Virgilio
Vivit sub pectore vulnus
La ferita sanguina nell'intimo del cuore
Significato
Il Poeta allude nell'Eneide alla passione di Didone per Enea, passione che la porterà in seguito alla disperazione
Carl Gustav Jung
(Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961)
Carl Gustav Jung è stato uno psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero. La sua tecnica e teoria è chiamata "psicologia analitica".
Aforismi e Citazioni di Carl Gustav Jung
- In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
- Chi evita l'errore elude la vita.
- Dove l'amore impera, non c'è desiderio di potere, e dove il potere predomina, manca l'amore. L'uno è l'ombra dell'altro.
- Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi.
- Dentro di noi abbiamo un'Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.
- Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
- Alla resa dei conti il fattore decisivo è sempre la coscienza, che è capace di intendere le manifestazioni inconsce e di prendere posizione di fronte ad esse.
- Conoscere le nostre paure è il miglior metodo per occuparsi delle paure degli altri.
- Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per voi.
- L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
- La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un altra: non c'è una ricetta di vita che vada bene per tutti.
- A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
- L'uomo sano non tortura gli altri, in genere è chi è stato torturato che diventa torturatore.
- Un uomo che non è passato attraverso l'inferno delle sue passioni non le ha superate.
- L'uomo crede di possedere la donna quando la possiede sessualmente, ma mai la possiede meno di allora.
- Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcol o la morfina o l'idealismo.
- La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
- La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell'universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima.
- Abbiamo bisogno di più consapevolezza della natura umana, perché l'unico pericolo reale che esiste è l'uomo in se stesso.
- La vita sprecata dei genitori ha un'influenza molto forte sul comportamento dei loro figli.
Tabloid
Inglese, pronuncia: tabloid.
Etimologia
Il termine inglese tabloid, in italiano "compressa" (di medicina), nel 1884 era il marchio registrato dall'industria farmaceutica inglese Burroughs, Wellcome and Co. per la sua invenzione di comprimere le sostanze chimiche di farmaci. Il termine deriva da tablet = "barretta" (inizialmente le compresse non erano tonde) + il suffisso greco -oid = "simile".
Significato
Nel 1898, il termine tabloid è stato usato in senso figurato per indicare una "forma" compressa o la "dose" di qualsiasi cosa, da qui il giornalismo tabloid (1901) e i quotidiani che lo hanno caratterizzato (1917), così denominati per contenere brevi, articoli condensati e/o per essere di piccole dimensioni. Associata in origine da Alfred C. Harmsworth, editore e proprietario del "London Daily Mail", al suo quotidiano di formato ridotto rispetto a quello tradizionale dei giornali di circa la metà.
Cyberpunk
Inglese, pronuncia: sàibepank.
Etimologia
Il termine cyberpunk composto da cyber = "ciberspazio" (non "cibernetica" come erroneamente spesso indicato) + punk = in questo caso "ribellione". Fu originariamente coniata da Bruce Bethke come titolo per il suo racconto omonimo pubblicato nel 1983, anche se lo stile fu reso popolare ben prima della sua pubblicazione dal curatore editoriale Gardner Dozois.
Significato
Il cyberpunk è un genere della narrativa e del fumetto di fantascienza che vede il sovrapporsi del regno dell'high tech e il moderno pop underground. Generalmente ambientato in un mondo distopico dove le mutinazionali stanno dominando il mondo o i poteri forti controllano i cittadini con forze di polizia paramilitari e/o il monopolio dell'informazione. Tutto questo ostacolato da forze di resistenza organizzate o da eroi solitari, tipicamente emarginati dalla società (a volte ignara del pericolo e della sottomissione), ma abilissimi con la tecnologia e con le reti informatiche.
Ciberspàzio
Sostantivo
Etimologia
La locuzione cyberspàzio composta da cyber da cibernetica = "scienza che studia come replicare i sistemi di controllo e di comunicazione degli esseri viventi sulle macchine" + spazio = "area".
Significato
- Ciberspàzio sul modello dell’angloamericano cyberspace indica lo spazio virtuale nel quale utenti (e programmi) connessi fra loro attraverso una rete telematica (vedi per esempio internet) possono muoversi e interagire per gli scopi più diversi, come, per esempio la consultazione di archivi e banche dati o lo scambio di posta elettronica: viaggiare nel ciberspazio.
