quindi Sole resta qui ma nega alla polvere vera di fingere di essere un elefante rosa che scricchiola al passare delle gocce.
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La zia della zanzara faceva la nipote dei Poti.
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Niccolò Machiavelli
(3 maggio 1469, Firenze - 21 giugno 1527, Firenze)
Niccolò di Bernardo dei Machiavelli è stato uno storico, filosofo, scrittore, politico e drammaturgo italiano.
Aforismi di Niccolò Machiavelli
- Il fine giustifica i mezzi (sintesi di "... nelle azioni di tutti gli uomini, e massime de' Principi, dove non è giudizio a chi reclamare, si guarda al fine. Facci adunque un Principe conto di vivere e mantenere lo Stato; i mezzi saranno sempre giudicati onorevoli, e da ciascuno lodati...", capitolo XVIII del Principe).
- Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà.
- Dove men si sa, più si sospetta.
- Ognun vede quel che tu pari. Pochi sentono quel che tu sei.
- E poiché la fortuna vuol fare ogni cosa, ella si vuol lasciar fare.
- Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare l'altra metà.
- Gli uomini non buoni temono sempre che altri non operi contro di loro quello che pare loro meritare.
- Il mondo fu sempre ad un modo abitato da uomini, che hanno avuto sempre le medesime passioni, e sempre fu chi serve e chi comanda, e chi serve mal volentieri, e chi serve volentieri, e chi si ribella ed è ripreso.
- La istoria è la maestra delle azioni nostre.
- Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
- La via dello andare allo inferno era facile, poiché si andava allo ingiù e a chiusi occhi.
- Perché li populi in privato sieno ricchi, la ragione è questa: che vivono come poveri, non edificano, non vestono e non hanno masserizie in casa; e basta loro abundare di pane, di carne, e avere una stufa dove rifuggire il freddo; e chi non ha dell'altre cose, fa sanza esse e non le cerca. Spendendosi in dosso due fiorini in dieci anni, e ognuno vive secondo il grado suo a questa proporzione; e nessuno fa conto di quello che li manca, ma di quello ha di necessità; e le loro necessità sono assai minori delle nostre.
- Quanto è più propinquo l'uomo a uno suo desiderio più lo desidera, e non lo avendo, maggiore dolore sente.
- Se nel mondo tornassino i medesimi uomini, come tornano i medesimi casi, non passerebbono mai cento anni, che noi non ci trovassimo un'altra volta insieme a fare le medesime cose che ora.
- Si ricordino i prìncipi, che si cominciano le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono.
- Governare è far credere.
- L'offesa che si fa all'uomo deve essere tanto grande da non temere la vendetta.
- La natura ha creato gli uomini in modo che desiderino ogni cosa e non possono conseguire ogni cosa: talchè essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza di acquistare, ne risulta la mala contentezza di quello che si possiede e la poca soddisfazione.
- Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
- Ogni volta che è tolto agli uomini il combattere per necessità, essi combattono per ambizione, la quale è tanto potente nei loro petti che mai, a qualunque grado salgano, li abbandona.
L'accoppiata Totò e Peppino
- I signori hanno il tavolo?. 'No, non l’abbiamo portato!'.
- Ho fatto un sogno che se te lo racconto, come minimo ci tiri fuori una quinterna.
- Il cha cha cha è un proverbio cinese.
- Per il freddo mi è venuta la faccia bianca, le labbra verdi e il naso rosso: sono diventato un tricolore.
- Pitone, Pitone, questo nome non mi è nuovo. Mi tolga una curiosità: sua sorella si chiama Boa?
- La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
- Anche il groviera ha i buchi, e non si lamenta.
- Castellani: "A Milano quando c'è la nebbia non si vede!" - "Totò: Ma come facciamo a capire che c'è questa nebbia se non si vede?!"
- "Intanto io sento caldo" - "Ma non dire sciocchezze: a Milano fa freddo" - "Eh... eppure io sento caldo..." - "E sarà un freddo caldo!"
- Milano è la capitale del Nord, noi sudisti stiamo sotto lo stivale.
- Per andare a Milano ci vogliono quattro giorni di mare, a meno di non andare a piedi.
- A me mi chiamate dottore, al mio vice, vice dottore.
- Bitte, scien noio volevon savuar l'indiriss ja! ?arla italiano? Molto bene! Dunque: noi vogliamo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare. Sa, è una semplice informazione.
Leonardo Pieraccioni
(Firenze, 17 febbraio 1965)
Attore, regista, sceneggiatore, scrittore, comico e cantautore italiano.
Aforismi dai film di Leonardo Pieraccioni
- - Luca: Mi spieghi perché qui entrano solo donne?
- Massimo: L'hai chiamata la Boutique del cannolo gioioso, è chiaro!
(dal film "Io & Marilyn" di Leonardo Pieraccioni) - Grazie, grazie assai. Ladri, mariuoli, fetenti: 20.000 lire per fare seicient' metri. Carlina (Tosca D'Aquino) commenta il prezzo fin troppo alto del taxi.
(Il ciclone - di Leonardo Pieraccioni) - Scusate se mi intrometto non voglio farmi i cazzi di nessuno, ma c'è un topone sulla caciotta che pare una giovane marmotta!
