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Affronta la tua giornata con una sana risata

Un bambino chiede a sua madre

"Mi piacerebbe sapere dove vanno i missionari dopo la loro morte..."
"In paradiso, naturalmente"
"E i leoni vanno anche loro in paradiso?"
"Non credo proprio!"
"Ma allora dove vanno i missionari che sono stati mangiati dai leoni?"

Volume antico contenente le favole di FedroFedro

Quemcumque populum tristis eventus premit, periclitatur magnitudo principum, minuta plebes facili praesidio latet:

Se una calamità sovrasta un popolo, sono i grandi principi che sono in pericolo; la plebe minuta trova facilmente una via di scampo. 

È la morale della favola: "I topi e le donnole", nella quale i topi, che prima della battaglia s’erano messi delle corna sulla testa in segno di comando, nella fuga, impediti dalle medesime, furono presi e uccisi, mentre i semplici gregari, privi di ogni autorità, poterono facilmente nascondersi e sfuggire alla strage

Una bella diciannovenne

è sposata con un anziano di settantasei anni. Dopo tre mesi, il felice menage è troncato dalla morte dell'uomo.
La mamma rimprovera duramente la figlia per aver scelto come marito un uomo così avanti negli anni.
La figlia allora:
"Mamma, noi eravamo veramente felici. Era un uomo buono e generoso e sorprendentemente energico e pieno di vitalità amorosa. Amava soprattutto stare con me la domenica mattina e facevamo l'amore al ritmo delle campane della chiesa.
Sarebbe ancora vivo se, a causa di quel maledetto incendio, domenica scorsa non le avessero suonate troppo velocemente, a stormo!.."

Elocuzióne

Dal latino: elocutio - onis, derivato da elòqui «esprimere» composto da "e" + "loqui" = parlare.

Il modo di esprimersi, di conversare, di esporre il proprio pensiero, con riguardo all’eleganza e all’efficacia  dell’espressione. In particolare, nella retorica classica, elocutio è l’elaborazione artistica del discorso  mediante la scelta delle parole e le varie figure del linguaggio.

Sinonimi: oratoria, eloquenza. (Per estensione) stile, esposizione, eloquio.

Seneca

(Quaestiones naturales, libro III, 27,2)

Urbes constituit aetas, hora dissolvit; momento fit cinis, diu silva

Sono necessari anni per edificare le città e basta un'ora per distruggerle; in un attimo le foreste, vecchie di anni, diventano cenere.

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