- Per estensione, nelle più recenti formulazioni teoriche, ciberspàzio è anche lo spazio virtuale costituito attraverso qualunque forma di scambio informativo a distanza, anche una telefonata.
Jerome Seymour Bruner
(New York, 1 ottobre 1915 – New York, 5 giugno 2016)
Jerome Bruner è stato uno psicologo statunitense che ha contribuito allo sviluppo della psicologia cognitiva e della psicologia culturale nel campo della psicologia dell'educazione.
Aforismi e Citazioni di Jerome Bruner
- Le avventure accadono a chi le sa raccontare.
- La mente crea la cultura, ma la cultura crea la mente.
- La scuola è l'ingresso alla vita della ragione.
- Col tempo, mentre uno arriva a beneficiare dall'esperienza, si impara che le cose non si rivelano essere così buone come si sperava né cattive come si temeva.
- Dove si trova la conoscenza? I bambini di solito cominciano con il dare per scontato che l'insegnante possieda la conoscenza e la trasmetta alla classe. Se si creano le condizioni opportune, imparano presto che anche altri componenti della classe potrebbero possedere delle conoscenze, e che queste conoscenze possono essere condivise.
- Non ci vorrà molto perché un bambino cominci a capire che la conoscenza è potere, o che è una forma di ricchezza, o che è una rete di sicurezza.
Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)
Massimo Troisi è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano, ricordato soprattutto per essere stato l'esponente della nuova comicità napoletana (portata alla ribalta dal gruppo teatrale La Smorfia nella seconda metà degli anni settanta), assiemea Lello Arena ed Enzo Decaro.
Nel 1996 fu candidato ai premi Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura non originale per il film Il postino. Scomparve prematuramente, a quarantuno anni, per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche di cui soffriva sin dall'età di dodici anni.
Aforismi e Citazioni di Massimo Troisi
- Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine.
- Quando c'è l'amore c'è tutto.
No ti sbagli, chell' è 'a salute. - Io non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi.
- Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.
- A Napoli c'è gente che con l'acquedotto invece di bere ci mangia.
- Le cose si fanno il giorno dopo o non si fanno affatto.
- Papà ma perchè muoiono sempre le persone migliori?
Se tu vai in un giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti? - Ricordati che devi morire!
Come?
Ricordati che devi morire!
Va bene.
Ricordati che devi morire!
Sì, sì... mò me lo segno. - È meglio un giorno da leone o cento da pecora?
Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più. - Mammina dice che c'ho i complessi!
Complessi? Tu hai un'orchestra intera in testa !!! - Tommaso ad Amedeo: Com'è che vi sposate... avete problemi?
- L'hai sempre amata, o non l'hai mai amata?.
Non mi ricordo. - Ma pecché siete tutti così sinceri con me, che cosa vi ho fatto di male, io? Chi vi ha chiesto niente? Queste non sono cose che si dicono in faccia. Queste sono cose che si vanno dette alle spalle dell'interessato. Sono sempre state dette alle spalle.
- Lasciatemi soffrire tranquillo. Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No. Voglio solo soffrire bene. Mi distraete. Non mi riesco a concentra'. Con voi qua non riesco... soffro male, soffro poco, non mi diverto. Non c'è quella bella sofferenza...
- Altro che Colombo! Eh, gli indiani stavano già lì: se non ci trovava nessuno, l'aveva scoperta lui.[...] Come se io ora vado in Puglia e dico: Ueh, la Puglia!
- Per vostra norma e regola io non sono mai stato innamorato di niente e di nessuno se si esclude la pizza di pane coi fichi dentro.
Giovenale
Maxima debetur puero reverentia
Al fanciullo si deve il massimo rispetto.
Tibullo
Frangit fortia cordia dolor
Il dolore spezza anche i cuori più forti
Orazio
Dulce et decorum est pro patria mori
È dolce e dignitoso morire per la patria
Con questo celebre verso, Orazio stimola la gioventù dei Romani ad imitare le virtù e l'eroismo guerriero dei loro antenati.