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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Joe Vitale

E' un grande comunicatore e uomo di marketing; è stato chiamato "il Buddha di Internet" per la sua combinazione di spiritualità e di acume di marketing.

In qualunque angolo di mondo,
qualunque sia la lingua e la cultura del luogo,
tutti capiscono il sorriso e rispondono con un altro sorriso…
Il sorriso è un linguaggio universale.
Usatelo spesso senza paura.
Gli altri si sentiranno attratti da voi.
(Istruzioni Mancanti sulla Vita)

  • Una cosa accade soltanto se ci credi davvero, ed è crederci che la fa accadere.
  • Né torri di pietra, né mura di ottone battuto, né celle senz’aria, né possenti catene di ferro, possono rinchiudere la forza dello spirito.
  • Lo scopo della vita è di tornare all’Amore, in ogni momento.
  • I problemi sono solo ricordi che ritornano per darci un’altra possibilità di vedere con gli occhi dell'amore e di agire partendo dall’ispirazione.
  • Il grande segreto della felicità è accordarsi con la vita, non controllarla.
  • Le critiche non sono mai amore. Non vogliono il bene degli altri, ma solo creare dubbi e insicurezze nelle persone a cui sono rivolte.
  • Mi affliggo di afflizioni ormai passate, e di pena in pena tristemente ripasso il conto infelice di pianti già pianti che ancora pago come non l’avessi mai pagato.

 uomo calvo con occhialini rotondi volto allungato in una fotografia in bianco e nero, sta fumando una sigaretta è vestito in giacca e cravatta

André Gilde

(22 Novembre 1869 - 19 Febbraio 1951 Francia)

André Paul Guillaume Gide è stato uno scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Affermare la libertà, allontanarsi dai vincoli morali e puritani, ricercare l'onestà intellettuale che permette di essere pienamente se stessi, accettando la propria omosessualità senza venir meno ai propri valori. Questi sono i temi centrali dell'opera e della vita di André Gide.

Aforismi di André Gilde

  • Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non aver altro.
  • Meno che a chiunque altro, ciascuno vuole somigliare a se stesso.
  • Sapersi liberare non è niente: il difficile è saper essere liberi.
  • Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.
  • La responsabilità dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.
  • L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente.
  • Ciò che sfugge alla logica è quanto v'è di più prezioso in noi stessi.
  • Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.

  •  

    Non si avverte la propria catena quando si segue spontaneamente colui che trascina; ma quando si comincia a resistere e a camminare allontanandosi, si soffre molto.
  • Peccato è tutto ciò che oscura l'anima.

  •  

    Benché sposi un punto di vista imparziale, il punto di vista del vero naturalista, M. Proust fa del vizio un ritratto più biasimevole di ogni invettiva. Bolla a fuoco ciò di cui egli parla e rende servizio ai buoni costumi più efficacemente di quanto possano fare i più stringenti trattati di morale. Egli ammette che certi casi di omosessualità siano guaribili. Se qualcosa può guarire un invertito è proprio la lettura di queste pagine dove attingerà il sentimento della sua propria riprovazione infinitamente più importante della riprovazione dell'autore.
  • Il numero di stupidaggini che una persona intelligente può dire in un giorno è incredibile. E senza dubbio io ne direi quanto gli altri, se non tacessi più spesso.

  •  

    L'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alta quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattiene l'aquilone dal salire sia la corda.
  • L'opera d'arte è l'esagerazione di un'idea.

  •  

    Se si potesse recuperare l'intransigenza della gioventù, la cosa che ci indignerebbe maggiormente sarebbe il vedere quello che siamo diventati.
  • La fede solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.

Loretta Goggi

È una cantante, attrice, conduttrice televisiva, showgirl, doppiatrice e imitatrice italiana. (Roma, 29 settembre 1950)


