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Delatóre (femminile - delatrice)

spia

Etimologia

Dal latino: delator - oris, derivato del verbo "deferre" riportare.

Significato

Spia, qualcuno che per servilismo, vendetta o dietro compenso economico, denuncia qualcun altro presso un’autorità giudiziaria o politica, soprattutto qualora eserciti abitualmente tale attività: fare il delatore; (Tommaseo) certi delatori ricoprono l’infamia sotto colore di zelo e di patria carità.
Con significato più generico, anche chi rivela a un superiore colpe altrui o il nome del colpevole. Il delatore è il vicino di casa che va al Comune a dire che avete costruito un pollaio abusivo.

Sostantivo

Delazione: accusa, l’atto di denunciare segretamente l’autore di un reato; la cospirazione fu scoperta in seguito alla delazione di un rinnegato.
Nel linguaggio giuridico: deferimento di giuramento, deferimento dell’eredità, quando siano presenti tutti i presupposti perché il chiamato a succedere possa far valere il suo titolo.

Aggettivo

Delato: (raro) denunziato, deferito.

Sinonimi

Accusatore, spia, informatore, traditore, infame, sicofante, soffiatore, spione.

Contrari

Accusato, vittima.

Seneca

Aliquando et insanire iucundum est

Di tanto in tanto è piacevole fare qualche pazzia

Cicerone

Avaritia saepe homines pessum dedit

L'avidità conduce gli uomini spesso alla rovina.

Agnizióne

scoperta della vera identità

Etimologia

Dal latino: agnitio -onis, derivato di "agnòscere" riconoscere.

Significato

In letteratura ed in teatro la scoperta della vera identità fino ad allora sconosciuta di se stesso, di uno o più personaggi, risolvendo così, alla fine, con un colpo di scena, le complesse vicende dell'intreccio.

Gnomico

Etimologia

Dal greco: gnomikòs, derivato di "gnòme" opinione, sentenza

Significato

Che contiene massime morali, sentenzioso, è costituito da sentenze: poesia gnomica; autori gnomici;
(Carducci) la contenenza gnomica di codesta canzone si drammatizza nella forma allegorica.

Sostantivo

Gnome: sentenza, motto, proverbio.

Sinonimi

Didascalico, didattico, moraleggiante, moralistico, precettistico, sentenzioso.

 

Scrittore, umorista e giornalista francese
Béthune 1958

Didier e la bicicletta

  • La differenza tra la visione del mondo del ciclista e quella dell'automobilista è tra le più profonde che si possono immaginare.
  • Il principio ciclosofico fondamentale è: ogni corpo su una bicicletta assiste a uno spostamento del proprio sguardo sul mondo. All'esterno ci si sposta in bicicletta, ma all'interno è la bicicletta che ci sposta.
  • Due amanti in bicicletta non attraversano la città, la trapassano come una nuvola, su pedali di vento.
  • Dall'alto della bicicletta, il mondo è diverso. Innanzi tutto, proprio grazie all'innalzamento del punto di vista il ciclista è indiscutibilmente, fuori dalla mischia. Busto eretto, mento in alto, il ciclista fluttua al di sopra della moltitudine, senza disprezzo, ma senza nemmeno curarsi delle desolanti contingenze della terraferma.
  • La simpatia che ispira la bicicletta deriva anche dal fatto che nessuna invasione è stata fatta in bicicletta.
  • Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi.
  • Nessuna delle nostre piccole sofferenze quotidiane resiste a un buon colpo di pedale. Tristezza, attacchi di malinconia… inforchiamo la bicicletta e fin dalle prime pedalate abbiamo l'impressione che un velo si squarci.
  • Il ciclista non fa code, non ha problemi di parcheggio. Procede spavaldo, impettito e il suo agile veicolo gli trasmette una tranquilla solennità. Beffardamente sorpassa l'automobilista imbottigliato nel traffico. Nell'illustrare i vantaggi della bici, Tronchet non si limita a considerazioni di natura logistica. Bicicletta diventa sinonimo di benessere fisico e spirituale, libertà di movimento e di pensiero.

Proverbio

Per angusta ad augusta

Per vie anguste a luoghi eccelsi

(Il detto vuole significare che per raggiungere i successi desiderati occorre passare attraverso vie strette e difficoltose. Ignota l'origine di tale detto)

Locuzioni comuni

Castigat ridendo mores

Scherzando sferza i costumi.

Monodìa

Letteralmente: canto a una sola voce.

Etimologia

Dal greco: "mono" uno solo - e "odé" canto.

Significato
  1. Canto a una voce reale (eseguito da una o da più persone all’unisono), con o senza accompagnamento strumentale, che costituisce la manifestazione più semplice del fatto musicale; si contrappone a polifonia, che è il canto a due o più voci indipendenti.
  2. Monologo cantato, nell'antica Grecia, in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione del dialogo, recitato in metro giambico (e talvolta trocaico), e contrapposto al canto del coro. 
Aggettivo

Monodico: canto a una sola voce, musica monodica come il canto gregoriano in contrapposizione al canto corale.

Avverbio

Monodicamente: secondo la struttura della monodia.

Sinonimi

Canto a una voce, monodico.

Contrari

Corale, polifonico.

Gellio

Non ad verborum venustates diversitandum est

Non bisogna fermarsi dinanzi alle gentili parole.

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