(Il Paradiso all'improvviso - di Leonardo Pieraccioni) - I giorni indimenticabili della vita d'un uomo sono 5 o 6 in tutto. Gli altri fanno solo volume.
(I laureati - di Leonardo Pieraccioni) - Questa donna mi ha fatto tanto male! Mi ha fratturato il cuore...
(Il principe e il pirata - di Leonardo Pieraccioni) - Quando a una donna le parli di sesso, lei abbassa lo sguardo per vedere se l'è vero!
(Il ciclone - di Leonardo Pieraccioni)
Battute che scatenano ilarità
- "Ho fatto sesso per telefono e mi sono beccato un’infezione all'orecchio" (Richard Lewis)
- Gay pride: perché i gay sono persone orgogliose “checche” se ne dica (Massimo Bassi)
- Sul numero di ottobre di “Cosmopolitan” la mia Bibbia, la copertina titola: “Trucchi per il sesso spinto” L’articolo dice: ”Sfodera…" dice proprio così: ”Sfodera la tua arma e lui saprà che sei una vera donna” Lasciate che vi dica una cosa: se state per fare sesso e lei sfodera qualcosa, non siete con una vera donna.
- Quel ragazzo aveva dei pantaloni così stretti che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione. (Bruno Lauzi)
- E' sempre meglio passare ai posteriori che ai posteri. (Tinto Brass)
- "Mamma, che bella pelliccia che hai. Te l'ha fatta il babbo?" "Sì, se aspettavo lui neanche tu saresti al mondo!".
- Il nudo integrale è nato quando Adamo cominciò a mangiare la foglia.
Giovanni Agnelli, detto Gianni
(1921 – 2003), imprenditore italiano
- Una cosa fatta bene può essere fatta meglio.
- Innamorarsi è da camerieri.
- Gli uomini si dividono in due categorie: gli uomini che parlano di donne e gli uomini che parlano con le donne. Io di donne preferisco non parlare.
- Ho conosciuto mariti fedeli che erano pessimi mariti. E ho conosciuto mariti infedeli che erano ottimi mariti. Le due cose non vanno necessariamente assieme.
- Come tutti i politici, anche Montezemolo è molto sensibile a quello che scrivono i giornali. Anzi: è più sensibile ai giornali che ai fatti. Sbaglia.
- Per essere italiani nel mondo dobbiamo essere europei in Italia.
- Mi sono simpatici gli ecologisti. Ma hanno programmi costosi. Non si può essere più "verdi" delle proprie tasche.
- Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi.
- È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società
- Avere Platini in squadra era come avere una credit card sempre a portata di mano.
- Ogni giovane d'Europa deve poter cominciare i suoi studi a Parigi, continuarli a Londra, completarli a Roma o Francoforte. Dobbiamo recuperare, in chiave moderna, l'eredità degli antichi "clerici vagantes".
Umorismo vario del martedì
- L'unico modo di trattare una donna è di farle la corte, se è carina, e di farla a un'altra, se è brutta. (Oscar Wilde)
- Dubbio amletico: Se faccio la benzina da solo e poi mi fotografo faccio un selfie service? (Tommaso Di Lauro)
- All'ufficio di collocamento. "Ho disperato bisogno di lavoro: ho 5 figli" - "Bene. Sa fare anche qualcos'altro?" (Anonimo)
- Se il Muro di Berlino fosse stato costruito dagli italiani, sarebbe caduto naturalmente. (Roberto Benigni)
- Non bevo l'acqua, i pesci ci fanno l'amore dentro. (Williams C. Fields)
- Lei: "Mio figlio assomiglia tutto al padre" - L'amica: "Un pochino però anche a tuo marito" (Claudio Gasperini)
- "Oh madonna...oh madonna...oh madonna!" - "Oh guarda che siamo a Cortina, mica a Lourdes! Va beh che faccio miracoli, ma non esageriamo! " (Marilù Tolo nel momento dell'orgasmo e l'amante Jerry Calà - Vacanze di Natale)
Mike Bongiorno
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno
(New York, 26 maggio 1924 – Monte Carlo, 8 settembre 2009)
È stato un conduttore televisivo statunitense naturalizzato italiano.
- Io mi sento fortissimo, anzi l'ultimo test che ho fatto mi han dato 16 anni in meno.
- Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
- Farò -preparami il regalo eh- il 26 maggio 85 anni. Lunga vita! Sappi che nella mia famiglia tutti -la mamma, gli zii, tutti- sono arrivati tutti a 98/99 anni. Quindi caro mio, quando tu ti sarai ritirato, io starò facendo ancora la televisione! (intervista rilasciata a Fabio Fazio il 3 maggio 2009)
- C'è una cosa che non dobbiamo dimenticare: quelli del nostro campo, gli artisti, non si ritirano, gli artisti muoiono sul palcoscenico. Io morirò magari dicendo "Ecco, assaggiate il prosciutto tal dei tali" o chessò io.
- Con Fiorello farei qualunque cosa. Ci inventiamo tutto noi, e ci divertiamo un sacco.
- Allegria!
- Adesso arriva Romina Power che ce la dà.
- Quale busta vuole? La uno, la due o la trè?
- "...io sono un sub normale!" (parlando della sua attività di sub)
- Ahi ahi ahi, signora Longari: mi è caduta sull'uccello!
- Pio ics [invece di Pio decimo, durante una puntata di Rischiatutto]