  • Mi sono ritirata tre volte, quando sentivo che mi mancava qualcosa: nel 1973 per recuperare la vita di una ragazza normale; nel 1981 per non sottrarre tempo prezioso a Gianni [Brezza, il marito]; nel 1991 perché avevo capito che la televisione era cambiata, con i giochi, i fagioli... non c’era più spazio per una come me. Mi sono data al teatro.
  • L’imitazione è un omaggio.
  • Non cresci quando non hai critiche. Bisogna affrontare e scavare i propri difetti, portarli alla luce e poi affrontarli.
  • Non si può dire se manca quello che mai si è provato.
  • La televisione non ha più spazi e mezzi. Non ha più nemmeno il pubblico. Quel pubblico che il teatro ha continuato a coltivare.
  • Per caso Pippo Baudo, in camerino, mi sentì fare l’imitazione di Patty Pravo e disse: “Non t’interessa il varietà?"
  • Alighiero Noschese è stato il vero grande amico nel mondo dello spettacolo. Mi lasciò dividere il palcoscenico al 50 per cento. Allora le imitazioni non erano gradite e ricordo che lui spediva lettere, prima di cimentarsi in personaggi politici anche internazionali. Le prendevano come un’offesa. 
  • Potermi esprimere mi fa sentire un'artista.
  • La canzone "Maledetta Primavera" fu un successo mondiale. La casa discografica disse che era nata la nuova Mina, che dovevo solo cantare e abbandonare tutto il resto. Ma perché? Io detesto le etichette, le esclusive, sono curiosa. Cinque anni dopo condussi Sanremo, prima donna sola, inoltre ifiutai di farlo la seconda volta.
  • Dopo la perdita di Gianni [Brezza - marito ], ero come annichilita. Non avevo voglia di niente, non mangiavo, non mi muovevo, ma ho capito che dovevo accettare il dolore senza combatterlo. È stata mia sorella Daniela a scuotermi, prima coinvolgendomi in piccole cose e poi con un viaggio in Argentina da mia nipote. Gianni oggi sarebbe contento di rivedermi al cinema e in teatro. Io credo che esiste un aldilà, che lui c’è e ringrazio il Signore per avermi fatto superare tante prove di forza.
  • Sono stata circondata da grandissimi. Da loro ho cercato di rubare, cogliere, sentire.

Bellissimo sorriso da romano, occhi piccoli, fronte larga capelli scuri, un primo piano dell'attore

Christian De Sica

(Roma, 5 gennaio 1951)
Attore, regista e cantante italiano.
Raggiunge la popolarità grazie alla partecipazione a numerose commedie di successo, in particolare i cosiddetti cinepanettoni, nei quali forma un'affiatata coppia comica con Massimo Boldi.

Dialoghi dai film di Christian De Sica

  • [Sandro (Christian De Sica) e Lorenzo (Massimo Boldi) hanno appena salutato le mogli partite per le vacanze]
    Ma che fai, te sei commosso?
    No, è che le partenze mi comunicano sempre un certo pathos malinconico.
    Ma tu devi esultare caro mio, perché stanno per scattare festeggiamenti a raffica! Si inizia già stasera eh!
    Già, già…stasera mia moglie mi ha organizzato un minestrone da scaldare, figurati!
    Invece io ti ho organizzato due zoccolone da trombare, non lo so, scegli tu eh!!
  • (Riccardo Garrone e Rossella Como trovano il figlio Christian De Sica a letto con un uomo. Una battuta a testa)
    Comunque è tutta colpa tua!
    Ah sì eh? È colpa mia se c’abbiamo er fjo frocio!
    Eeeeehhhh frocio!…Bisex…moderno, mamma ecco…moderno!
  • [Antica Roma. Il Senatore Atticus (Christian De Sica) all’amante (Gabriella Labate)]
    Ma che fai? Sei gelosa della mia signora, la panzona? Lo sai quant’è che non me la calzo? Dalle Guerre Puniche!
  • (Antica Roma. Christian De Sica e la prostituta Anna Falchi)
    Come ti chiami?
    Sono Poppea.
    Nome d’arte!
    Sì, di mio faccio Pomponia.
  • [Cesare (Christian De Sica), commesso in un negozio di calzature, infila una scarpa all'amico Fabrizio Bracconeri]
    Ma che te lavi i piedi con la saponetta al pecorino?!
  • (Il burino Christian De Sica e Nathalie Caldonazzo)
    Lo sapevate che gli scampi sono afrodisiaci?
    Sì, ma sono anche tanto pesanti.
    Ti si rinfacciano?
    Mica ho capito.
    Te se ripropongono…li rivedi?!
  • (Un gruppo di ragazze e Christian De Sica)
    Dai, andiamo a ballare.
    D’accordo, però peggio per voi: c’ho un gioco anca-bacino che praticamente una rischia di rimanere incinta!
  • [Opinabile “perla di saggezza” di Don “Buro” (Christian De Sica)]
    Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza!
  • (Da:”Com’era sta margherita”)
    Siani: "Eccola (gli porge la foto)!" 
    De Sica: "Ma è ‘n cesso! E te volevi ammazzà pe questa?" 
    Siani: "Sò 'nnammurato!" 
    De Sica strappa la foto e la butta nel water: "Aaaaaaaaaaaah! Ecco fatto! Il cesso nel cesso!"
  • "Ce tenevo tanto a datte un fijo..."
    "All'età nostra? Io c'ho 'l seme pigro, tu c'hai l'utero che sbadija. Non famo un fijo, famo un ghiro!"(Sabrina Ferilli e Christian De Sica)

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Henny Youngman 

(Liverpool 16 marzo 1906 -- New York 24 febbraio 1998)

Comico statunitense

Aforismi di Henny Youngman

  • Salgo sul palco e faccio il mio lavoro, prendo i soldi e torno a casa. E' semplice. Queste sono le mie regole. Sinatra fa la stessa cosa. Solo lui aspetta di tornare a casa con un elicottero. Questa è la differenza.
  • Conosco una persona che abita così lontano che anche il postino gli spedisce le lettere!
  • Io abito nei sobborghi così lontano dalla città, che il postino mi spedisce le mie lettere.
  • Quando mia moglie, guidando, sterza in corrispondenza di una curva, è una coincidenza.
  • Se bevi mentre stai guidando, bada che l'autoradio sia a volume massimo. Questo per non sentire il crash!
  • Il segreto del mio lungo matrimonio? Andiamo al ristorante due volte a settimana. Ceniamo a lume di candela, musica romantica e qualche passo di danza... Lei ci va il martedì e io il venerdì.
  • Ho visto un uomo a terra, immobile. Sono sceso dal marciapiede e gli ho chiesto: "Sta male?" e lui: "No, è che ho trovato parcheggio, così ho mandato mia moglie a comprare una macchina."
  • Sapete cosa significa rientrare in casa e trovare una donna che vi dà un po' d'amore, d'affetto e di tenerezza? Che siete entrati nella casa sbagliata.
  • L'uomo che sa leggere le donne come un libro aperto di solito adora leggere a letto.
  • Sono stato innamorato della stessa donna per 49 anni. Se mia moglie lo scoprisse, mi ucciderebbe! Mia moglie è cintura nera di shopping.
  • Non muoverti: voglio dimenticarti proprio come sei.
  • Volevo fare qualcosa di carino così ho comprato una sedia a mia suocera. Adesso però non vogliono farmi inserire la spina.
  • Ho detto al mio dottore che mi sono rotto la gamba in due posti. E lui mi ha risposto: "La smetta di andare in quei posti!"
  • Prendi mia moglie... per favore!
  • Mia moglie si veste da morire. E cucina allo stesso modo.
  • Una volta volevo diventare ateo, ma ci ho rinunciato, non hanno vacanze gli atei.
  • È stata sposata così tante volte che il riso le ha lasciato i segni sul viso.
  • Mio figlio è un dottore nato. Riesce a scrivere cose che nessuno riesce a leggere.

il personaggio all'esterno canta ben vestito in giacca e cravatta inforcando la chitarra faccione occhi e guance cadenti

Giorgio Gaberscik in arte Gaber

(Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 01 gennaio 2003)
Giorgio Gaber è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano.
Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960).

(Da "Mi fa male il mondo")

Bisogna assolutamente trovare il coraggio
di abbandonare i nostri meschini egoismi
e cercare un nuovo slancio collettivo
magari scaturito proprio dalle cose
che ci fanno male, dai disagi quotidiani,
dalle insofferenze comuni, dal nostro rifiuto!
Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo.
Milioni di uomini che gridano lo stesso no,
avrebbero la possibilità
di cambiare veramente il mondo.

Aforismi e citazioni di Giorgio Gaber

  • Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa.
  • La coscienza è come l'organo sessuale, o fa nascere la vita o fa pisciare.
  • Non si è mai abbastanza coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente.
  • È veramente tragico constatare come gli affamati nel mondo costituiscono un gruppo tanto... nutrito.
  • Molti hanno aperto le ali senza essere capaci di volare, come gabbiani ipotetici.
  • In mezzo a tanta confusione sono affogate le tue idee e come chi è stato tradito da una donna perbene tu ora pensi che tutte le donne siano puttane.
  • Tra l'avere la sensazione che il mondo sia una cosa poco seria e il muovercisi dentro perfettamente a proprio agio, esiste la stessa differenza che c'è tra l'avere il senso del comico e l'essere ridicoli.
  • Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.

Upton Sinclair Beall, Jr.

( 20 settembre 1878 - 25 novembre 1968 ) è stato un prolifico autore americano.

  • La terra appartiene ai suoi proprietari, ma il paesaggio appartiene a chi sa apprezzarlo. 
  • Il controllo privato del credito è la forma moderna della schiavitù.
  • Il denaro somiglia alla carta igienica: quando serve, serve con una certa urgenza! 
  • È difficile far capire qualcosa ad un uomo se il suo stipendio dipende proprio da questo suo non riuscire a capire.
  • Ho intenzione di smettere di sprecare soldi per cose che non voglio...
  • So che le nostre libertà non sono state vinte senza sofferenza, e può essere che le perdiamo di nuovo con la nostra viltà.
una vecchia foto in bianco e nero, il personaggio è con le spalle dritte seduto alla sua scrivania, sul fondo il muro spoglio, capelli bianchi radi, grandi orecchie grande naso accenna un sorrisoFoto di autore sconosciuto, Photogravure from 19th century book on 14. Nov 2002, Pubblico dominio

Ralph Waldo Emerson

(Boston, 25 maggio 1803 – Concord, 27 aprile 1882)
Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta.

Aforismi e Citazioni su Ralph Waldo Emerson

  • L’intelletto annulla il fato.
  • Finché un uomo pensa, è libero.
  • Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande.
  • Cerchiamo di stare in silenzio, se vogliamo ascoltare i sussurri degli dei.
  • La felicità è un profumo che non può spruzzare sugli altri senza farne cadere qualche goccia anche su di te.
  • L'affermazione più semplice che si può fare a proposito di una nazione è che si tratta di un corpo di persone che sentono di essere una nazione; può darsi che, conclusa ogni possibile minuziosa analisi, questa rimanga in definitiva la sola affermazione possibile.
  • Lo spirito costruisce per sé la sua casa. E sopra la sua casa il suo cielo.
  • Tutte le cose sono meno difficili per chi le affronta con maggiore serenità.
  • Quando l'artista ha esaurito i suoi materiali, quando la sua fantasia non dipinge più, la mente non concepisce più pensieri, e i libri gli sono di noia - gli rimane pur sempre una risorsa, vivere.
  • I popoli si immaginano di odiare la poesia ed essi sono tutti dei poeti e dei mistici.
  • L'arte è un'amante gelosa.



Alvaro Vitali

(Roma, 3 febbraio 1950)
Attore comico italiano.
E' di aspetto buffo: basso, col doppio mento e con un volto comico. Le sue radici, che affondano
nella tradizione romana e "romanesca", assieme alla sua simpatia, danno vita a un personaggio
che con Lino Banfi, Renzo Montagnani, Mario Carotenuto e tanti altri, popolerà la commedia
sexy tra gli anni Settanta ed Ottanta.


 

Pensa, ho un fratello che da cinque anni suona al conservatorio.
Ammazza, oh! So’ cinque anni che sòna e ancora non gli hanno aperto?

***
Siediti!
Sì.
Adesso ti farò un piccolo esame, per valutare il tuo grado di preparazione… Quando è morto Alessandro Manzoni?
No! È morto Alessandro Manzoni? Poveraccio, io non sapevo manco che stava male!

***
A Giova'?
Eh?
Che vai al giardino zoologico?
Sine.
E a quale gabbia te fai mette?

***

Tu lo sai come si dice mignotta in greco?
No!
Micateladogratis.

***

Il professoressa e Pierino
Silenzio! Qui non siamo in un casino!
Magari! Se questo era un casino ero il primo della classe!

***

Il signore e Pierino
Ma che fai? Ti gratti il capo senza manco levarti il cappello?
Perché te quando te gratti er culo ti tiri giù i calzoni?

***

Pierino e Oronzo
Come vai a scuola?
Tu?
Io vado a piedi.

***

Pierino e il professore Bianchi, al telefono
Sì, Pronto?
Chi parla?
E che ne so! Famo un po' per uno.

***

L’insegnante di italiano e Alvaro Vitali
Io studio, tu studi, egli studia: che tempo è?
Tempo perso!

***

Pierino
Te sì che se n'omo, no tua sorella!

***

Anziano e Pierino
Ma al posto di trentadue denti e un solo pisello, non ci potevano fare un solo dente e trentadue piselli?
Eh sì c'hai ragione, ma sessantaquattro palle dove le mettevi?

***

Cliente e Pierino
Come se magna qui?
Come se fosse a casa tua!
Allora me ne vado!
Fa un po' te!

***

Maestra e Pierino agli esami
In quale battaglia morì l'ammiraglio Nelson?
Sicuramente nell'ultima!

 

una vignette lui: morirei per te. lei: vediamo !

Cinico

Aggettivo

Etimologia

Dal greco kynikós = "canino" (Per il disprezzo che i cinici andavano ostentando per le convenienze umane e sociali).

Significato
  1. Cinico è chi è indifferente ai sentimenti e alla morale comune; privo di sensibilità: comportamento cinico.
  2. Cinico in filosofia è chi segue l'antica scuola filosofica sostenitrice del cinismo: filosofi cinici.
  3. Come avverbio cinicamente chi agisce in maniera amorale, senza sensibilità.

Aforismi e Citazioni sul cinismo

  • Dentro ogni persona cinica, c’è un idealista deluso.
    (George Carlin)
  • Un cinico è un uomo che conosce il prezzo di tutto e il valore di nulla.
    (Oscar Wilde)
  • Cinico. Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
    (Ambrose Bierce)
  • Un cinico è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in torno per vedere dov’è la bara.
    (Henry Louis Mencken)
  • La tentazione comune a tutte le intelligenze: il cinismo.
    (Albert Camus)
  • Il cinismo visto come movimento di massa del nostro tempo. Un’enorme botte di Diogene in cui si trovano riunite centinaia di migliaia di uomini.
    (Elias Canetti)
  • Cinismo: non aspettarsi da alcuno più di quanto noi stessi siamo.
    (Elias Canetti)
  • Cinismo è il riuscito tentativo di vedere il mondo come è realmente.
    (Jean Genet)
  • Mostrami qualcuno che è sempre sorridente, sempre allegro, sempre ottimista, e ti mostrerò qualcuno che non ha la più pallida idea di che diamine sta realmente accadendo.
    (Mike Royko)
  • Il potere di osservare accuratamente viene comunemente chiamato cinismo da coloro che non lo possiedono.
    (George Bernard Shaw)
  • Un cinico è solo un uomo che ha scoperto quando aveva dieci anni che non esisteva Babbo Natale, ed è ancora contrariato dal fatto.(James Gould Cozzens)
  • Il cinismo è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.

    (Aldo Grasso)
  • Se mai dovessi parlare di amore e di stelle... uccidetemi.

    (Charles Bukowski)
  • Cinicamente parlando si potrebbe dire che essere cinici riguardo alla vita significa essere sinceri nei suoi confronti.

    (Paul Tillich)
  • Con i cocci dell’idealismo si costruisce la filosofia del rude cinismo, capace solo di offrire un ghigno a quella che un tempo era la propria stella.

    (Umberto Galimberti)
  • I cinici sono – sotto sotto – solo degli idealisti con standard goffamente elevati.

    (Alain de Botton)
  • La maggior parte dei cinici sono dei veri romantici: sono stati feriti, sono sensibili, e il loro cinismo è un guscio che sta proteggendo la piccola parte a loro cara che hanno dentro e che è ancora viva.

    (Jeff Bridges)
  • Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno lasciati nel bisogno. La nostra sapienza ci ha reso cinici, l’intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che macchine, l’uomo ha bisogno di umanità. Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.

    (Charlie Chaplin)
  • Il cinismo non è come l’impegno o la compassione. Non va mai perduto.

    (Ivy Compton-Burnett)
  • Il cinico non è solo colui che legge amare lezioni nel passato, ma anche colui che è prematuramente deluso dal futuro.

    (Sydney J.Harris)
  • All’entusiasta manca la prudenza. Al cinico, la speranza.

    (Roberto Gervaso)

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